Rallenterà anche l'Europa
Il Fondo Monetario Internazionale taglierà le previsioni per la crescita mondiale in seguito all'impatto della crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti. Ad anticiparlo è stato il numero uno dell'Fmi Rodrigo de Rato, secondo quanto riferito da Bloomberg. Il primo Paese a soffrire saranno gli Stati Uniti, ha detto, ma ci saranno conseguenze anche in Europa e Giappone.
"E' troppo presto per quantificare" ha detto de Rato "e anche se ad essere più intaccata sarà la crescita degli Usa, "prevediamo conseguenze in Europa e Giappone, ma probabilmente molto più limitate".Il numero uno dell'Fmi ha espresso le sue opinioni al riguardo intervenendo a Lisbona a una conferenza stampa. Ha definito la situazione "seria", aggiungendo che "possiamo aspettarci che in qualche modo abbia un impatto sull'economia mondiale".Alla voce del commissario europeo agli Affari monetari ed economici Joaquin Almunia se ne unisce dunque un'altra altrettanto autorevole, che parla di pericoli che incombono sul mondo intero. La crisi dei mutui sembra dunque aver innescato una spirale davvero negativa per l'economia dell'intero pianeta.
Fonte: Tgfin
lunedì 10 settembre 2007
Mutui, Fmi taglierà stime crescita
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
21:34
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Finanza: crisi mutui aggrava emergenza alloggi sociali
RispondiElimina18/09/2007
Italia, all'ultimo posto in Ue, solo 1 mln di case
La crisi innescata dai mutui subprime rende piu' difficile l'accesso alla casa per le categorie piu' deboli come le giovani coppie e gli immigrati. La percentuale di mutuo (sul valore dell'alloggio da comprare) dall'85% e' scesa al 60%: per chi non ha un patrimonio disponibile e' impossibile ormai comprare una casa. E' quanto rileva 'Scenari immobiliari' spiegando che "l'affitto e' difficile, sia per la scarsa offerta che per gli alti livelli dei canoni richiesti (+60 per cento negli ultimi cinque anni)".
Emerge inoltre "la drammatica carenza di alloggi sociali e di aiuti a chi non riesce a pagare l'affitto. Con meno di un milione di alloggi sociali l'Italia e' agli ultimi posti in Europa (ci segue solo la Spagna). Negli ultimi anni non si e' fatto praticamente nulla, mentre in Francia sono stati costruiti 65mila alloggi sociali l'anno". A fronte di questa situazione il presidente di 'Scenari Immobiliari' Mario Breglia ritiene che sia "urgente, come accade negli altri Paesi europei, un deciso intervento pubblico. Ma anche i privati possono intervenire con fondi immobiliari specializzati".
Quanto alle varie soluzioni suggerite Breglia evidenzia la necessita' di alcune misure: innanzi tutto che Comuni, Stato e Chiesa mettano a disposizione aree a prezzi contenuti, inoltre che vengano costruiti alloggi a basso costo ma ad alto contenuto tecnologico e ridotte spese di gestione. Inoltre, secondo l'osservatorio, sarebbe necessario che le case siano date a chi non puo' comprare al libero mercato ma puo' pagare un canone equo e che dopo un certo numero di anni si possa scegliere di riscattare la casa.
Fonte: Vita.it