La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

Bun gasit pe site!

Benvenuto!

martedì 20 maggio 2008

Alina, rumena, da coma a maternita’ grazie a solidarieta’


(AGI) - Napoli, 15 mag. - Quella di Alina e’ una storia di sacrificio di se’ per la maternita’ e di solidarieta’ verso gli immigrati nel casertano. Alina P. ha 25 anni quando, nel settembre 2007, in un incidente in moto sulla domiziana perde il compagno italiano ed entra in coma. Subisce due Tac, esame potensialmente teratogeno, prima all’ospedale di Aversa e poi alla clinica Pineta Mare dove e’ trasferita per le sue gravi condizioni, e poi ancora una pesante operazione di craniotomia d’urgenza per ridurre un ematoma epidurale e subdurale per decomprimere il cervello, con la conseguente anestesia e cure farmacologiche. Solo dopo il suo risveglio dal coma si scopre che e’ incinta. I medici non le nascondono la possibilita’ di problemi per il feto dovuti alle cure gia’ subite, e la necessita’ inoltre di nuove operazioni e terapie per la frattura di tibia e perone destro e della spalla destra. Alina sceglie di affrontare solo quelle cure e quegli esami che non compromettono la vita del suo bambino. E a quel punto scatta la solidarieta’ del personale della clinica. Per tre mesi la giovane rumena, rimasta senza sostegno perche’ la famiglia italiana del compagno non l’accoglie, viene ‘ospitata’ nel reparto di Ostetricia e ginecologia perche’ deve stare a letto, immobile. Lei non prende nemmeno gli antidolorifici necessari e non si fa ’sistemare’ le fratture scomposte, che iniziano a calcificare in maniera erronea; solo alla fine del trimestre gli ortopedici possono ridurre la frattura della gamba. Due giorni fa Alina ha avuto un figlio, 3 chili e 120 grammi di peso, in buona salute, come la madre, che ha potuto avere un parto naturale indolore seguito dallo stesso anestesista che l’aveva avuta come paziente in neurochirurgia. Una piccola storia, questa, ma importante in un momento in cui i rom e i rumeni sono al centro di una ‘caccia all’uomo’ nel napoletano e nel casertano. (AGI)
Fonte: Donne Oggi.

Nessun commento:

Posta un commento