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mercoledì 19 settembre 2007

Turismo sessuale: il primo arresto... non è il primo

di Gabriella Meroni 18/09/2007
Lo afferma Marco Scarpati, presidente di Ecpat

Grande soddisfazione per l'arresto di un uomo di Trento con l'accusa di prostituzione minorile, pedopornografia e atti sessuali con minorenni commessi al'estero. Ma una precisazione: contrariamente a quanto riportato dai media, questo non è affatto il primo arresto del genere in Italia, e tutto ciò grazie a una legge che «in materia di turismo sessuale è una delle migliori al mondo».È quanto afferma l'avvocato Marco Scarpati, Presidente di ECPAT-Italia (End Child Prostitution Pornography And Trafficking), commentando soddisfatto l'operazione della Polizia di Stato di Trento. Scarpati, che proprio in questi giorni è in missione in Cambogia, da anni si batte con ECPAT per denunciare le violenze sessuali a danni di minori di molti nostri connazionali, specie nel Sud-Est Asiatico. La legge 269/98 promossa da ECPAT-Italia, poi migliorata dalla 38/06, consente di punire in Italia quanti vanno all'estero e, approfittando di povertà e disagio, abusano di bambini anche in età prepuberale. ”Una vergogna che per anni rimaneva impunita e che ora finalmente, come dimostra l'arresto di oggi a Trento, e la condanna lo scorso marzo del veronese Giorgio Sampec a 14 anni di reclusione, grazie alla legge, siamo in grado di contrastare. Ci tengo a specificare», prosegue Scarpati, «che, diversamente da quanto riportano innumerevoli media, questo non è affatto il primo arresto in Italia basato sulla Legge 269/98: ce ne sono stati altri». Un utile memento anche per tanti nostri politici, con in testa il ministro Bindi, che si sono precipitati a fare dichiarazioni avventate senza conoscere a fondo l'argomento.“Negli ultimi anni,” spiega Scarpati, “igli italiani hanno scalato pesantemente i primi posti di questa terribile "classifica": se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità, oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya, la Repubblica Dominicana, la Colombia. Sono oltre 80.000 i viaggiatori che ogni anno lasciano la Penisola per andare a caccia di sesso,” ricorda Scarpati, ”con adolescenti o bambini piccolissimi; non solo pedofili, ma anche e soprattutto uomini e donne normali».
Fonte: Vita.it

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