La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

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venerdì 27 marzo 2009

Presentazione del libro 'Stranieri. 53 minuti di filosofia', Venerdì 3 aprile


Invito alla presentazione del libro 'Stranieri. 53 minuti di filosofia',che si terrà il giorno venerdì 3 aprile alle 17,00 presso la sala conferenze della Provincia di Viterbo.

L'autrice, Monica Serrano, insegna "Teorie e pratiche dell'intercultura" nella Facoltà di Filosofia dell'Università "Sapienza" di Roma, è mediatrice culturale presso l'associazione Medici contro la tortura e lavora da anni con migranti richiedenti asilo e rifugiati.

Il testo è un'analisi della nozione di 'straniero' dal punto di vista della fenomenologia tedesca e francese (in particolare Husserl, Heidegger, Levinas, Derrida) e dell'etnopsichiatria di Tobie Nathan: dal confronto tra queste diverse discipline si apre così uno spazio di riflessione e vengono posti nuovi interrogativi sulle categorie che il pensiero, la filosofia e noi stessi nella nostra vita quotidiana usiamo nel momento in cui incontriamo, pensiamo e nominiamo l'Altro.

La presentazione di venerdì spero possa rappresentare un momento in cui, grazie al contributo di quanti interverranno, i temi dell'immigrazione, dell'accoglienza e del confronto tra culture siano affrontati fuori dalla logica dell'emergenza che troppo spesso impedisce nel nostro paese un dibattito libero da paure e pregiudizi.

Isabella Sposetti

L’Italia… una Repubblica fondata sul lavoro?


Viterbo, 27/03/2009
Domani a palazzo Gentili se ne parla insieme a Campetti, Ercolani, Garzia e Telese

“L’Italia… una Repubblica fondata sul lavoro?”: dibattito e proiezione del film “La classe operaia va all’inferno”

“L’Italia… una Repubblica fondata sul lavoro?”: la domanda sull’articolo 1 della Costituzione – volutamente provocatoria – è il tema dell’incontro dibattito in programma domani alle 16,30 nella sala conferenze di palazzo Gentili, cui seguirà la proiezione del film “La classe operaia va all’inferno”, di Simona Ercolani, il documentario sulla tragedia della ThyssenKrupp a Torino.

L’iniziativa – organizzata da Hypotesis Comunicazione, ideata a condotta dal giornalista Pasquale Bottone e promossa dall’assessore alle Politiche del lavoro della Provincia, Stefano Di Meo – vedrà la partecipazione di Loris Campetti (Il Manifesto), Simona Ercolani (regista Rai e del film), Aldo Garzia (giornalista parlamentare) e Luca Telese (Il Giornale).

“Con questo evento, realizzato insieme a Hypothesis Comunicazione – dice Di Meo – si vogliono riaffermare i principi non solo dell’articolo 1 della nostra Costituzione, e quindi il valore del lavoro, ma anche quelli della sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche se viviamo un periodo di crisi economica e sociale forte, questa amministrazione ha dato il proprio contributo ponendo in essere azioni importanti e accelerando sulla realizzazione dell’aeroporto a Viterbo, che potrà rappresentare uno straordinario volano per l’economia e l’occupazione di tutta la Tuscia viterbese”.

La sicurezza sul lavoro: anche in questo ambito le iniziative non sono mancate. “Già da un anno – continua – abbiamo sottoscritto il protocollo d’intesa voluto dalla Prefettura. E non avendo come Provincia un ruolo legislativo, stiamo portando avanti un progetto per la diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ci auguriamo entro breve tempo sarà finanziato dalla Regione Lazio”.

Su questo, saranno coinvolte anche le scuole. “Realizzeremo un opuscolo con disegni – conclude Di Meo – perché se gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani, restano comunque i figli dei lavoratori di oggi. Intanto, domani avremo la possibilità di ragionare su questi temi insieme a giornalisti importanti, grazie alla collaborazione di Pasquale Bottone”.

Ufficio Stampa Provincia di Viterbo

Lazio: Fine settimana alla scoperta di nuovi giardini nascosti

Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - Al via il secondo fine settimana alla scoperta delle bellezze ambientali del Lazio con la manifestazione ''I Giardini nascosti'', iniziativa promossa dall'Associazione culturale Amarilli. Sabato prossimo l'appuntamento sara' a Villa Lina, a Ronciglione, in provincia di Viterbo. Il 29 marzo, invece, si scopriranno le bellezze del Castello Orsini di Vasanello sempre in provincia di Viterbo. La prossima visita e' prevista al Castello Ruspoli di Vignanello, il 4 aprile.

Villa Lina si estende su otto ettari tra alberi secolari, fontane storiche, fiori e frutti selvatici. E' un giardino di epoca farnesiana, restaurato negli anni Venti dall'architetto Raffaele De Vico e meta abituale di personaggi come Trilussa, D'Annunzio e Donghi. Il giardino, cui si accede costeggiando l'orto dei semplici, dominato dai quattro colori che rappresentano i quattro elementi di terra, aria, acqua e fuoco, e' un luogo magico e ricco di simbologie. Il Castello Orsini, invece, domina il borgo medievale di Vasanello.

Edificato nel XIII secolo, appartenne a diversi nobili casati romani. La visita comprende anche la fabbrica di ceramiche artistiche creata dal padre della proprietaria nel dopoguerra, per poi passare al giardino medievale terrazzato, ricostruito con piante d'epoca, diviso in quattro parti: hortus con ortaggi e piante tintorie; giardino cortese con rose antiche; herbularius con piante officinali; pomarium con gli alberi da frutta conosciuti nel Medio Evo.

Fonte: Libero News.

Pitigliano - Colto sul fatto dalla badante rumena

Violentava la madre 77enne malata di Alzheimer
Viterbo - 26 marzo 2009

E' stato arrestato a Pitigliano un 55enne di Manciano. L'accusa è di violenza sessuale nei confronti della madre, 77 anni, affetta dal morbo di Alzheimer.
A scoprire l'uomo, la badante rumena che ha colto l'uomo proprio durante l'atto sessuale.

La donna ha subito chiamato i carabinieri a cui ha raccontato l'accaduto.

Dopo più approfondite indagini è stato scoperto che l'uomo avrebbe già abusato sessualmente della madre.

Fonte: TusciaWeb.

A Viterbo e Nepi il Progetto "Sottoterre"


25/03/2009
Nella foto: Ferdinando Vaselli

(OnTuscia) – NEPI – (md) L’idea di partenza è una riflessione sul significato della cultura nel Paese dei monumenti, dei luoghi storici, del più grande patrimonio artistico dell’umanità. Forse anche troppi, direbbe qualcuno. Quasi impossibili da tutelare. Un paese pieno di paradossi l’Italia, pieno di luoghi storici e povero di investimenti, ricco di storia e povero di cultura.
Quanto valgono i beni culturali? A cosa servono? Partiamo da questa domanda, diciamo dal grado zero. Poniamola a chi di mestiere ha a che fare con l’arte: Francesco Erbani (giornalista di Repubblica), Michele Trimarchi (economista della cultura), Emanuele Pellegrini (patrimonio sos), Cecilia Canziani (manager arti contemporanee), Alessandro Pintucci (Confederazione italiana archeologi), generale Conforti (ex comandante nucleo carabinieri beni culturali), ma anche, perché no, gente della strada.
Raccontiamolo all’interno di un viaggio dove le tracce del presente si confondono con quelle del passato, nel paesaggio di una zona ai margini della capitale, la Tuscia viterbese, attraversata dagli etruschi, dai romani, dai pellegrini, dai viaggiatori inglesi e tedeschi alla ricerca dell’Etruria romantica, dai militari durante la guerra, dagli immigrati.
Un luogo pieno di risorse, pieno di storia dove però le amministrazioni ma anche i cittadini non hanno saputo e non sono stati capaci di comprendere l'importanza della propria storia, spesso per interessi contingenti e locali oppure per semplice noncuranza. Una vicenda, quella della Tuscia, per certi versi paradigmatica della condizione nazionale. Un'Italia che investe solo lo 0,29 del Pil in cultura, se si pensa che in Francia si investe l'1 per cento ed in Germania addirittura il l'1,35, che preferisce cementificare piuttosto che proteggere e valorizzare.
Un percorso che alterna le strade poco battute della storia con quelle delle interviste e del presente, con la narrazione ma anche con incursioni che non disdegnano l'ironia senza voler per forza dare delle risposte ma cercando di stimolare un dibattito su questi temi, sempre meno presenti nelle agende politiche e negli organi di comunicazione di massa. Il documentario fa parte del progetto Sottoterre che prevede anche uno spettacolo teatrale.
Il progetto vedrà il suo debutto all’interno dell’Università della Tuscia di Viterbo nella facoltà di Beni Culturali nel mese di Aprile accompagnato da un reading musicale.
SABATO 28 MARZO, PALAZZO COMUNALE DI NEPI ORE 18.00

LUNEDI 30 MARZO aula 8 dell'UNIVERSITA DELLA TUSCIA, FACOLTA' DEI BENI CULTURALI ORE 11.00

Associazione culturale 20chiavi
in collaborazione con
associazione Spatrimonio
presenta

SOTTOTERRE
un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio
e il patrocinio del Comune di Nepi

presentazione del documentario
SOTTOTERRE
Raccontare l'Italia. Raccontare la provincia. Raccontare i Beni Culturali
di Ferdinando Vaselli
Regia di Gianluca Rame
a seguire
Ferdinando Vaselli
e Michele Baronio alla chitarra
presentano il reading sonoro

SOTTOTERRE
L'ITALIA, LA PROVINCIA, I BENI CULTURALI

Fonte: On Tuscia.

martedì 24 marzo 2009

Chestionar


UNIVERSITATEA DE ŞTIINŢE AGRICOLE ŞI MEDICINĂ VETERINARĂ
CLUJ-NAPOCA

CHESTIONAR

Universitatea de Ştiinţe Agricole şi Medicină Veterinară din Cluj Napoca va deschide un sediu în localitatea Viterbo din Italia, oferind specializări cu diplome de licenţă şi de master cu forma de pregătire la distanţă, precum şi cursuri de calificare de scurtă durată.

