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lunedì 19 novembre 2007

Le famiglie del Lazio sempre più indebitate

Fra il 2005 e il 2006 il “rosso con le banche” è aumentato del 13 per cento
Le famiglie del Lazio sempre più indebitate
di Fabrizio Filocamo

L'economia familiare è sempre più nelle mani delle banche. Tra il 2005 e il 2006 l'indebitamento delle famiglie del Lazio verso le banche è aumentato del 13% (+9,9% in Italia), portando il debito medio familiare a 20.953 euro (18 mila in Italia), con il valore più alto a Roma (23.642 euro a famiglia), seguita da Viterbo (16.383 euro), Latina (15.010 euro), Rieti (13.127 euro) e Frosinone (10.675 euro). E' quanto denuncia il Rapporto Eures 2007 sullo stato delle Province del Lazio, presentato oggi nella sede della Provincia di Roma a Palazzo Valentini. Nel Lazio la maggior parte degli impieghi è riconducibile ai finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione (59% a fronte del 49,2% nazionale), con una incidenza che risulta più alta a Roma (63,4%), dove incide l'elevato costo delle case, e più contenuta a Latina (42,8%), Viterbo (37,2%), Rieti (36,9%) e Frosinone (33,2%). Negli ultimi anni i finanziamenti per l'acquisto della casa registrano un forte incremento (+98,1% tra il 2002 e il 2006 nel Lazio e +108,4% in Italia), evidenziando la propensione delle famiglie ad investire nelle proprietà immobiliari. La crescita più alta si è registrata a Rieti (+173%), seguita da Viterbo (+148,4%), Latina (+145,8%), Frosinone (+113,5%) e Roma (+93,6%). L'aumento del reddito e il crescente ricorso all'indebitamento spiegano la crescita dei consumi delle famiglie laziali nell'ultimo biennio: +5,5% nel 2005 e +4,1% nel 2006 (+0,7% e 2,7% in Italia), con un aumento più consistente per i consumi non alimentari (+4,2%), e più contenuto negli alimentari (+3,5%). Nel complesso i consumi medi per famiglia salgono nel 2006 a 2.542 euro, risultando di 80 euro superiori a quelli medi nazionali Eppure la corsa dei prezzi frena il mercato immobiliare (-3,8% le compravendite nel 2006). Dopo il positivo andamento del mercato immobiliare laziale tra il 2003 e il 2005, osservato attraverso le statistiche dell'Agenzia del Territorio, infatti, il 2006 registra una flessione delle compravendite del 3,8% (a fronte dell'aumento dell'1,4% in Italia), che passano da 84.679 nel 2005 a 81.443 nel 2006. A livello provinciale il decremento più sostenuto si rileva a Rieti (-10,3%), seguita da Viterbo (-6,6%) e Roma (-4,6%). In controtendenza Latina e Frosinone (rispettivamente +1,6% e +7,2%). Il decremento registrato è riconducibile agli elevati valori raggiunti dal mercato immobiliare, che vede la provincia di Roma attestarsi sui 4.900 euro al mq, con scarti rilevanti su Latina e Viterbo (1.800 euro/mq in media) e su Frosinone e Rieti (1.700). Anche le locazioni hanno raggiunto nella provincia capitolina valori proibitivi per una famiglia media (1.650 euro per un appartamento nuovo di 100 mq in zona semicentrale); mentre più accessibile è il mercato a Viterbo (con un canone medio di 640 euro), Latina, Rieti (entrambe 600 euro) e Frosinone (550 euro). Il raffreddamento del mercato immobiliare registrato nel Lazio sembra coinvolgere anche i provvedimenti esecutivi di sfratto (-5,5% tra il 2004 e il 2005 contro +1,2% in Italia), che hanno riguardato 6.552 famiglie; la flessione più alta si registra a Frosinone (-28%), seguita da Viterbo (-14,7%), Latina (-7,2%) e Roma (-4,9% con la quota più consistente degli sfratti pari a 5.908). In controtendenza la provincia di Rieti nella quale gli sfratti risultano in aumento, passando da 86 nel 2004 a 96 nel 2005 (+11,6%).
Edizione n. 1470 del 17/11/2007
Fonte: Italiasera.

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