BUCAREST, 29 GENNAIO 2008
La partenza dei romeni per a lavorare all'estero provoca rotture nei rapporti con i propri figli. Lo rileva uno studio sugli effetti dell'emigrazione realizzato dalla Fondazione Soros, reso pubblico oggi a Bucarest. Stando alla ricerca, la partenza di uno dei genitori, soprattutto la madre, oltre alla rottura del legame con il bambino, danneggia anche la relazione di coppia e peggiora le crisi gia' esistenti, portando spesso a divorzi. ''Oltre all'opportunita' di guadagnare di piu', le donne romene vanno all' estero anche per sfuggire ai conflitti col marito'', rileva lo studio. In simili situazioni il bambino, privo dell'affetto materno, corre il rischio di abusi da parte del padre, il cui comportamento sbagliato determina spesso la partenza della madre. Per i bambini, la partenza dei genitori ha anche effetti psicologici o comportamentali. Lo studio Soros rileva che i bambini rimasti soli a casa diventano meno comunicativi e si isolano dai coetanei. I traumi emotivi si manifestano in modo diverso, in base all'eta' e alla personalita'. Piangono, si ammalano, e cercano l'affetto di altre persone, come gli insegnanti a scuola. Un altro effetto della partenza dei genitori e' il rischio dello sfruttamenoto lavorativo o sessuale da parte delle persone che li seguono in assenza dei genitori. Dei 710 minorenni con genitori emigrati intervistati dalla Fondazione Soros, 210 (il 29,6%) hanno sia la madre che il padre all'estero, mentre gli altri sono rimasti senza solo uno dei genitori. Un altro studio Soros divulgato lo scorso ottobre indicava che lavorano all'estero i genitori di 170.000 minori,il doppio dei dati ufficiali. Circa 12.000 bambini tra 10 e 14 anni vivono almeno due anni senza entrambi i genitori.
Fonte: Ansa
mercoledì 30 gennaio 2008
Emigrazione: Romania : Provoca rotture genitori - figli
Pubblicato da Remus alle 10:59
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Shrouds have no pockets
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