Cursurile se vor desfăşura în limba română iar diplomele vor avea girul Ministerului Educaţiei, Cercetării şi Inovării. Această iniţiativă a USAMV porneşte din dorinţa de a oferi posibilitatea integrării şi absorbţiei românilor pe piaţa muncii din Italia precum şi o educaţie elevată şi un grad de pregătire care să garanteze o concurenţă loială pe acesta piaţă.

Pentru a putea iniţia aceste cursuri în acord cu dorinţa dumneavoastră, vă rugăm să răspundeţi la chestionarul de mai jos încercând să ne furnizaţi cât mai multe informaţii:

http://www.SurveyPro.ro/Survey.aspx?id=787b233b-8c5d-4b6c-bda3-e535f2189c2b

Vă mulţumim!

lunedì 23 marzo 2009

"Cari Bambini, Cari Ragazzi: Idee per rapportarsi con i minori"

Convegno presso la Prefettura di Viterbo per recuperare il valore del pensiero e della riflessione nei bambini e nei preadolescenti

In un'epoca storica dove il virtuale ha preso il sopravvento sull'esperienza reale dei sensi e della relazione, i nostri ragazzi stanno mutando le modalità con cui affrontano se stessi e il mondo: a fronte di un'onnipotenza giocata tramite la "rete", bambini e adolescenti esibiscono spesso una fragilità ad entrare in contatto con se stessi (ansie, paure, ambizioni, potenzialità) e con gli altri.
Gli insegnanti, i genitori, si ritrovano a volte senza strumenti per agganciare questa nuova "cognitività" virtuale che, in assenza di una genuina emozionalità derivante da graduali esperienze di vita, rischia di condurre al disagio ed alla patologia.
La Segreteria della Società Filosofica sez.di Viterbo, insieme all'Associazione Amica Sofia di
Perugia,con i patrocini della Provincia, del Comune, della Prefettura e del C.s.a. (ex Provveditorato agli Studi) di Viterbo e dell'Associazione Culturale 'Il Salto' di Bracciano, organizzeranno per
sabato 28 marzo alle ore 15.30 una conferenza presso la Prefettura di Viterbo sul tema "Cari Bambini, Cari Ragazzi: idee per rapportarsi con i minori."

I destinatari della conferenza sono elettivamente i Dirigenti Scolastici delle scuole elementari e medie, il corpo docente di tali scuole e i genitori rappresentanti di classe.
Il convegno costituisce un invito agli Educatori affinché facciano ricorso all'attitudine filosofica presente in ogni individuo fin da bambino, ovvero il piacere di conoscere, come strumento di autoconoscenza e di consapevolezza nella interazione interpersonale e con la realtà sociale.
Tale metodo, che deve fare emergere il gusto dello stare insieme e della riflessione, contribuendo alla formazione di una personalità matura e critica, si configura come strumento basilare per
una efficace prevenzione del disagio infantile e preadolescenziale.
Interverranno in qualità di oratori:

Prof. Stefano Bacchetta (docente alla Lumsa e docente formatore Avios, Roma):"Alle prese con i bambini cattivi"
Sen.Prof.M.Antonietta Modolo (Univ.Perugia):"Quale salute per i bambini e i ragazzi?"
Dr. Marisa Nicolini (Psicologa-psicoterapeuta, Responsabile Sportelli scolastici di Ascolto, Centro Visana Viterbo): "Il ruolo degli adulti per lo sviluppo e l'autodeterminazione dei minori"
Prof. Livio Rossetti (Univ.Perugia): "Occasioni per filosofare, occasioni per star bene."

La sicurezza stradale torna in piazza. Il 28 marzo check-up gratuito delle autovetture


Quinta edizione di “100 piazze per l’ambiente e la sicurezza stradale”

La sicurezza stradale torna in piazza

Il 28 marzo check-up gratuito delle autovetture presso gli autoriparatori aderenti a Confartigianato che partecipano all’iniziativa.

Roberto Ansaldo, Presidente di Confartigianato Autoriparazione: “La crisi rischia di rendere le strade ancora più insicure: le famiglie tagliano i budget e tra i tagli potrebbe finire anche la manutenzione degli autoveicoli”

Confartigianato Autoriparazione torna in piazza. Il prossimo 28 marzo, infatti, i consumatori potranno rivolgersi agli autoriparatori aderenti a Confartigianato imprese di Viterbo che partecipano all’iniziativa “100 piazze per l’ambiente e la sicurezza stradale” per effettuare un check-up gratuito della propria autovettura. Appuntamento nel parcheggio del centro commerciale E-Leclerc dalle ore 9,00 alle ore 18,00.

Efficienza dell’impianto frenante e degli ammortizzatori, corretto funzionamento di luci e fari sono solo alcuni dei controlli previsti dallo speciale monitoraggio integrato messo a punto da Confartigianato Autoriparazione per verificare lo stato di manutenzione dei veicoli. Oltre alla verifica delle condizioni generali di sicurezza sarà valutato anche il rispetto dei limiti delle emissioni inquinanti delle autovetture. Al termine dei test il consumatore riceverà una scheda con gli esiti dei controlli e le indicazioni di eventuali interventi manutentivi.

Tra le principali novità della quinta edizione di “100 piazze per l’ambiente e la sicurezza stradale” si segnala anche l’estensione della possibilità di effettuare i controlli anche presso le officine convenzionate (a breve verrà divulgato l’elenco completo) e non solo negli appositi spazi allestiti nel parcheggio del centro commerciale E-Leclerc. Lo sottolinea Roberto Ansaldo, Presidente di Confartigianato Autoriparazione, l’Associazione che raggruppa riparatori, carrozzieri, elettrauto e gommisti aderenti alla Confederazione. «Abbiamo chiesto ai nostri associati di mettere la propria professionalità a disposizione dei consumatori. Gratuitamente. Un impegno rilevante, che tuttavia riteniamo indispensabile: in un momento in cui la crisi costringe le famiglie a effettuare tagli sul budget domestico, c’è il pericolo che vengano depennate voci - come quella della manutenzione degli autoveicoli - che hanno una ricaduta diretta sulla sicurezza e sull’ambiente».

“100 piazze per l’ambiente e la sicurezza stradale” si inserisce nella “Campagna nazionale sulla Sicurezza stradale” di Confartigianato che affronta il tema con un approccio decisamente innovativo. Un approccio integrato che prende in esame le componenti che sono alla base del maggior numero di incidenti: la manutenzione degli autoveicoli, la manutenzione delle infrastrutture, la rimozione dei fattori di stress che colpiscono i professionisti del volante.

Per contenere al massimo i primi due fattori di rischio operano quotidianamente le imprese artigiane dell’edilizia (costruttori e manutentori di rete viarie), del manufatturiero (realizzazione di carpenteria metallica: segnaletica, barriere), dell’autoriparazione. Con il terzo fattore, ‘lo stress da volante’ deve fare i conti principalmente l’autotrasporto e qui gli interventi Confederali sono volti a sostenere proposte legislative che mirano a migliorare le condizioni di lavoro degli autotrasportatori.

La Campagna di Confartigianato sulla sicurezza stradale vede unite le associazioni delle quattro categorie (Anaepa, Confartigianato Autoriparazione, Confartigianato Metalmeccanica di produzione, Confartigianato Trasporti, Logistica e Mobilità) in un programma coordinato di iniziative e di interventi che hanno anche l’obiettivo di sollecitare le Istituzioni ad affrontare il problema della sicurezza sulle strade in modo strategico e non episodico.

Gli autoriparatori che vogliono aderire all’iniziativa possono rivolgersi direttamente agli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo al nr. 0761.33791.

Fonte: Confartigianato Imprese di Viterbo

"Non si può discriminare qualcuno perché è immigrato"

Roma - L'intervento di Fini al congresso di An
Viterbo - 22 marzo 2009

-"Ormai la nostra società sta diventando multietnica e multireligiosa quindi dobbiamo esseri pronti ad affrontare una nuova realtà".
Sono le parole di Gianfranco Fini che, all'ultimo congresso di An, si è soffermato sulle sfide che attendono l'Italia in materia di immigrazione.

Non siamo abituati ad aver a che fare con le questioni poste da una società multirazziale - ha continuato Fini -. Questi problemi sono totalmente nuovi per l'Italia, sul piano dei diritti.

Ma dobbiamo affrontarli cercando di andare oltre la logica di chi chiede l'espulsione del clandestino perché vuole sicurezza .

