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venerdì 1 febbraio 2008

Viterbo, 37enne uccisa a colpi di pistola: fermato il convivente di 54 anni


CAPODIMONTE (31 gennaio) - Una romena di 37 anni, Daniela Nicoleta Hatmanu, è stata uccisa nella notte a Capodimonte, in provincia di Viterbo. Sospettato dell'omicidio un uomo di 54 anni, ora in stato di fermo. L'uomo avrebbe ucciso per gelosia. Il delitto è avvenuto nell'appartamento in cui la coppia conviveva a Capodimonte, in provincia di Viterbo. L'uomo, Settimio Melaragni, è stato fermato dai carabinieri di Capodimonte, mentre il corpo della donna è stato trasportato all'obitorio del paese per essere sottoposto all'autopsia. Questa notte, intorno all'una e trenta, l'uomo - un noto agente immobiliare della zona - avrebbe fatto fuoco due o tre volte con una calibro 9 e 21 uccidendo la donna. Poi l'uomo ha chiamato il suo avvocato e ha atteso i carabinieri nella sua villetta trifamiliare in località Pratino. Fin dal primo momento, gli investigatori hanno ipotizzato che il movente del delitto fosse passionale. L'uomo, dopo aver preso la giovane romena all'aeroporto di Fiumicino, dove era sbarcata dalla Sicilia, e aver cenato con lei, l'ha condotta nella sua abitazione e le avrebbe proposto di vivere con lui o comunque di trasferirsi a Capodimonte. In cambio, l'avrebbe assunta in una delle due agenzie immobiliari di cui è titolare. Lei avrebbe rifiutato. Melaragni avrebbe perso la testa e le avrebbe sparato. Lui, però, ha negato di aver ucciso volontariamente la donna sostenendo di aver sparato perché aveva sentito dei rumori provenire dalla stanza attigua alla camera da letto e di aver temuto che fossero entrati in casa dei ladri. Avrebbe anche sostenuto di non essersi accorto che la donna si era alzata dal letto per bere o per recarsi al bagno. Nel corso del pomeriggio, l'uomo, in manette, è stato condotto nella sua abitazione per un sopralluogo al quale ha preso parte anche il pm Laura Centofanti. Poi è stato interrogato di nuovo fino a sera nella caserma dei carabinieri. Secondo indiscrezioni avrebbe continuato a sostenere di aver sparato ritenendo che gli fossero entrati dei ladri in casa. Infine è stato rinchiuso nel carcere di Viterbo sotto l'accusa di omicidio volontario.
Fonte: Il Messaggero.

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