La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

Bun gasit pe site!

Benvenuto!

domenica 11 novembre 2007

Via libera all'allargamento dello spazio Schengen


Via libera all'allargamento dello spazio Schengen
Nove nuovi Paesi aboliranno i controlli alle frontiere interne

Forse è solo una coincidenza, ma sicuramente è una coincidenza felice: ieri i ministri della Giustizia e degli Affari interni dell'Ue hanno dato il via libera all'allargamento dell'area Schengen a nove nuovi Paesi membri, otto dei quali dell'Europa orientale. Questa decisione – che avrà effetto dal prossimo dicembre per quanto riguarda i confini terrestri e marittimi e da marzo 2008 per quanto riguarda i confini aerei – ha una valenza simbolica in quanto è stata adottata alla vigilia dell'anniversario della caduta del Muro di Berlino. Proprio il 9 novembre 1989 in molti – i berlinesi dal vivo e gli altri popoli dell'Est incollati davanti ai loro televisori – hanno seguito in diretta la svolta storica che si consumava con il ritorno dell'altra metà dell'Europa – rimasta a lungo dietro la "cortina di ferro" – ai valori della democrazia, dei diritti sociali e civili, della partecipazione.

L'inizio di questo processo di ritorno non è stato facile. Si sono verificati passaggi pacifici e graduali, ma non sono purtroppo mancati fatti drammatici e violenti. Una cosa è certa però: lo stato attuale di stabilità economica e di pace sociale nei Paesi prima considerati satelliti dell'Unione sovietica non sarebbe stato possibile senza il ruolo determinante dei partner occidentali e, in particolare, dell'Ue. Quest'ultima non si è sottratta a questo suo dovere storico e ha avviato l'iter del quinto allargamento che in due tappe – il 1° maggio 2004 e il 1° gennaio 2007 – ha portato nell’Ue 12 nuovi Paesi. Questo allargamento, che per l'Unione è sicuramente stato un importante successo di politica esterna, ha soprattutto rappresentato la realizzazione di un obiettivo storico che i Paesi dell'Europa centrale e orientale hanno sempre perseguito nell’ambito dei loro sforzi di ricongiungimento con la famiglia europea.

Sulla stessa scia, ieri è stato compiuto un ulteriore passo verso la piena integrazione e condivisione dei valori e delle politiche europee. Come da tempo annunciato, i 27 ministri riunitisi a Bruxelles hanno giudicato i nove sufficientemente preparati per aderire all'area di Schengen, che arriverà così a coprire circa 3,6 milioni kmq. Ciò significa che dal 21 dicembre saranno rimossi tutti i controlli alle frontiere interne di terra e di mare. Con l'ingresso di Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria, l'area di Schengen conosce il più cospicuo allargamento della sua storia.

Per formalizzare la decisione presa dal Consiglio occorre il parere del Parlamento europeo. Ma nel frattempo l'entusiasmo sta crescendo in maniera esponenziale. Il cosiddetto "acquis di Schengen" è uno dei tanti risultati positivi dell'integrazione europea, raggiunti negli anni non senza difficoltà. Tutto ebbe inizio nel 1985 nella cittadina lussemburghese di Schengen, dove la Germania, i Paesi del Benelux e la Francia firmarono un accordo che consentisse ai loro cittadini di attraversare i confini dei Paesi aderenti senza dover espletare le pratiche amministrative, spesso superflue e lente. Successivamente, questo accordo costituì il nucleo della Convenzione di Schengen, firmata a sua volta nel 1990.

Oggi, grazie all'integrazione di tale Convenzione avvenuta tramite il Trattato di Amsterdam, l'acquis costituisce un corpus rilevante nel diritto dell'Ue, che si pone il duplice obiettivo, da un lato, di attuare il principio della libera circolazione dei cittadini europei e, dall'altro, di introdurre misure e meccanismi istituzionali per una maggiore sicurezza interna. I suoi elementi cardine sono pertanto: l'abolizione dei controlli interni e la definizione di una frontiera esterna comune; l'armonizzazione delle condizioni per l'attraversamento della frontiera esterna comune; la cooperazione in materia di sorveglianza dei confini e tra le forze dell'ordine dei Paesi partecipanti.

Il più grande vantaggio di questo spazio comune è sicuramente la possibilità di viaggiare senza limiti di alcun genere all'interno dell'area. Una libertà questa che permette ai cittadini dell'Ue di esercitare più facilmente le loro attività professionali, ma anche di divertirsi e di studiare, in Paesi diversi. È chiaro che oltre ai benefici ci sono anche delle responsabilità, che rappresentano un test molto importante per la capacità di azione e il livello di integrazione dei nuovi arrivati. La storia dello spazio Schengen è un’ulteriore testimonianza del fatto che l'Europa si può creare partendo da un numero ristretto di Paesi per poi inglobare un numero sempre maggiore di Stati intenzionati a condividere i suoi risultati concreti ma anche il rispetto delle sue regole.
9 novembre 2007
Fonte: Commissione europea - Rappresentanza in Italia

Nessun commento:

Posta un commento