L'esigenza della sicurezza è giusta e condivisibile. Ma se parliamo del primato della persona umana, non si può discriminare qualcuno perché è immigrato, anche se è clandestino''.

Fonte: TusciaWeb.

Al via corso per artisti circensi a Civita Castellana

CIVITA CASTELLANA (VITERBO) - Chi desiderasse apprendere l'arte dell'acrobata, imparare a volteggiare sul trapezio, diventare giocoliere del cerchio o della corda, camminare sui trampoli, correre sul monociclo, lo potra' fare iscrivendosi all'Opificio del Circo, un laboratorio circense aperto ai giovani da 14 a 25 anni, organizzato dell'Associazione culturale Il Cerchio Invisibile di Civita Castellana.

Il corso, riservato a un massimo di 60 allievi (20 per l' acrobatica d'aria e di terra, 20 per i trampoli e 20 per la giocoleria) e' stato selezionato tra i vincitori del bando Officine Culturali 2008-2009 indetto dell'assessorato alla Cultura della Regione Lazio.

Le lezioni, tenute da tre professionisti circensi, cominceranno la settimana prossima e si concluderanno a fine maggio. Qualora le richieste di partecipazione dovessero consentirlo, e' prevista una seconda sezione tra settembre e dicembre prossimi. Il laboratorio si svolgera' nel centro sportivo di Civita Castellana.

Secondo gli organizzatori, oltre ad apprendere i fondamentali delle arti circensi, i partecipanti al corso impareranno a controllare i movimenti e mantenere alta la tensione nervosa, due facolta' ritenute fondamentali per portare a termine gli esercizi.
20/03/2009
Fonte: ANSA

Fiera dell'Annunziata, tutte le info sulla viabilità e i divieti di sosta


COMUNICATO STAMPA n°140
Viterbo, 17 marzo 2009

FIERA DELL'ANNUNZIATA, TUTTE LE INFO SULLA VIABILITA' E I DIVIETI DI SOSTA

In previsione della tradizionale Fiera dell'Annunziata, prevista per il prossimo mercoledì 25 marzo, la Polizia Locale ha emesso l'ordinanza inerente la regolamentazione della sosta e del traffico veicolare.
Dalle ore 01,00 alle 22,00 del 25 marzo viene revocato il parcheggio ed istituito il divieto di sosta e circolazione con rimozione coattiva nelle seguenti piazze e vie:

-P.zza S. Sisto, Via Garibaldi, P.zza Fontana Grande, Via Cavour, P.zza del Plebiscito, Via Ascenzi, P.zza Martiri d'Ungheria, P.zza dei Caduti, Largo B.Croce, P.zza Verdi, Via F.lli Rosselli, Via Matteotti, P.zza della Vittoria (lato parcheggio), P.zza della Rocca, Via Amendola, Via S.Faustino, P.zza Sallupara, P.zza S.Faustino, Via Cairoli, Via del Pliastro (dal parcheggio di Porta Fiorentina compreso, a intersezione con V. le Bruno Buozzi)

Dalle 6,00 alle 22,00 in Via Maria SS. Liberatrice, viene istituito il doppio senso di circolazione e il divieto di sosta ambo i lati con rimozione coattiva.

Dalle 6,00 alle 22,00 in Via S. Bonaventura e P. zza della Vittoria, viene istituito il divieto di circolazione , ad eccezione dei residenti e degli esercenti attività economiche.

Il capolinea delle linee urbane sarà ubicato dall'una alle 22 in Piazzale Gramsci, a ridosso e lungo le mura civiche, dove sarà quindi istituito il divieto di sosta con rimozione coattiva.

Dalle 06,00 alle 22,00 in Via di Pratogiardino sarà istituito il divieto di sosta, ambo i lati, con rimozione coattiva, e verrà invertito il senso unico di marcia da Via del Pilastro a Via della Palazzina.
Per consentire ad eventuali "spuntisti" di ottenere l'assegnazione di un posto presso la Fiera, dalle 01,00 alle 12,00 parte di P.zza Divisione Paracadutisti Folgore (area sterrata di Porta Faul) adibita a parcheggio, sarà destinata a divieto di sosta con rimozione coattiva , ad eccezione del mezzi degli operatori commerciali su aree pubbliche (spuntisti).

Infine dalle 6,00 alle 12 e comunque fino al termine delle operazioni di "spunta" in Via El Alamein (rampa di collegamento da Faul a P.zza Martiri d'Ungheria) viene istituito il doppio senso di circolazione, soltanto per gli spuntisti e il divieto di sosta, ambo i lati, con rimozione coattiva.

Durante la giornata del 25 marzo, gli agenti di Polizia Locale e gli altri organi di Polizia Stradale interverranno in caso di necessità regolando il traffico veicolare e disponendo le opportune deviazioni, applicando ulteriori misure di disciplina della circolazione e della sosta che dovessero rendersi necessarie.

Fonte: Comune di Viterbo

Sempre più imprese straniere nella Tuscia


SEMPRE PIU' IMPRESE STRANIERE NELLA TUSCIA, MONZILLO: 'Effetti benefici per l'integrazione nel nostro territorio'
19/03/2009 : 15:58

(NewTuscia) - VITERBO - Opera soprattutto nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, proviene dall’Africa e risiede a Viterbo. È in estrema sintesi l’identikit dell’imprenditore extracomunitario presente nella Tuscia, secondo i dati relativi alle ditte individuali elaborati dalla Camera di Commercio di Viterbo e da Unioncamere.

Rispetto al 2007 le imprese gestite da immigrati provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea sono aumentate dell’1,6%, attestandosi a 829 unità, risultato comunque in controtendenza rispetto al calo registrato nello stesso periodo delle imprese individuali nel suo complesso -1,6%. La quota delle imprese individuali extracomunitarie è così salita al 3,2%, risultato che tuttavia colloca la Tuscia tra le ultime posizioni in Italia. Il dato assume differenze importanti se si considerano anche le nazionalità neocomunitarie, in particolare quella rumena che da sola conta oltre 390 imprese individuali, evidenziando negli ultimi anni una crescita costante.

“Stiamo monitorando con attenzione – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – la presenza di imprese straniere nel nostro territorio, in quanto riteniamo che rappresenti un’evoluzione imprescindibile del tessuto imprenditoriale. Non a caso abbiamo realizzato delle miniguide sul lavoro autonomo e sull’ avvio di nuove imprese in otto lingue in collaborazione con la rivista on line Immigrazione oggi, diffuse in formato cartaceo e su internet”.

Analizzando per comparto di attività la situazione degli imprenditori individuali extracomunitari spicca proprio il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio che continua ad essere, complice anche l’attività del commercio ambulante, la principale attività svolta dall’imprenditoria extracomunitaria, che rappresenta con 514 titolari d’impresa ben il 62% del totale delle imprese individuali straniere. Il settore delle costruzioni è secondo per importanza con 133 imprese individuali operanti, che rappresentano il 16% delle imprese individuali straniere, e continuano a segnare una certa crescita (+3,9% nel 2008).

Rimane abbastanza sostenuta anche la partecipazione dell’imprenditoria extracomunitaria nell’agricoltura, con 67 titolari d’impresa e un discreto aumento nell’ultimo anno, in controtendenza con l’andamento anagrafico generale del settore.

Piuttosto rilevante è la forte crescita del settore definito dei “servizi alle imprese”, composto da attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca e sviluppo, che seppur ancora poco significativo in valore assoluto assume una discreta importanza considerando che si tratta di un’attività poco tradizionale e che necessita di alta specializzazione.

Le imprese extracomunitarie sul territorio

La presenza dell’imprenditoria extracomunitaria, oltre ad essere un fenomeno caratterizzato da un trend crescente, appare piuttosto diffuso e distribuito in tutto il territorio viterbese, anche se con ampie differenziazioni.

Il Comune che presenta il maggior numero di imprese individuali straniere è Viterbo con 171 unità, che rappresentano oltre il 20% del totale delle imprese individuali extracomunitarie di tutta la provincia di Viterbo. In quest’ipotetica graduatoria segue a notevole distanza Civita Castellana, con 60 titolari extracomunitari.

Se invece di considerare i valori assoluti si tiene conto della quota percentuale degli imprenditori stranieri sul totale operante nei vari Comuni, il quadro che si profila presenta delle differenziazioni di rilievo. Il primo Comune, secondo questo particolare indicatore, anche se con valori assoluti non elevati, è Bassano in Teverina, con un’elevatissima quota percentuale pari al 17,5%, seguito da Bomarzo (12,4%), Gallese (10,8%), e Vasanello (10,8%). Questa concentrazione di titolari di imprese individuali stranieri fa prefigurare una maggiore e migliore integrazione della componente demografica extracomunitaria.

È possibile esaminare nel dettaglio quali sono gli Stati che contribuiscono alla crescita di questo fenomeno. Il Paese extracomunitario che più di ogni altro contribuisce alla componente imprenditoriale della Tuscia è il Marocco, seguito a notevole distanza dal Senegal e dall’Albania. Eccetto questi tre Stati, che insieme formano una quota superiore al 45% del totale degli imprenditori individuali extracomunitari, la distribuzione si presenta molto più frammentata e diversificata, anche se con alcuni valori cospicui e alcuni in forte crescita, come la Cina che seppur con numeri ancora non elevati ha segnato un incremento di oltre il 9% in un anno.

