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giovedì 14 febbraio 2008

Allontanamento dei comunitari: via libera dalla Camera al Governo sul pacchetto sicurezza


13 febbraio 2008

Rilasciato il parere favorevole, con una serie di condizioni, allo schema di decreto legislativo che modificherà il decreto legislativo 30/2007.
La Commissione Affari costituzionali della Camera ha concluso ieri l'esame dello schema di decreto legislativo recante "Modifiche al decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, di attuazione della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri".
Ora il Governo potrà licenziare definitivamente il decreto correttivo che conterrà anche le disposizioni attualmente previste dal decreto legge n. 249 del 29 dicembre 2007 (ad esclusione delle norme sul trasferimento della competenze dal giudice di pace al tribunale ordinario relative ai cittadini extracomunitari) che a questo punto sarà lasciato decadere. Con questo parere si avvia a conclusione il complesso iter di riadeguamento della normativa sull’ingresso, soggiorno ed allontanamento dei cittadini europei e dei loro familiari, iniziato con il decreto legge del 1 novembre 2007, n. 181, emanato dopo l’omicidio della Sig.ra Reggiani a Roma, poi lasciato decadere dal Governo, e poi ancora riproposto con il decreto legge n. 249.
Tra le condizioni indicate dalla Commissione: l’esigenza di non richiedere ai cittadini europei di dimostrare la liceità delle fonti di reddito in quanto condizione non prevista dalla direttiva europea; la previsione che la misura dell'allontanamento immediato con divieto di reingresso decorra dal momento dell'allontanamento del soggetto interessato; che i motivi imperativi di pubblica sicurezza (presupposto per consentire l’allontanamento immediato) sussistano quando la persona da allontanare abbia tenuto comportamenti che costituiscono una minaccia concreta, effettiva e grave ai diritti fondamentali della persona ovvero all'incolumità pubblica, rendendo urgente l'allontanamento perché la sua ulteriore permanenza nel territorio nazionale è incompatibile con la civile e sicura convivenza; che i provvedimenti di allontanamento sono adottati nel rispetto del principio di proporzionalità e non possono essere motivati da ragioni di ordine economico, né da ragioni estranee ai comportamenti individuali dell'interessato che rappresentino una minaccia concreta e attuale all'ordine pubblico e alla pubblica sicurezza; che, nell'adottare i provvedimenti di allontanamento si tenga conto anche dello stato di salute dell'interessato; che, ai fini dell'adozione del provvedimento di allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza, si tenga conto anche di eventuali condanne, pronunciate da un giudice italiano o straniero, per uno o più delitti non colposi, consumati o tentati, contro la vita o l'incolumità della persona, o per altri gravi delitti; che si escluda che il trattenimento del soggetto da allontanare abbia luogo presso un centro di permanenza temporanea.(R.M.)
Fonte: Immigrazione Oggi.

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