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lunedì 19 novembre 2007

Bologna, incendio in una baracca, muore bambino di quattro anni


CRONACA
Il rogo all'alba, in una casa fatiscente dove viveva una famiglia romena
Oltre alla piccola vittima, sono gravi due fratellini di sei e nove anni
Bologna, incendio in una baracca, muore bambino di quattro anni
A provocare il rogo sarebbe stato un sovraccarico elettricoproveniente da un cavo interrato e collegato abusivamente
Bologna, incendio in una baraccamuore bambino di quattro anni"

BOLOGNA - Un bambino romeno di quattro anni morto, i genitori feriti, due fratellini di nove e sei anni ricoverati in prognosi riservata. Questo il bilancio di un rogo che ha prima dell'alba ha devastato una casa fatiscente in via del Triumvirato a Borgo Panigale, periferia ovest di Bologna, nei pressi dell'aeroporto Guglielmo Marconi. Omicidio colposo e incendio colposo a carico di ignoti: questi i capi di imputazione con cui la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo sull'accaduto. Cordoglio è stato espresso, fra gli altri, dal presidente del Consiglio, Romano Prodi ("Profondamente addolorato") e dal presidente della Camera Fausto Bertinotti ("Solidarietà e vicinanza").

L'incendio. Le fiamme si sono sviluppate all'interno di una struttura in mattoni, di circa 50 metri quadrati, in cui viveva la famiglia romena. Il bambino che ha perso la vita si chiamava Florin Draghici e dormiva in una delle tre stanze in cui era suddivisa la "casa". Dopo avere tratto in salvo due dei figli, il padre è stato bloccato dal fuoco e non è riuscito a raggiungere la stanza più lontana dall'ingresso. Ha però portato fuori una bombola di gas, scongiurando conseguenze ancora più gravi. Nella stanza dove dormiva la vittima, è stata trovata una delle due stufette elettriche che la famiglia usava per riscaldarsi. Le cause. A provocare l'incendio sarebbe stato un sovraccarico elettrico proveniente da un cavo interrato e collegato abusivamente a un palazzo disabitato, ex proprietà dell'Aeronautica militare. E' quanto è emerso da una prima ricostruzione degli inquirenti. Esclusa quindi l'ipotesi di volontarietà anche perché sul luogo non sono state trovate tracce di materiale infiammabile. Le vittime. Con il piccolo Florin dormivano gli altri due fratelli, di nove e sei anni, entrambi ricoverati all'Ospedale Civile di Padova, con ustioni sul 20-25% del corpo ("Sembrano di secondo grado ma potrebbero peggiorare", spiega Bruno Azzena, direttore del centro grandi ustioni del nosocomio), in prognosi riservata per le prossime 24-48 ore. Il più grave è il fratello di nove anni. In un'altra stanza dormivano invece i genitori, il padre di 27 anni e la madre di 24, già dimessi dall'Ospedale Maggiore di Bologna, dove erano stati ricoverati.

Una famiglia che voleva integrarsi. Il padre lavora saltuariamente come muratore. Si tratta di una famiglia, fa sapere la Questura di Bologna, che non è di etnia rom e che viveva in quella casa in modo stabile e non abusivamente, comunque non di nascosto dalla proprietà. Non una famiglia "ai margini" spiega il vicepresidente del quartiere Borgo Panigale, "volevano integrarsi, il quartiere seguiva i bambini nell'attività scolastica. Noi abbiamo fatto quello che potevamo con le attuali disposizioni, ma non abbiamo potuto verificare le condizioni dell'abitazione perché non possiamo entrare in un'area privata". In Italia dalla scorsa estate, la coppia si era rivolta all'ufficio del quartiere per l'iscrizione dei bambini più grandi a scuola. Poi c'era stato un secondo incontro perché avevano chiesto l'esenzione dalla mensa scolastica, viste le precarie condizioni economiche. (19 novembre 2007)

Fonte: La Repubblica.

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