Oltre i singoli Stati può essere interessante analizzare la presenza dei Continenti. Dopo l’ingresso della Romania e della Bulgaria nella Comunità Europea, il primo continente per numero di imprenditori individuali extracomunitari è diventato l’Africa, con circa il 50% sul totale degli stranieri ed il contributo determinante di Marocco e Senegal. Seguono i Paesi europei extraeuropei con una quota del 21,6%, relativa principalmente ai Paesi dei Balcani, e il continente asiatico con il 17,2%.

Interessante è anche l’analisi delle specializzazioni delle componenti imprenditoriali straniere. Tra le varie Comunità, infatti, tendono a prevalere delle specializzazioni economiche, dettate non solo dall’indole propria di un’etnia, ma anche dalla possibilità di avere una serie di informazioni, capacità e supporti fondamentali per determinate attività, che sono spesso rivolte, almeno in parte, alle stesse comunità straniere residenti in Italia. A testimonianza di questo fenomeno, basta vedere la concentrazione di Marocchini e dei Senegalesi nel commercio (rispettivamente il 93,5% ed il 100% delle imprese individuali di questi Stati si concentrano in questo settore), o degli Albanesi e dei Macedoni nel settore delle costruzioni (con una quota del 76,8% per il primo e del 61,1% per il secondo), specializzazione comune a quasi tutti i Paesi Slavi. O, ancora, il commercio per gli Stati asiatici, in particolare Bangladesh (83%) e Cina (88%).

“La crescita dell’imprenditoria extracomunitaria – spiega Francesco Monzillo, vicesegretario dell’Ente camerale e responsabile del Servizio Studi e Statistica - è un dato senz’altro positivo perché può generare un’importante funzione di integrazione dei cittadini stranieri, fondamentale anche in considerazione degli apprezzabili e benefici effetti di ricaduta sul territorio, siano essi di natura sociale, culturale ed economica. Talvolta, tuttavia, questo fenomeno ha inevitabilmente comportato anche alcune distorsioni del mercato conseguenti alle non sempre applicate e applicabili regole, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno del lavoro dipendente mascherato, con conseguenze importanti sia sul lato della sicurezza del lavoro, sia dal punto di vista della correttezza delle regole del mercato e della concorrenza”.

Fonte: New Tuscia

CRO - Sicurezza, Eures: nel Lazio il 45% si sente meno sicuro


Roma, 19 mar (Velino) - Cresce la percezione dell’insicurezza nel Lazio, soprattutto a Roma e nei grandi comuni. Percezione che è strettamente correlata alle dimensioni demografiche delle comunità interpellate e all’integrazione sociale del campione stesso. Criminalità diffusa e stranieri sono i due volti della paura, nella Capitale, in particolare è “effetto Caffarella”, ma la soluzione prevalente è solo una: certezza della pena. È quanto emerge da un rapporto dell’Eures, realizzato su un campione di 2005 cittadini rappresentativi della popolazione regionale. Il 45 per cento degli interpellati si sente più insicuro rispetto all’anno precedente ( ma la percentuale sale al 50,1 per cento nella provincia di Roma). Soltanto il 4,5 per cento si sente più sicuro, mentre per il restante 50,5 per cento non si sarebbero cambiamenti significativi.

L’incidenza del fenomeno si avverte maggioramente sulle cosiddette fasce deboli, con indicazioni che raggiungono il 50,3 per cento tra le donne (a fronte del 39,2 per cento tra gli uomini) ed il 52 per cento tra gli over 65. La percezione della sicurezza è correlata alla dimensione demografica dei comuni di residenza, con una crescita più bassa nelle comunità fin o a 15mila abitanti, dove appena il 34,1 per cento si sente più insicuro, a fronte del 3,4 per cento che si sente più sicuro e il 62,4 per cento “ugualmente sicuro”. Se si passa, invece, a comuni tra i 15 e i 50 mila abitanti, una maggiore insicurezza viene percepita dal 40,5 per cento, per salire ulteriormente al 47,1 per cento nei comuni fino a 250mila abitanti. A Roma, si legge nel rapporto, l’insicurezza sale al 51,2 per cento.

Più in generale, secondo i dati dell’Eures, si sente sicuro nel proprio comune/quartiere poco più della metà degli intervistati (il 58,7 per cento, di cui soltanto il 6,3 per cento “molto sicuro” e il 52,3 per cento “abbastanza”), mentre oltre 4 cittadini su 10 (il 41,3 per cento) esprimono la percezione opposta (il 36,7 per cento si sente “poco sicuro” e il 4,6 per cento “per niente”). Più sicure risultano le province di Rieti e Latina (con appena il 17,5 per cento e il 17,7 per cento di intervistati “insicuri”), seguite da Frosinone (31,3 per cento di “insicuri”) e Viterbo (39,9 per cento), mentre il valore più negativo si conferma quello di Roma (dove si sente insicuro il 47 per cento dei cittadini, raggiungendo il 50,1 per cento nella sola Capitale). L’insicurezza percepita si correla inoltre alla qualità dell’integrazione sociale del campione e al livello di scolarizzazione, con una più alta percezione di sicurezza tra i laureati (il 67,7 per cento si sente “molto” o “abbastanza sicuro”), e una inferiore tra i diplomati (56,4 per cento) e nel campione con la scolarità più bassa (54,5 per cento).

Sono la criminalità diffusa e gli stranieri, i due volti della paura, secondo quanto riferisce il rapporto Eures. “Effetto Caffarella” nel comune di Roma, ad esempio, e a Latina è allarme criminalità organizzata - Sono i reati di criminalità diffusa, (con il 46,6 per cento delle citazioni), e quelli compiuti dagli stranieri (36,2 per cento) i due fenomeni criminali più in aumento secondo la percezione del campione intervistato; seguono i reati legati al traffico di stupefacenti (27,4 per cento), le violenze sessuali (21,2 per cento) ed i reati commessi dai minori (21 per cento). Inferiori le citazioni per la criminalità organizzata (11,8 per cento, che salgono al 35,4 nel campione della provincia di Latina), la criminalità violenta (10,9 per cento) e la corruzione (8,2 per cento), aumentata più della prostituzione e delle truffe (entrambe con il 7,7 per cento).

La criminalità diffusa è percepita in crescita soprattutto dal campione della provincia di Frosinone (53 per cento delle indicazioni), di Roma (52,2 per cento) e di Rieti (44,5 per cento), mentre per il comune di Roma si può parlare di un “effetto Caffarella”, risultando particolarmente diffusa sia la percezione dell’aumento dei reati compiuti da stranieri (45,8 per cento) sia delle violenze sessuali (31,8 per cento delle citazioni, con scarti di circa 20 punti percentuali sui comuni di dimensioni inferiori); le violenze sessuali raccolgono inoltre maggiori citazioni tra le donne (25,1 per cento contro il 16,8 per cento tra gli uomini) e tra i giovani della fascia 18-34 anni (26,3 per cento, con valori decrescenti nelle fasce di età successive).

Secondo il campione intervistato l’aumento della percezione di insicurezza nell’opinione pubblica deriva soltanto in parte dall’effettivo aumento dei reati (51,6 per cento delle indicazioni), mentre un peso significativo è attribuito alla perdita di coesione e solidarietà nelle famiglie e nella società (20,1 per cento), all’atteggiamento allarmistico dei media (14,4 per cento) e alle strumentalizzazioni del mondo politico (13,9 per cento), fattori che, complessivamente, “spiegano” il fenomeno per quasi la metà del campione. Sono i laureati ad attribuire meno degli altri l’aumento di insicurezza all’effettivo incremento dei reati (46,4 per cento), riconoscendo più responsabilità ai media (16,8 per cento) e alle strumentalizzazioni dei politici (16,7 per cento). Analogamente gli uomini attribuiscono all’allarmismo dei media (15,6 per cento contro il 13,3 delle donne) e alle strumentalizzazioni dei politici (14,2 per cento contro il 13,7) maggiore peso nella genesi dell’insicurezza, mentre gli anziani e le donne citano più frequentemente la perdita di solidarietà e di coesione sociale (rispettivamente 25,2 per cento e 20,8 per cento).

La soluzione? Per tutti è la certezza della pena. Nell’esprimersi su quali iniziative siano necessarie per aumentare la sicurezza dei cittadini il campione chiede diffusamente la certezza della pena (62 per cento), seguita dalla richiesta di una maggiore presenza delle Forze di Polizia sul territorio (44,1 per cento), ampiamente più auspicata di un maggiore impiego dei Militari (17,7 per cento); nella graduatoria emersa (erano possibili 3 risposte) numerose citazioni chiedono regole e controlli più rigidi sull’ingresso degli stranieri (36,2 per cento), mentre più contenute sono le richieste di riqualificazione urbana e delle periferie (29,1 per cento) e quelle relative a maggiori investimenti da destinare all’integrazione delle fasce marginali (17,3 per cento). Anche l’aumento della videosorveglianza riceve numerosi consensi (25 per cento), mentre minore efficacia sembra attribuita alla ipotesi di realizzare una banca dati del dna (11,4 per cento) e, soprattutto, alla liberalizzazione delle armi da fuoco (3,9 per cento).

