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domenica 11 novembre 2007

RO: Cacciatori italiani di animali protetti

APPELLO LAC PREMIER ROMENO, TARICEANU, PER FERMARE ACCESSO CACCIATORI ITALIANI E BLOCCARE CORRUZIONE AUTORITA' COMPIACENTI

(PRIMA) MILANO - "Mentre in Italia, a causa di drammatici eventi di cronaca, si è scatenata una campagna razzista nei confronti di un intero popolo, quello romeno, in Romania cacciatori italiani privi di scrupoli stanno facendo stragi di animali protetti con l'aiuto di autorità corrotte". E’ quanto denunciato da Paul Cononov, il governatore della Danube Delta Biosphere Reservation (DDBR) sul pagine del Sunday Herald. "La riserva, che fa parte della rete dell'Unesco, ospita specie in via di estinzione, tra cui aquila di mare, chiurlottello, oca collorosso, pellicano riccio, aquila minore, cormorano pigmeo - ha aggiunto Cononov - Quest'anno, a causa della siccità, la fauna che si riproduce nel Delta ha significativamente spostato in avanti il proprio periodo riproduttivo: ne è derivato che l'amministrazione della riserva, su indicazione dell'Accademia delle Scienze rumena, ha posticipato l'inizio della stagione venatoria dal 15 di settembre al 1 di novembre. La cosa non è piaciuta alle agenzie che gestiscono il turismo venatorio che hanno continuato a far affluire i propri clienti dall'Italia nel Delta anche con la complicità di autorità locali". "Diversi gruppi di cacciatori italiani che hanno beneficiato di permessi illegali hanno fatto vere e proprie stragi sparando a tutto quello che vedevano, massacrando migliaia di oche e anatre nelle zone di Tantanir e Pardina " ha denunciato Cononov, supportato dalla testimonianza di Costel Ifrim, comandante della vigilanza della DDBR. "Se la legge non verrà rispettata siamo intenzionati a chiudere la caccia in tutto il Delta " ha minacciato Cononov. La Lac ha inviato un'appello al Premier romeno Calin Popescu Tariceanu, in queste ore in visita in Italia, affinché vengano bloccata l'attività illegale dei cacciatori italiani. (PRIMA)
09/11/2007
Fonte: Prima Press

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