14/02/2008
Finanzieranno progetti di accoglienza e integrazione promossi da associazioni ed enti locali. Domande entro il 27 marzo.
Ogni giorno donne e uomini stranieri sfuggono a trafficanti e sfruttatori e provano a rifarsi una vita in Italia grazie a progetti di assistenza e integrazione promossi da associazioni ed enti locali. Per finanziare interventi di questo tipo, il dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio ha messo in palio 4.400.000 euro.
Il bando è stato pubblicato lunedì in Gazzetta ufficiale e definisce i requisiti minimi dei progetti, che dovranno durare un anno. Dopo una prima fase di contatto, alle vittime della tratta andrà garantita l'accoglienza abitativa e il supporto necessario ad ottenere il permesso di soggiorno previsto dall'articolo 18 del Testo Unico sull'immigrazione. Si passerà quindi all'inserimento socio-lavorativo, anche grazie a corsi di formazione e quindi a borse lavoro e tirocini.
I destinatari dei progetti devono essere cittadini extracomunitari o di stati membri dell'Ue, mentre tra i promotori possono esserci Regioni, Enti locali o privati convenzionati. Il dipartimento pari opportunità coprirà il 70% delle spese, il 30% sarà a carico degli enti locali, ma sono previsti dei massimali per i finanziamento che variano a seconda della copertura territoriale dei progetti.
Le domande vanno presentate entro il 27 marzo al Dipartimento per i Diritti e Pari Opportunità, Segreteria tecnica della Commissione interministeriale, Largo Chigi 19, Roma.
Fonte: Vita.
Finanzieranno progetti di accoglienza e integrazione promossi da associazioni ed enti locali. Domande entro il 27 marzo.
Ogni giorno donne e uomini stranieri sfuggono a trafficanti e sfruttatori e provano a rifarsi una vita in Italia grazie a progetti di assistenza e integrazione promossi da associazioni ed enti locali. Per finanziare interventi di questo tipo, il dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio ha messo in palio 4.400.000 euro.
Il bando è stato pubblicato lunedì in Gazzetta ufficiale e definisce i requisiti minimi dei progetti, che dovranno durare un anno. Dopo una prima fase di contatto, alle vittime della tratta andrà garantita l'accoglienza abitativa e il supporto necessario ad ottenere il permesso di soggiorno previsto dall'articolo 18 del Testo Unico sull'immigrazione. Si passerà quindi all'inserimento socio-lavorativo, anche grazie a corsi di formazione e quindi a borse lavoro e tirocini.
I destinatari dei progetti devono essere cittadini extracomunitari o di stati membri dell'Ue, mentre tra i promotori possono esserci Regioni, Enti locali o privati convenzionati. Il dipartimento pari opportunità coprirà il 70% delle spese, il 30% sarà a carico degli enti locali, ma sono previsti dei massimali per i finanziamento che variano a seconda della copertura territoriale dei progetti.
Le domande vanno presentate entro il 27 marzo al Dipartimento per i Diritti e Pari Opportunità, Segreteria tecnica della Commissione interministeriale, Largo Chigi 19, Roma.
Fonte: Vita.
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