(Mara Rigola) 19 mar 2009

Fonte: Il Velino.

giovedì 19 marzo 2009

Invito alla finale del concorso " Acustici Scolastici "‏


Sabato 21 marzo 2009 dalle ore 14,30 presso l'aula magna dell'I.T.I.G.S. Leonardo da Vinci in via Alessandro Volta, Viterbo, si terrà la giornata finale del concorso nazionale " Acustici scolastici ".
Quest'anno zero del concorso vuol essere uno spazio dove le scuole, gli insegnanti, gli alunni potranno dar sfogo a tutte quelle attività laboratoriali messe in cantiere ogni anno per tenere alto il livello di scolarizzazione, grazie alla disponibilità ed al sacrificio del proprio tempo libero da parte di moltissimi insegnanti.
Il nostro intento è quello di gratificare l'impegno e le energie profuse dai partecipanti anche con premi in denaro per i primi classificati, ricreando, sulla falsariga dei giochi della gioventù, una competizione musicale nazionale tra i vari istituti. Oltre a premiare gli studenti ci sarà un riconoscimenti per quelle scuole che hanno agevolato queste attività artistiche e per gli insegnanti che seguono e concorrono a far crescere i ragazzi.
Partecipano a questa iniziativa scuole provenienti da ogni parte d'Italia, con progetti
musicali originali ed innovativi.
Gli istituti scolastici selezionati che si esibiranno sabato prossimo sono:

- Liceo scientifico Masci di Chieti con il progetto Bambola
- I.I.S. Paolo Frisi di Milano con BarBOMMBar
- Liceo Buratti di Bassano Romano con Giovanni Mentuccia
- I.I.S. Roncalli e Sarrocchi di Poggibonsi ( SI )
- I.T.C.S. Monti di Ferrara con Mirko Guerra e Andrea Di Girolamo
- I.T.C. Meloni di Parma con il progetto "Il nostro CD"
- Aerumna Gruppo Multistituto di Viterbo
- Scuola Musicale Giacomo Carissimi di Viterbo con l' Orchestralunata
- Liceo Buratti di Viterbo con Igor Iacarelli
- I.T.C.S. Libero de Libero di Fondi (LT) con Free de free band
- I.T.I.S.G. Leonardo da Vinci di Viterbo con I controtendenza,

L'ingresso alla manifestazione è gratuito ed aperto a tutti.

Ass. La Montagna di Arvello
http://www.montagnadiarvello.it
http://www.myspace.com/acusticiscolastici

Servizi sociali: nel Lazio 2.462 strutture per 330mila persone


17/03/09 - Una rete articolata nel territorio, che poggia su 2.462 strutture, la maggior parte delle quali dedicate ad anziani e minori, e che serve un’utenza di circa 330.000 persone. E’ la rete sociale della Regione Lazio, decollata negli ultimi anni (il 40% dei servizi è nato tra il 2001 e il 2006, ben il 21% tra il 2004 e il 2006), efotografatadal ‘Primo Rapporto sui servizi sociali del Lazio’, realizzato dalla Fondazione Censis con il coordinamento della Direzione Regionale Servizi Sociali – Area Sistema Informativo sociale. Il rapporto, presentato questa mattina presso la sede della Regione Lazio, dal presidente Piero Marrazzo e dal presidente del Censis, Giuseppe De Rita, fornisce un quadro dettagliato dell’offerta sociale nell’intero territorio laziale. La parte del leone la fanno, come è naturale che sia, Roma e provincia, dove si concentrano oltre il 60% delle strutture regionali (963 strutture presenti nel Comune di Roma e 633 in provincia). In provincia di Latina, invece, ci sono 260 sportelli che erogano servizi socio assistenziali, in quella di Frosinone 257, in quella di Viterbo 195, in quella di Rieti 154. L’offerta di servizi si concentra sui minori (1.099 strutture dedicate) e sugli anziani ( (1.042). Gli altri sportelli sono dedicati ad adulti con disabilità (181), donne in difficoltà (48), persone con problematiche psico-sociali (41), immigrati (20), persone con patologie invalidanti come l’Alzheimer (14).

“Questo Rapporto – ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo – costituisce uno strumento molto importante per la nostra Regione. E ci fa capire che, per guardare oltre la crisi, dobbiamo guardare alla parola sicurezza, non intesa solo come microcriminalità, ma declinata al plurale, ossia alle ‘sicurezze’ ‘’. Marrazzo ha ribadito che ora ‘’bisogna sapere governare e programmare e dobbiamo portare l’Italia, le regioni, i territorio fuori dalla crisi insieme”. “Siamo la regione – ha detto ancora - che ha realizzato il sostegno al reddito, la politica della casa, stanziando per il solo territorio regionale per l’edilizia 550 milioni di euro, la stessa cifra che il Governo ha messo a disposizione per tutta Italia”. Inoltre, ha ricordato “abbiamo stanziato 10 milioni l’anno per sostenere il mutuo prima casa”. Marrazzo non nasconde però, che bisogna fare di più. “Per i servizi sociali abbiamo investito – ha spiegato – oltre 223 milioni di euro in tre anni, ma questo non basta più, se non riallineiamo la nostra programmazione a ciò che ci chiede il territorio. Occorre un approfondimento trasversale perché la crisi significherà un appesantimento di richieste di servizi sociali alle strutture”. “Mancano assistenza domiciliare e Rsa – ha ricordato Marrazzo – a cui, negli anni precedenti, sono state preferite le strutture per acuti, anche se una giorno di assistenza domiciliare costa 150 euro e un giorno di assistenza per acuti ne costa 1.000. Ci sono forze che resistono e sono quelle che non hanno voglia di guardare a tutto questo. Occorre più offerta sociosanitaria sul territorio, ma non quella di chi difende posizioni di rendita”.

“Una Regione che negli ultimi 6 anni ha fatto passi da gigante, attrezzandosi bene”. Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis, sintetizza i numeri del Rapporto. “Chi come me – ha sottolineato De Rita – combatte con sociale misero e di poche cifre, questa è una realtà a cui guardare con interesse”. “Per la prima volta in Italia – ha aggiunto – l’intervento sociale fa pelle pelle con il territorio, si ramifica con il territorio sia in termini di gestione sia in termini di presenza. E questa è una cosa che va considerata”. Inoltre per il sociologo, il fatto che la maggior parte di servizi sia dedicata a minori e anziani, è testimonianza importante per “chi ha pensato che il sociale possa essere legato solo a eventi straordinari, a emergenze, invece che essere legato a una dimensione fisiologica del sistema”. Insomma, un sistema sociale che si muove in una “dimensione di comunità”. Rimane da lavorare, conclude De Rita “sulla capacità di programmazione, in equilibrio tra la voglia di eccellenza, che contraddistingue chi opera nei servizi sociali, e i conti con pochi soldi”.

“Siamo in grado grazie al Censis – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Anna Salome Coppottelli – di avere la foto della situazione dei nostri servizi sociali al 31 maggio 2008. Da questo rapporto siamo in grado di poter trarre le linee per la programmazione”. Coppottelli non nasconde anche le criticità evidenziate: “La precarietà degli operatori nelle nostre strutture – ha elencato - i bambini nelle case famiglia, la scarsità dei servizi per persone con patologie emergenti e correlate all’anzianità, come l’Alzheimer che rappresenta il 54% di tali patologie, o quelli per le donne in difficoltà, e la mancanza di asili nido”.

Fonte: Sala Stampa Regione Lazio

I comuni della Provincia di Viterbo


Comune di Acquapendente
Comune di Arlena di Castro
Comune di Bagnoregio
Comune di Barbarano Romano
Comune di Bassano in Teverina
Comune di Bassano Romano
Comune di Blera
Comune di Bolsena
Comune di Bomarzo
Comune di Calcata
Comune di Canepina
Comune di Canino
Comune di Capodimonte
Comune di Capranica
Comune di Caprarola
Comune di Carbognano
Comune di Castel Sant'Elia
Comune di Castiglione in Teverina
Comune di Celleno
Comune di Cellere
Comune di Civita Castellana
Comune di Civitella D'Agliano
Comune di Corchiano
Comune di Fabrica di Roma
Comune di Faleria
Comune di Farnese
Comune di Gallese
Comune di Gradoli
Comune di Graffignano
Comune di Grotte di Castro
Comune di Ischia di Castro
Comune di Latera
Comune di Lubriano
Comune di Marta
Comune di Montalto di Castro
Comune di Monte Romano
Comune di Montefiascone
Comune di Monterosi
Comune di Nepi
Comune di Onano
Comune di Oriolo Romano
Comune di Orte
Comune di Piansano
Comune di Proceno
Comune di Ronciglione
Comune di San Lorenzo Nuovo
Comune di Soriano nel Cimino
Comune di Sutri
Comune di Tarquinia
Comune di Tessennano
Comune di Tuscania
Comune di Valentano
Comune di Vallerano
Comune di Vasanello
Comune di Vejano
Comune di Vetralla
Comune di Vignanello
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia
Comune di Viterbo
Comune di Vitorchiano

sabato 14 marzo 2009

Al via corso di informatica per immigrati a Nepi

Nepi 14 marzo 2009

Anche quest’anno a breve inizierà il Corso di formazione informatica per i cittadini immigrati.

