ROMA (21 febbraio) - L'azione congiunta di polizia italiana e romena, unite dall'accordo Ita.Ro, ha portato, in poco più di un anno, all'arresto di 1.100 i cittadini romeni, per coinvolgimento in attività illecite nel nostro Paese e più di 2.000 i denunciati, tra cui numerosi appartenenti alle più pericolose organizzazioni criminali dedite al traffico di minori, allo sfruttamento della prostituzione ed ai reati predatori.
Operazioni importanti sono state compiute anche per quanto riguarda l'arresto di criminali italiani in territorio romeno, come quello avvenuto un paio di giorni fa che ha coinvolto il latitante siciliano Vincenzo Spoto, ricercato in campo internazionale per associazione a delinquere di stampo mafioso e membro di spicco della cosca di Casteltermini. Questi sono alcuni dei dati emersi dall'incontro avvenuto oggi a Bucarest, fra il capo della polizia italiana, il prefetto Antonio Manganelli, il ministro dell'Interno romeno Cristian David ed il Capo della polizia romena, Gheorghe Popa.
Tra le iniziative avviate dalla task force, particolare rilievo ha assunto anche l'attività svolta dai funzionari della polizia di frontiera romena che sono stati distaccati presso i valichi di frontiera e gli aeroporti italiani con il compito di contribuire all'attività di controllo nell'ambito della fascia confinaria di interesse ed ai successivi approfondimenti investigativi. L'attività congiunta ha consentito l'identificazione ed il respingimento di numerosi stranieri, soprattutto moldavi, in possesso di documenti falsi o contraffatti rumeni, e di intercettare diversi cittadini rumeni coinvolti in traffici illeciti o in attività di sfruttamento della prostituzione in Italia.
Fonte: Il Messaggero.
sabato 23 febbraio 2008
1.100 romeni arrestati in un anno
Pubblicato da Catalina Sava alle 14:46
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