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giovedì 5 marzo 2009

Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo


Dott. Francesco Monzillo – Vice Segretario Generale Camera di Commercio di Viterbo

E’ sempre molto d’attualità il dibattito che si sviluppa attorno la presenza degli extracomunitari in Italia anche se è molto forte l’attenzione anche sul fenomeno dei neocomunitari.
I flussi di immigrati, sempre piuttosto cospicui generano, ovviamente, molteplici effetti trasversali all’intera vita sociale ed economica del Paese, con conseguenze importanti e non sempre correttamente valutate dalle Istituzioni. Appare quindi fondamentale inquadrare il fenomeno degli imprenditori extracomunitari, in un contesto più ampio relativo alla presenza regolare di stranieri nel territorio italiano, con la possibilità di apprezzare meglio tutti gli effetti e le conseguenze che ne derivano.
L’Italia sta vivendo negli ultimi anni un trend esponenziale di crescita di stranieri regolari attenuata solo dall’allargamento dei Paesi membri dell’Unione Europea che ha fatto si che molti immigrati non venissero più conteggiate tra gli extracomunitari , in questo senso l’effetto più rilevante è relativo all’anno 2007 con l’ingresso della Bulgaria e soprattutto della Romania che tradizionalmente rappresenta una delle principali Aree di emigrazione verso l’Italia. Alla fine del 2007 su una popolazione totale di 59.619.290 (Statistiche demografiche – ISTAT) la quota percentuale di extracomunitari sul totale è pari al 4,2%, in pieno trend di crescita. Uno dei motivi che inducono più frequentemente un extracomunitario a richiedere il permesso di soggiorno è, oltre a quello familiare, quello lavorativo, sia esso subordinato o autonomo. Questa seconda fattispecie, seppur molto meno rilevante della prima in termini quantitativi, appare fondamentale per quel che attiene l’aspetto sociologico ed economico, e sarà proprio questa che verrà analizzata in seguito.

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Fonte: Tuscia Economica.

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