"Con questo intervento si vuole continuare – afferma Roberto Faggioli assessore ai servizi sociali del Comune di Nepi - a fornire ai potenziali fruitori immigrati e italiani un corso specifico all’utilizzo del pc e della patente europea.

Questa volontà scaturisce anche dall’esigenza inoltrata dai numerosi cittadini immigrati residenti , di un progetto mirato all’utilizzo di moderni mezzi e sistemi di comunicazione.

Non essere infatti capaci al giorno d’oggi di usare un pc o simili, equivale a non saper leggere e scrivere e quindi all’impossibilità d’integrarsi nello specifico in una realtà lavorativa. La scelta di indirizzare il corso a cittadini immigrati è legata alla consapevolezza che anche a Nepi vi è un fenomeno d’immigrazione stanziale. Risulta quindi necessario rispondere con azioni di integrazione sia a livello culturale che lavorativo.

Il corso d’informatica può rappresentare un valido punto di partenza per la formazione professionale soprattutto per chi è in cerca di una specializzazione o di prima occupazione.

Infatti una condizione per una duratura integrazione – conclude l’assessore ai servizi sociali - oltre alla conoscenza della lingua italiana, delle nostre leggi e delle nostre tradizioni è sicuramente l’inserimento nel mondo del lavoro e questo corso d’informatica può essere sicuramente una buona occasione per il cittadino immigrato che vuole integrarsi nella realtà nepesina".

Fonte: TusciaWeb.

giovedì 12 marzo 2009

Il Prefetto Giacchetti ha incontrato gli studenti del Paolo Savi


Nella foto (OnTuscia): il Prefetto di Viterbo Alessandro Giacchetti

(OnTuscia) – VITERBO – (md) Stamani il Prefetto Alessandro Giacchetti ha ricevuto alcuni studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale Paolo Savi, impegnati nel concorso “dalle aule parlamentari alle aule scolastiche”. I ragazzi della 4^ Sezione A/Commerciale accompagnati dalla prof.ssa Maria Laura Vincenti e dal prof. Giovanni Ripani, hanno formulato alcune domande in materia di immigrazione, in particolare su tutte le iniziative poste in essere dalle Istituzioni per garantire forme di integrazione e di controllo.

Il Prefetto, dopo aver illustrato i dati in possesso della Prefettura sulla presenza degli stranieri nella Provincia di Viterbo, ha rivolto un sincero apprezzamento per l’iniziativa ma soprattutto per la predisposizione dei giovani studenti verso temi di grande rilievo sociale, sintomo di una nuova società che si sta formando e crescendo sui valori della nostra Costituzione, in particolare, su quello della solidarietà.

Il Prefetto ha sottolineato che siamo sempre più orientati verso una società multietnica, dove l’immigrazione è considerata non solo fonte di ricchezza economica, contribuendo con la mano d’opera alla crescita del PIL nazionale, ma anche di ricchezza culturale. A tale proposito ha ricordato il recente protocollo sottoscritto in Prefettura dall’Università della Tuscia e dall’Università rumena di Cluj Napoca.

Fonte: OnTuscia.

martedì 10 marzo 2009

Quei romeni che amavano l'Italia più della patria

Il punto di GIROLAMO GRILLO *

Non c'é cosa più ignobile che fare d'ogni erba un fascio.

Tanto sta accadendo in Italia a proposito dei romeni che delinquono e che sono continuamente protagonisti della cronaca. Bisogna assolutamente evitare, mostrando sempre certi primi piani, di generare una vera e propria xenofobia che il popolo romeno non merita assolutamente. Si auspica, inoltre, che la giustizia italiana sia altrettanto rigorosa quando a soccombere siano romeni adulti o ragazzi violentati degli italiani, come, purtroppo, avviene. Chi scrive ha conosciuto i romeni, prima di recarsi più volte in Romania, fin dagli anni di Ceausescu, quando a Roma c'era soltanto un migliaio di rumeni e a Civitavecchia, erano arrivati alcuni sacerdoti romeni e non pochi esuli di quella nazione che sarebbero poi approdati furtivamente in America. Quanti grattacapi con l'Ambasciata romena, che frequentemente faceva visita diplomatica anche al Vescovo di Civitavecchia, per rendersi conto di quel che stava accadendo. Fu allora che ci si rese conto dello stato d'animo di quel popolo che amava l'Italia più della sua stessa patria, ritenendosi neolatino nella lingua parlata e figli di quel Traiano, di cui essi erano più che innamorati, avendo quest'ultimo, con meriti e demeriti storici, portato nella Dacia la civiltà e lo "jus" di Roma. Era gente, come è facilmente intuibile, esacerbata dalla terribile dittatura comunista, ma fortemente desiderosa della piena libertà: persone serene, tranquille, ma soprattutto provate, fino al punto che non poche di esse avevano paura di parlare apertamente con chiunque anche nell'ambito privato della propria abitazione. Con la fine del regime comunista, sono poi arrivati romeni in cerca di lavoro. Quei mestieri da cui gli italiani, con il benessere, si erano allontanati. Così hanno inondato il nostro Paese, dapprima con lavori anche umili nell'agricoltura e nell'edilizia, poi come badanti e baby-sitter. Oggi i romeni in Italia sono più di un milione e nello scorso anno sono cresciuti dell'84 per cento. Alcuni sono diventati anche impresari dando lavoro anche agli italiani. Spesso, inoltre, si tende a fare confusione tra romeni e "rom", quelli che fino a qualche decennio fa erano per noi gli "zingari" e che anche in Romania non riescono ad integrarsi con la popolazione locale. Concludendo, si può dire che non sia affatto lecito generalizzare. Certamente va cercato un impegno comune tra le istituzioni italiane e romene, per una maggiore preparazione dei nuovi immigrati, fin dal luogo di origine, specialmente per i più giovani, i quali, purtroppo, sono i figli di una società più che disorientata dopo la lunga dittatura, ma che non hanno conosciuto quel periodo amaro della loro terra. E non ci si dimentichi che tanto tempo fa anche i nostri mafiosi andavano negli Usa con molto piacere perché venivano a contatto con una società più permissiva di quella siciliana e calabrese. * Vescovo emeritodi Civitavecchia-Tarquinia

08/03/2009

Fonte: Il Tempo.

Viterbo, Caravello: "Non abbiamo bisogno delle ronde"


05/03/2009
Nella foto: Paolo Caravello

(OnTuscia) – VITERBO – (md) In questi giorni si è alimentato il dibattito politico riguardo l’intervento di personale civile volontario finalizzato ad un ipotetico aumento della sicurezza dei territori. Sul nuovo fenomeno delle ronde cittadine è intervenuto l’ex consigliere circoscrizionale Paolo Caravello “E’ indubbio che nel nostro paese il problema sicurezza c’è, anche i recenti gravi fatti criminosi di Roma lo confermano ma la soluzione certamente non è nell’esecuzione delle ronde anzi, come sta accadendo in alcuni comuni del nord, tale fenomeno implica spesso l’intervento delle forze dell’ordine per sedare litigi e contrasti tra rondisti e oppositori a tale fenomeno, creando così una situazione d’emergenza nell’emergenza stessa della sicurezza.
Non vorrei - continua Caravello - che anche a Viterbo si verificasse la stessa situazione, dato che qualche impavido “buontempone” già si è detto pronto a costituire delle ronde notturne.
Ricordo che in un paese civile e democratico è lo Stato, tramite le forze dell’ordine, a garantire la sicurezza dei cittadini, certamente tale funzione non può essere neanche in parte svolta da “sceriffi” dell’ultima ora, con il rischio reale che alla fine qualcuno ci rimette la vita. A supporto di tale mia idea anche i sindacati rappresentanti delle varie forze di polizia, che proprio in queste ore stanno manifestando al governo il loro totale disappunto su un decreto legge a favore dell’impiego delle ronde.
Se vogliamo veramente dare sicurezza ai cittadini è bene che nella prossima finanziaria si aumentino le risorse alle forze dell’ordine sia in termini di mezzi che di personale, inoltre si cominci da subito a lavorare a una riforma del sistema che veda l’unificazione dei vari corpi di polizia al fine di eliminare un’inutile quanto dispendiosa frammentazione.
Lo stato faccia lo stato, il cittadino si comporti da bravo cittadino e la politica si riappropri del suo ruolo. Non abbiamo bisogno di nessun tipo di ronda, sono certo che ogni buon padre di famiglia che condivide le mie idee, la sera, rimarrà ben volentieri a casa con i suoi cari senza girovagare per strada a correre inutili rischi”.

Fonte: On Tuscia

giovedì 5 marzo 2009

Il cinema e la musica, Viterbo rende omaggio a Ennio Morricone


VITERBO / 05-03-2009
TUSCIA: IL CINEMA E LA MUSICA, VITERBO RENDE OMAGGIO A ENNIO MORRICONE
Dal 16 al 22 marzo Viterbo celebra uno dei maggiori compositori del cinema italiano con la rassegna "Il cinema e la musica: omaggio a Ennio Morricone".

