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venerdì 23 maggio 2008

Munzi porta al Festival la questione romena


Cannes, è il giorno del Che di Soderbergh
CANNES (21 maggio) - Ressa di celebrità sulla Croisette per l'attesa prima mondiale del film di Steven Soderbergh, tutto in spagnolo, dedicato alla vita di Ernesto Che Guevara. In sala anchne Maradona, con le figlie Dalma e Giannina, il regista serbo Emir Kusturica, l'ex pugile Mike Tyson, e la modella Naomi Campbell. La giuria del festival sarà presente al completo a partire dal suo presidente Sean Penn. In sala ovviamente il protagonista Benicio Del Toro. Di fronte al Palazzo del Cinema è intanto apparso un grande striscione con la più celebre immagine di Guevara.
Munzi. Il problema della convivenza a volte difficile tra italiani e romeni arriva anche a Cannes in un film che, parola del regista Francesco Munzi, «non è nato politico ma lo sta diventando perché molti fatti di cronaca hanno sollevato la questione romena proprio mentre lo stavamo girando». Nella giornata che la kermesse cinematografica francese dedica all'America Latina Festival, nella Quinzaine Des Realizateur è stato presentato Il resto della notte di Francesco Munzi, l'unico film italiano di questa sezione.
La trama. La pellicola, che in Italia uscirà l'11 giugno distribuita da 01, racconta il disagio della convivenza tra culture diverse, la diffidenza razziale che scuote l'Italia di oggi, la convivenza a volte problematica tra i due popoli. «Il resto della notte è un viaggio attraverso il Paese e le sue classi sociali, la borghesia, il proletariato e i romeni - spiega Munzi - Forse ultimamente si sono alzati troppo i toni sull'immigrazione e questa è solo demagogia. Gli immigrati sono una risorsa enorme e necessaria e ci vorrebbe un sistema legislativo più giusto per loro. Un esempio su tutti, - prosegue il regista - non è possibile pensare che devono entrare nel Paese già con un lavoro». Nel film due romeni e un italiano rapinano una villa del Nord Est e alla fine si scoprirà che la mite cameriera romena Maria si è macchiata di quel furto di cui l'avevano accusata. Quel furto, però, spiega il regista, «è solo un crimine innocente, ruba ma solo perchè le piacciono quegli orecchini».
In Il resto della notte Sandra Ceccarelli è Silvana Boarin, moglie di un industriale di provincia che si convince che Maria, giovane cameriera rumena, abbia rubato due orecchini. La ragazza è subito licenziata contro il volere del marito e della figlia di Silvana che con Maria aveva istaurato un buon rapporto. La giovane romena è costretta a tornare nella squallida abitazione dell’ex fidanzato Ionut, da poco uscito di galera, e di suo fratello Victor. Ionut a sua volta frequenta Marco Rancalli, giovane cocainomane con piccoli precedenti. La disperazione porterà i tre (Ionut, Victor e Marco) ad architettare una rapina, proprio nella villa dei Boarin.
I protagonisti. Personaggio principale di Il resto della notte è Laura Vasiliu, attrice di origine romena protagonista di 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni, palma d'oro a Cannes l'anno scorso. Nel film di Munzi Laura interpreta Maria, la donna di servizio proveniente dalla Romania accusata di aver rubato degli orecchini. «Quando Munzi mi ha chiamato e mi ha parlato del personaggio - ha raccontato l'attrice - mi sono detta: ma è un personaggio senza moralità. Dovevo rubare. E io non voglio fare la romena cattiva». Proprio per una «romena cattiva» l'attrice è stata scambiata durante le riprese del film. Nell'autunno del 2007 durante le riprese a Torino Laura era stata scambiata dai Carabinieri per una trafficante di minori con lo stesso nome. I militari, che avevano una fotografia della ricercata, arrivarono di notte nell'albergo dove l'attrice alloggiava e si fecero accompagnare nella sua stanza per arrestarla. Ricordando questa vicenda, l'attrice ha detto: «E' stato solo un incidente, mi hanno scambiata per un'altra persona. Gli italiani sono meravigliosi, non capisco proprio questo problema con noi romeni». Oltre a Laura Vasiliu e a Sandra Ceccarelli, nel cast di Il resto della vita ci sono anche Valentina Cervi, Aurélien Recoing e Victor Cosma.
Il regista. Già in Saimir, il suo precedente lavoro, Munzi aveva descritto l’universo di un giovane immigrato albanese. «Non ho mai pensato di stigmatizzare i miei rumeni attraverso il furto della collana da parte del personaggio della Vasiliu - ha spiegato a proposito delle scelte operate nel film - e infatti all'inizio il furto non era nella sceneggiatura, l'ho inserito dopo per ragioni drammaturgiche. Ma per il modo in cui è descritta la sua azione - ha aggiunto - non mi sento di averla rappresentata come una criminale. Ogni personaggio ha la sua rotondità, è sfumato e questo è ciò che tengo a precisare di più:non ci sono nè edulcorazioni nè condanne». Spielberg e Sarkozy.
Il regista americano Steven Spielberg ha ricevuto all'Eliseo dal presidente Nicolas Sarkozy le insegne di Ufficiale della Legione d' Onore, la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica francese. Dopo il trionfo di critica e pubblico per il suo Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, presentato domenica scorsa a Cannes fuori concorso, il regista è volato a Parigi dove ha avuto un incontro privato con il presidente Sarkozy. «Questo riconoscimento - ha spiegato l'Eliseo in un comunicato - è stato conferito per l'insieme delle opere realizzate dal regista e per il suo impegno al servizio di grandi cause come la memoria della Shoah e il conflitto nel Darfour».
Fonte: Il Messaggero.

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