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domenica 11 novembre 2007

Comunitari, le espulsioni passano per i CPT

Cittadini comunitari - Le espulsioni passano per i Centri di Permanenza Temporenea
Dopo aver annunciato il superamento della Bossi – Fini, il governo la utilizza anche per i comunitari

Sembra una beffa, ma si tratta invece del risultato di quella che Marco Revelli ha recentemente definito come una “crisi di nervi” dello scenario italiano.Non solo la legge Bossi Fini, come i Centri di Permanenza Temporanea, non sono stati nè superati, nè tantomeno cancellati, ma addirittura il loro utilizzo è stato esteso nei confronti di quanti, cittadini comunitari, vengano colpiti da un provvedimento di espulsione, come previsto dal nuovo Decreto Legge emanato d’urgenza dal Governo.
Sono moltissime infatti le disposizioni che, nel nuovo provvedimento, richiamano la normativa prevista dalla legge in vigore in materia di immigrazione.
Ad oggi, già circa 30 cittadini rumeni sono trattenuti all’interno dei Cpt in attesa di essere espulsi.Il Decreto parla chiaro: "...per i casi in cui i motivi di pubblica sicurezza che hanno determinato l’allontanamento siano caratterizzati dal requisito della imperatività, il questore esegue immediatamente l’allontanamento e si applicano le disposizioni de cui all’art. 13, comma 5 bis D. Lgs. 286/98.
Sembra un vero e proprio corto circuito, un vortice senza uscita nel quale, spettacolarizzazione mediatica, politica, arbitrarietà rispetto alle norme comunitarie, stanno travolgendo gli ultimi stracci della cittadinanza europea.
Da un lato, per circa un anno, si sono susseguiti proclami e annunci rispetto all’abrogazione della legge Bossi Fini e al superamento dei Cpt, dall’altro, oggi, il loro regime viene imposto anche all’interno dello spazio europeo.
Certo, tutto questo, non sembra assolutamente legittimo, proprio con riferimento alle norme che regolano la libera circolazione ed il diritto di soggiorno all’interno degli stati membri dell’UE, ma ciò che più di altra cosa desta preoccupazione è il clima di “guerra contro gli ultimi” che, anche a costo di venir meno agli impegni presi con le istituzioni comunitarie, il Governo italiano sembra aver intrapreso.
Lo scenario che si va delineando ci prospetta il paradosso per il quale, le disposizioni che regolano la possibilità e le modalità di espulsione dei cittadini comunitari sono ancor più restrittive di quelle previste dalla già ferrea ed ingiusta legge Bossi Fini.
Intanto le baraccopoli nelle quale molti hanno trovato l’unica sistemazione possibile per coprire le loro notti con un tetto, anche se di cartone, vengono smantellate a suon di ruspe e interventi speciali. E’ lì, dentro a quelle capanne fatiscenti, che si annida il pericolo?Per l’omicidio, certo efferato, di Giovanna Reggiani, non poteva bastare la Giustizia dei Tribunali Penali, è servito scompaginare i principi cardine su cui si regge il trattato istitutivo dell’UE, ed insieme, ma questo è ben più facile, dare inizio alla “guerra contro gli ultimi”.
Redazione Melting Pot
[ giovedì 8 novembre 2007 ]
Fonte: Melting Pot

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