VITERBO ( UNONOTIZIE.IT ) Tra gli eventi in programma la mostra dal titolo "La leggenda di... Ennio Morricone", che si terrà presso la Sala Anselmi della Provincia di Viterbo. Attraverso l'esposizione di materiali dal 1965 ai giorni nostri, la mostra cercherà di delineare la figura del grande compositore siciliano. Tra gli oggetti esposti: ricostruzioni sceniche, foto inedite, locandine e poster, dischi 45 e 33 giri.
Presso il Teatro San Leonardo, in Via Cavour, si terranno cinque incontri durante i quali saranno proiettati alcuni dei capolavori che hanno reso Ennio Morricone famoso in tutto il mondo: Per un pugno di dollari (martedì 17 marzo 2009 ore 21.00), Giù la testa (mercoledì 18 marzo 2009 ore 21.00), C'era una volta il West (giovedì 19 marzo 2009 ore 21.00), C'era una volta in America (venerdì 20 marzo 2009 ore 21.00), Gli intoccabili (domenica 22 marzo 2009 ore 17.00 e ore 21.00).
Sabato 21 marzo, presso il Teatro dell'Unione di Viterbo, alle ore 21.00, l'Orchestra Fotogrammi Musicali, diretta dal Maestro Gian Luigi Zampieri, eseguirà in concerto le colonne sonore realizzate da Ennio Morricone.
La rassegna è organizzata dalla Provincia di Viterbo in collaborazione con l'amministrazione comunale.

Fonte: Uno Notizie.

Invito Teatro Cinabro a Calcata

Spettacoli, incontri, proiezioni intorno alla figura di Pirandello


VITERBO / 04-03-2009
TUSCIA, VITERBO: SPETTACOLI, INCONTRI, PROIEZIONI INTORNO ALLA FIGURA DI PIRANDELLO
VITERBO ( UNONOTIZIE.IT )

SENTIERI D’ASCOLTO 09
PIRANDELLO E POI…
incontri e spettacoli

La Regione Lazio Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne dell’Università della Tuscia e con il Comune di Viterbo, con la cura organizzativa dell’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio (A.T.C.L.), promuove un’iniziativa che ha lo scopo di fungere da collegamento e arricchimento tra i programmi didattici universitari e la scena teatrale contemporanea.
Fondata sul dialogo con il docente in discipline del teatro e dello spettacolo e con il relativo programma del corso universitario in svolgimento, che per l’a.a. 2008-2009 concentra la propria attenzione su Luigi Pirandello, l’iniziativa mira a strutturare un discorso approfondito sul grande drammaturgo, fino ad arrivare alle pratiche di nuova drammaturgia contemporanea.
Dal 12 marzo al 14 maggio presso la Facoltà di Lingue dell’Università della Tuscia si svolgeranno 10 appuntamenti: spettacoli, incontri, proiezioni che ruoteranno intorno alla figura di Pirandello, alle esperienze sceniche legate ai suoi testi, con uno sguardo alle nuove esperienze di drammaturgia. Come suggerisce il titolo dell’iniziativa, una riflessione sulla contemporaneità di Pirandello e sugli sviluppi della pratica drammaturgia in Italia.
L’iniziativa rientra in SENTIERI D’ASCOLTO 09 e si inscrive nel più vasto progetto di TEATRO IN REGIONE che L’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio sviluppa per la Regione Lazio.
Si allega programma dettagliato dell’iniziativa.


PROGRAMMA:

12 marzo ore 11
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
Pirandello in scena: Paolo Fallai (giornalista e scrittore) incontra Walter Manfré (regista) e Paolo Bonacelli (attore), interviene Maurizio Giammusso (critico e giornalista, docente universitario).

17 marzo ore 11
Auditorium Facoltà di Lingue
• Pirandello in scena: mise en espace L’uomo dal fiore in bocca, di Luigi Pirandello, diretto e interpretato da Alberto di Stasio con la partecipazione di Gloria Pomardi.

26 marzo ore 10
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Luigi Pirandello ed Eduardo de Filippo: ne parla Maurizio Giammusso.

31 marzo ore 11
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Da Pirandello a oggi: viaggio nella nuova drammaturgia italiana raccontato da Attilio Scarpellini (critico e giornalista).

2 aprile ore 11
Auditorium Facoltà di Lingue
• Da Pirandello a oggi: esperienze di nuova drammaturgia: lettura concerto Giovanna d’Arco appunti di viaggio, di e con Ilaria Drago.

21 aprile ore 11
Auditorium Facoltà di Lingue
• Da Pirandello a oggi: esperienze di nuova drammaturgia: performance Me vojo sarvà, Nessuno ci guarda, di e con Eleonora Danco.

23 aprile ore 10
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Pirandello e il cinema: ne parla Maurizio Giammusso.

30 aprile ore 10.
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Pirandello e il cinema: proiezione di Ma non è una cosa seria, di Mario Camerini. Introduce Maurizio Giammusso

7 maggio ore 10
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Pirandello e il cinema: proiezione di Kaos, di Paolo e Vittorio Taviani. Introduce Maurizio Giammusso

14 maggio ore 10
Sala Carmen Maria Radulet (Aula Gradoni)
• Pirandello e il cinema: proiezione di Enrico IV, di Marco Bellocchio. Introduce Maurizio Giammusso


Incontri e spettacoli si terranno presso la

Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne
Via Santa Maria in Gradi 4
01100 Viterbo

Ingresso gratuito

la partecipazione all’intera iniziativa dà diritto a 4 crediti formativi validi per tutte le facoltà dell’Università della Tuscia

INFO
A.T.C.L. Associazione Teatrale fra I Comuni del Lazio 06 45426982 info@atcllazio.it www.atcllazio.it
www.culturalazio.it
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne 0761 357604 s_prelin@unitus.it www.lingue.unitus.it

Fonte: Uno Notizie.

Una giornata contro il razzismo


AL CENTRO SOCIALE AUTOGESTITO "VALLE FAUL" UNA GIORNATA CONTRO IL RAZZISMO

(OnTuscia) – VITERBO – (md) Domenica 8 marzo, nella giornata internazionale della lotta di liberazione delle donne, presso il centro sociale autogestito "Valle Faul", sito in strada Castel d'Asso a Viterbo, si terrà una giornata contro il razzismo, per sostenere il diritto d'asilo, per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, contro la violenza fascista, razzista, militarista, maschilista e patriarcale. La giornata sarà caratterizzata da interventi riguardanti particolarmente le gravissime scelte del governo in materia di immigrazione e di "sicurezza".
Una giornata antirazzista ed antimaschilista di musica e di solidarietà. Si inizierà alle ore 13 con un pranzo sociale, a seguire mostra multimediale permanente dei lavori di recupero effettuati nella nuova sede, interventi di persone impegnate contro il "pacchetto sicurezza", e alle ore 17,30 concerto ethno-jazz dello storico gruppo tedesco "Embryo", che presentano l'ultimo lavoro autoprodotto, in tour in Italia ed eccezionalmente a Viterbo.
La musica degli Embryo
Gli "Embryo" sono un collettivo musicale dal 1969 in giro per il mondo col mitico furgone per fondere e scambiare emozioni vibranti. Artisti che usano il linguaggio universale della musica, per denunciare la retorica e l’aberrazione della guerra, dell’odio razziale, della schiavitù. Già a Viterbo alcuni anni fa hanno lasciato un segno indelebile con un concerto "live a Instanbul" emozionante, con strumenti provenienti da tutto il mondo, influenze e sonorità etniche che hanno caratterizzato da sempre lo storico gruppo tedesco.
"Valle Faul" vive e lotta contro il razzismo e per l'umanità
Ci teniamo a far sapere a tutte e tutti che mentre l'area dell'ex-gazometro, che è stata la nostra prima sede, è ricaduta nel degrado più assoluto nonostante le promesse degli amministratori comunali di un repentino recupero, noi abbiamo recuperato e restituiamo alla città l'area dell'ex capannone del Cogema.
Questa area nella zona di Castel d'Asso in cui adesso viviamo ed operiamo, dopo essere stata abbandonata per vent'anni, ora grazie agli occupanti sostenitori e frequentatori non è più una discarica a cielo aperto, ma un luogo di socialità, di accoglienza e di libertà per la promozione di eventi culturali e artistici, per la promozione di nuovi modelli di sviluppo e forme di vita comunitarie, per la difesa dei diritti umani, contro la guerra e tutte le forme di riduzione in schiavitù delle persone, non ultima la precarietà estrema a cui sono condannati milioni di persone.

Fonte: On Tuscia.

Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo


Dott. Francesco Monzillo – Vice Segretario Generale Camera di Commercio di Viterbo

E’ sempre molto d’attualità il dibattito che si sviluppa attorno la presenza degli extracomunitari in Italia anche se è molto forte l’attenzione anche sul fenomeno dei neocomunitari.
I flussi di immigrati, sempre piuttosto cospicui generano, ovviamente, molteplici effetti trasversali all’intera vita sociale ed economica del Paese, con conseguenze importanti e non sempre correttamente valutate dalle Istituzioni. Appare quindi fondamentale inquadrare il fenomeno degli imprenditori extracomunitari, in un contesto più ampio relativo alla presenza regolare di stranieri nel territorio italiano, con la possibilità di apprezzare meglio tutti gli effetti e le conseguenze che ne derivano.
L’Italia sta vivendo negli ultimi anni un trend esponenziale di crescita di stranieri regolari attenuata solo dall’allargamento dei Paesi membri dell’Unione Europea che ha fatto si che molti immigrati non venissero più conteggiate tra gli extracomunitari , in questo senso l’effetto più rilevante è relativo all’anno 2007 con l’ingresso della Bulgaria e soprattutto della Romania che tradizionalmente rappresenta una delle principali Aree di emigrazione verso l’Italia. Alla fine del 2007 su una popolazione totale di 59.619.290 (Statistiche demografiche – ISTAT) la quota percentuale di extracomunitari sul totale è pari al 4,2%, in pieno trend di crescita. Uno dei motivi che inducono più frequentemente un extracomunitario a richiedere il permesso di soggiorno è, oltre a quello familiare, quello lavorativo, sia esso subordinato o autonomo. Questa seconda fattispecie, seppur molto meno rilevante della prima in termini quantitativi, appare fondamentale per quel che attiene l’aspetto sociologico ed economico, e sarà proprio questa che verrà analizzata in seguito.

