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sabato 15 settembre 2007

Allarme parassitosi. Vietato mangiare pesce crudo del lago

CASI di parassitosi intestinale causati dal consumo di pesce di lago crudo pescato nel lago di Bolsena sono stati segnalati dalla direzione sanitaria della Asl di Viterbo. "Abbiamo iniziato le ricerche dopo gli ultimi casi arrivati al nostro nosocomio – spiega il direttore sanitario, Alessandro Compagnoni – In tutto si tratta di 8 persone, che hanno mangiato pesce crudo del lago di Bolsena dallo stesso banchetto e dello stesso tipo. Parliamo della tinca di lago, ma stiamo valutando con i nostri veterinari se il parassita si sia annidato anche in altre specie. Si raccomanda, quindi – aggiunge Compagnoni - di evitare categoricamente il consumo di pesce crudo, sia sotto forma di carpaccio che di pesce marinato e di consumare solo pesce cotto in maniera idonea, poiché il calore di cottura è in grado di eliminare completamente il parassita”. Ma da quando si è annidato questo parassita? ìSi fa risalire il primo consumo di pesce con il parassita – spiega il direttore sanitario – ai primi di agosto e già sono stati prelevati dei campioni di pesce pescato e si stanno esaminando sia la percentuale che le specie contaminate. L’Istituto Superiore della Sanità – precisa Compagnoni – ci ha informato che solo nel lago Trasimeno si era rilevato questo parassita qualche anno fa. Sono, quindi, queste le prime segnalazioni che si hanno in Italia, visto che finora solo i laghi dell’Europa dell’Est avevano questo parassita”. Ma come si è potuto annidare a Bolsena? "Forse potrebbe essere venuto dal mare – risponde Compagnoni - visto che il lago di Bolsena è la via naturale dei pesci che risalgono la corrente del Marta. Si stanno poi evidenziando questi casi – conclude - a causa della moda di mangiare il pesce crudo, visto che chi mangia il cotto non corre alcun rischio”. I soggetti che, quindi, hanno consumato, negli ultimi due o tre mesi, pesce crudo proveniente dal lago di Bolsena e che presentino disturbi dell’apparato gastro-enterico, potranno rivolgersi per ulteriori informazioni all’ambulatorio del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Belcolle, telefonando, dalle ore 9 alle 13, ai numeri 0761339031 o 339033.
sabato 15 settembre 2007
Fonte: Il Tempo

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