La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

Bun gasit pe site!

Benvenuto!

venerdì 27 marzo 2009

A Viterbo e Nepi il Progetto "Sottoterre"


25/03/2009
Nella foto: Ferdinando Vaselli

(OnTuscia) – NEPI – (md) L’idea di partenza è una riflessione sul significato della cultura nel Paese dei monumenti, dei luoghi storici, del più grande patrimonio artistico dell’umanità. Forse anche troppi, direbbe qualcuno. Quasi impossibili da tutelare. Un paese pieno di paradossi l’Italia, pieno di luoghi storici e povero di investimenti, ricco di storia e povero di cultura.
Quanto valgono i beni culturali? A cosa servono? Partiamo da questa domanda, diciamo dal grado zero. Poniamola a chi di mestiere ha a che fare con l’arte: Francesco Erbani (giornalista di Repubblica), Michele Trimarchi (economista della cultura), Emanuele Pellegrini (patrimonio sos), Cecilia Canziani (manager arti contemporanee), Alessandro Pintucci (Confederazione italiana archeologi), generale Conforti (ex comandante nucleo carabinieri beni culturali), ma anche, perché no, gente della strada.
Raccontiamolo all’interno di un viaggio dove le tracce del presente si confondono con quelle del passato, nel paesaggio di una zona ai margini della capitale, la Tuscia viterbese, attraversata dagli etruschi, dai romani, dai pellegrini, dai viaggiatori inglesi e tedeschi alla ricerca dell’Etruria romantica, dai militari durante la guerra, dagli immigrati.
Un luogo pieno di risorse, pieno di storia dove però le amministrazioni ma anche i cittadini non hanno saputo e non sono stati capaci di comprendere l'importanza della propria storia, spesso per interessi contingenti e locali oppure per semplice noncuranza. Una vicenda, quella della Tuscia, per certi versi paradigmatica della condizione nazionale. Un'Italia che investe solo lo 0,29 del Pil in cultura, se si pensa che in Francia si investe l'1 per cento ed in Germania addirittura il l'1,35, che preferisce cementificare piuttosto che proteggere e valorizzare.
Un percorso che alterna le strade poco battute della storia con quelle delle interviste e del presente, con la narrazione ma anche con incursioni che non disdegnano l'ironia senza voler per forza dare delle risposte ma cercando di stimolare un dibattito su questi temi, sempre meno presenti nelle agende politiche e negli organi di comunicazione di massa. Il documentario fa parte del progetto Sottoterre che prevede anche uno spettacolo teatrale.
Il progetto vedrà il suo debutto all’interno dell’Università della Tuscia di Viterbo nella facoltà di Beni Culturali nel mese di Aprile accompagnato da un reading musicale.
SABATO 28 MARZO, PALAZZO COMUNALE DI NEPI ORE 18.00

LUNEDI 30 MARZO aula 8 dell'UNIVERSITA DELLA TUSCIA, FACOLTA' DEI BENI CULTURALI ORE 11.00

Associazione culturale 20chiavi
in collaborazione con
associazione Spatrimonio
presenta

SOTTOTERRE
un progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio
e il patrocinio del Comune di Nepi

presentazione del documentario
SOTTOTERRE
Raccontare l'Italia. Raccontare la provincia. Raccontare i Beni Culturali
di Ferdinando Vaselli
Regia di Gianluca Rame
a seguire
Ferdinando Vaselli
e Michele Baronio alla chitarra
presentano il reading sonoro

SOTTOTERRE
L'ITALIA, LA PROVINCIA, I BENI CULTURALI

Fonte: On Tuscia.

Nessun commento:

Posta un commento