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Fonte: Tuscia Economica.

martedì 3 marzo 2009

Le iniziative della Provincia dal 5 all’8 marzo


Viterbo, 03/03/2009
Una festa della donna tra sport, cultura e solidarietà

L’8 marzo, la festa della donna. La Provincia ha organizzato una serie di iniziative per renderle omaggio, ma soprattutto per focalizzare l’attenzione sui principali problemi che la riguardano.

La prima è in programma a Bolsena, al teatro comunale San Francesco giovedì 5 alle 10. “Donne e violenza. Maltrattamenti, torture, pena di morte, infibulazione, discriminazione” – questo il tema dell’incontro – vedrà la partecipazione del presidente Alessandro Mazzoli, quindi la consigliera con delega alle Pari opportunità di palazzo Gentili, Lina Novelli (che ha organizzato l’evento), il sindaco Paolo Equitani, il direttore generale della Provincia, Luciano Dottarelli, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Aldo Fabbrini, l’assessore comunale alle Pari opportunità, Maria Grazia Giorgetti, la Consigliera di Parità della Provincia, Daniela Bizzarri, e la consigliera con delega alle Pari opportunità del Comune di Viterbo, Maria Antonietta Russo. A coordinare tutti, il giornalista Aldo Forbice, conduttore della trasmissione “Zapping”. Interverranno anche Chiara Valentini (storica delle donne e inviata dell’Espresso), Shahrzad Sholeh (presidente dell’associazione Donne iraniane democratiche in Italia), rappresentanti della commissione violenza contro le donne di Amnesty international e dell’Unicef. “Donne e violenza” rientra in un circuito di incontri analoghi che negli ultimi mesi ha già toccato anche Civita Castellana, Canino e Tarquinia.

Il secondo appuntamento è fissato per sabato 7. Alle 16,30 la sala conferenze di palazzo Gentili ospiterà infatti la presentazione del volume intitolato “Nicaragua: noi donne, le invisibili”. Curato dall’associazione Italia – Nicaragua, è pubblicato dalla casa editrice Davide Ghaleb e realizzato grazie al contributo della Provincia di Viterbo, assessorato alla Pace, alla Cooperazione internazionale e alla Solidarietà. Ne parleranno l’assessore alla Pace, Giuseppe Picchiarelli, l’autrice della prefazione Nora Habed, psicologa nicaraguese, Maria Canali dell’associazione, e rappresentanti dell’associazione Erinna. Il ricavato delle vendite servirà a sostenere i progetti dell’associazione Italia - Nicaragua.

E si arriva a domenica, l’8 marzo. Per il giorno della festa della donna le iniziative sono due. “Uniti a favore della sicurezza per le donne” è lo slogan adottato da Coni e Provincia: alle 12,30 nella struttura coperta del Centro sportivo parrocchiale del Sacro Cuore al Pilastro, la manifestazione dimostrativa del corso di “Difesa personale femminile. Il corso vero e proprio è gratuito e riservato a 60 donne, per le iscrizioni occorre rivolgersi al Coni, in via Monti Cimini, 19.

La seconda – organizzata dall’associazione culturale Crescere insieme, dalla Consigliera di Parità della Provincia e il Gruppo Missioni Asmara – sarà all’insegna di un 8 marzo basato su solidarietà e cultura. Il tutto all’hotel Costiera, in strada SS. Salvatore a Viterbo, dove alle 17,30 partirà il “Caffè letterario”, un incontro con la realtà culturale di Viterbo. E poi alle 20 la cena di solidarietà. Saranno presenti Deborah D’Agostino, presisente dell’associazione Cescere insieme, Daniela Bizzarri, Consigliera Parità della Provincia, ed Elena Ignelzi del Gruppo Asmara. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 0761/313225, 348/7225020 e 333/3767582.

Ufficio stampa Provincia di Viterbo

Viterbo: il 15 arrivano gli alfieri cantastorie della melevisione

28/02/2009
VITERBO: IL 15 ARRIVANO GLI ALFIERI CANTASTORIE DELLA MELEVISIONE

(IRIS) – VITERBO, 28 FEB – Domenica 15 marzo prossimo, al Teatro Unione di Viterbo, sarà una giornata dedicata tutta ai più piccoli. L’assessorato alle Politiche giovanili, infatti, ha organizzato, alle ore 17 circa, uno spettacolo originale, divertente e gratuito (i biglietto d’ingresso si potranno ritirare, sino ad esaurimento posti, presso il botteghino del Teatro Unione, a partire da lunedì 2 marzo prossimo, dalle 15,30 alle 18,30) che metterà in scena la potenza del testo narrativo e dei libri di lettura. Scenderanno sul palcoscenico dell’Unione gli Alfieri cantastorie della Televisione, a mostrare l’importanza educativa della fantasia stessa, della realtà senza il filtro della televisione. Essi si cimenteranno in: indovinelli, canzoni e filastrocche, diventando, per un giorno, Re Quercia, la strega Varana e Milo Cotogno. L’assessore Sabatini ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa: “Un appuntamento con l'allegria e la fantasia, tutto dedicato ai bambini, che, nel consueto spirito della Melevisione, vuole dare insegnamenti ai più piccoli, ma facendoli divertire. Attraverso lo spettacolo, infatti, Milo e la strega Varana faranno comprendere ai bimbi il valore dei libri e della lettura, che sempre più spesso vengono sostituiti con il computer e i videogiochi, mentre costituiscono un valore importante per la crescita e la formazione dei giovanissimi.”

Fonte: Iris Press

Firmato in Prefettura il protocollo tra l'Università della Tuscia e l'Università romena di Cluj-Napoca


Università e cultura: firmato in Prefettura il protocollo tra l'Università della Tuscia e l'Università romena di Cluj-Napoca

Viterbo, 25 febbraio 2009 - Oggi in Prefettura si è svolta la presentazione di un progetto di collegamento tra l'Università della Tuscia e l'Università romena di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria di Cluj- Napoca, con la collaborazione della Fondazione OMNIA di Viterbo ed il sostegno dell'Università LUMSA di Roma.

Presenti, con il Prefetto Giacchetti, l'Ambasciatore di Romania Rusu, il Presidente della Provincia Mazzoli, il Vescovo Chiarinelli, l'Assessore Arena del Comune di Viterbo, il Rettore Pamphil ed il Presidente Marghitas dell'Università di Cluj-Napoca, il Prof. Grego dell'Università della Tuscia, il Presidente La Spesa ed il Vice Presidente De Angelis della Fondazione OMNIA, oltre ad una folta rappresentanza di esponenti della comunità romena della provincia.

Il Prefetto ha sottolineato come l'evento - inserito nel programma di iniziative del Comitato istituito in Prefettura per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell'Unità europea - sia inteso a rafforzare lo stretto legame tra Italia e Romania, due Paesi accomunati da una vicinanza storica e culturale che, in un ambito europeo, devono proporsi di facilitare ogni più intensa forma di integrazione.

Il Presidente ed il Vice Presidente della Fondazione Omnia - nell'illustrare i motivi di solidarietà e cooperazione internazionale che hanno determinato la nascita stessa della Fondazione Omnia - hanno richiamato l'importanza dell'accordo con l'Università romena, centro di alta cultura, facendo inoltre presente che l'iniziativa presentata costituisce l'inizio di un costruttivo processo di integrazione e di scambio culturale.

L'Ambasciatore di Romania Rusu, il Presidente della Provincia Mazzoli, il Vescovo Chiarinelli e l'Assessore Arena, nel manifestare il proprio apprezzamento per l'iniziativa, hanno assicurato la propria disponibilità a sostenere il progetto, proprio per il suo alto valore sociale e culturale.

Particolarmente compiaciuti i Rappresentanti delle due Università, che, nel sottoscrivere la convenzione per l'apertura a Viterbo della sede di un centro universitario e culturale romeno, hanno illustrato la positività dell'interscambio culturale avviato, con particolare attenzione alla promozione dello sviluppo sostenibile nei rispettivi territori, anche grazie al supporto delle nuove tecnologie multimediali di comunicazione e formazione.

Nel corso dell'incontro, durante il quale sono stati proiettati alcuni filmati sulla Città di Cluj-Napoca e sulla sua Università, il Rettore romeno ha consegnato una lettera indirizzata dal Sindaco di quella Città al Sindaco di Viterbo, per un invito ad un prossimo incontro, finalizzato ad un eventuale futuro gemellaggio.

Pubblicato il 26/02/2009

Fonte: Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Viterbo