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sabato 12 gennaio 2008

Molotov contro il rifugio dei romeni, interrogazione al ministro Amato

Solidarietà da parte delle associazioni di Aprilia
Molotov contro il rifugio dei romeni, interrogazione al ministro Amato
Letizia Floreno
APRILIA
I carabinieri di Aprilia proseguono le indagini sull'attentato incendiario di due notti fa all'ex Enotria, sulla via Nettunense, contro una comunità di cittadini romeni. Un gruppo di malviventi, a quanto pare italiani e giovanissimi, hanno lanciato contro i muri dell'ex fabbrica e contro alcune auto in sosta, in uso dagli stranieri che vivono nell'alloggio di fortuna, delle bottiglie incendiarie, causando delle forti esplosioni.

Le vetture sono state danneggiate dalla banda anche con delle mazze di legno, alcune delle quali sono state rinvenute, abbandonate a terra, dagli inquirenti. I carabinieri di Aprilia, in questi giorni al comando del Tenente Alfredo Cangiano, hanno rinvenuto e sequestrato davanti al piazzale della fabbrica, sulla via Nettunense, anche altre bottiglie incendiarie, che ora verranno analizzate dal reparto scientifico dell'Arma. Al momento i militari non escludono che l'episodio sia scaturito da un presunto torto subito e, quindi, riconducibile alla criminalità comune. Più remota, invece, l'ipotesi che ad agire sia stato un movimento politico. Ma in città c'è già chi parla di «intolleranza contro i cittadini stranieri». L'allarme viene lanciato dall'associazione Senza Confine. «L'episodio avvenuto l'altra sera, testimonia che anche nella nostra città cresce in modo preoccupante il clima di intolleranza verso gli stranieri - spiega l'associazione - Per questo, intendiamo continuare a impegnarci per creare nuove occasioni di conoscenza e condivisione». Nelle scorse ore si era mosso anche il partito di Rifondazione Comunista. Attraverso i parlamentari Elettra Deiana, Mercedes Frias ed Antonello Falomi, è giunta al Ministro degli Interni un'interrogazione dove si chiede quali misure si intendano mettere in campo per garantire più sicurezza. «L'intera cittadinanza deve palesare il proprio sdegno per una manifestazione d'intolleranza che non trova radici nella storia di questa città» afferma l'associazione Aprilia Sotto la Lente che denuncia: «In città, non c'è traccia di progetti di integrazione degli immigrati e non esistono strutture di accoglienza». Il presidente uscente della Consulta della Cultura del Comune, Gianfranco Iencinella, lancia invece una proposta: «Trasformare l'ex Enotria in luogo della città dove iniziare una nuova pratica di integrazione sociale e culturale ancora pressoché sconosciuta, una sorta di cittadella della solidarietà».
10/01/2008
Fonte: Il Tempo.

Spedizione punitiva
E' accaduto lunedì notte intorno alle ore 22.30 all'Ex Enotria, sulla via Nettunense
Quattro molotov contro il «rifugio» dei romeni
Letizia Floreno
APRILIA «Spedizione punitiva» all'ex Enotria sulla via Nettunense, ad Aprilia. Lunedì sera, attorno alle ore 22:30, un gruppo di persone (almeno una decina secondo la testimonianza degli automobilisti di passaggio) ha lanciato contro un muro della fabbrica dismessa, e che ospita all'interno ancora una ventina di cittadini romeni senzatetto, quattro bottiglie molotov.

Nell'impatto, i contenitori di vetro pieni di liquido infiammabile, hanno generato delle forti esplosioni. Il gruppo di teppistelli, armato di bastoni di legno, ha però pensato bene di mandare in frantumi anche i vetri di alcune automobili che erano parcheggiate davanti all'Enotria, in uso ai cittadini rumeni ospiti nella fabbrica. Sono almeno quattro le vetture danneggiate, due in maniera grave a causa dell'esplosione di un'altra bottiglia molotov, che ha generato un incendio. Il muro preso di mira, a quanto pare, è quello comunicante con i locali dove da tempo alloggiano alcune famiglie romene (una ventina di persone in tutto), tra cui donne e bambini. L'altro ieri sera, pochi minuti dopo l'accaduto, sul posto è arrivata una squadra dei Vigili del Fuoco di Aprilia ed una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che si trovava in zona per i soliti controlli notturni. A loro è toccato raccogliere la denuncia degli stranieri finiti nel mirino dei vandali. Quello avvenuto lunedì sera è stato di sicuro un gesto di intolleranza e l'intento era quello di intimidire. Ma ciò che è certo è che la potenza delle molotov, lanciate contro il muro, non avrebbe potuto danneggiare la struttura e mettere, quindi, in pericolo le persone che vi erano all'interno. Ai militari spetta, ora, il compito di identificare gli autori di quella che in apparenza potrebbe essere semplicemente una bravata. Visti i recenti episodi di cronaca, però, non è da escludere che l'avvertimento potesse essere indirizzato proprio alla piccola comunità romena che ormai da tempo vive ai margini della Nettunense. Secondo alcuni testimoni, ad agire sarebbe stato un gruppo di ragazzi italiani. In mano agli inquirenti, a quanto pare, ci sarebbe anche un numero di targa parziale di una delle auto usate per la fuga. Alcuni sarebbero scappati anche a piedi, rifugiandosi all'interno del vicino parco dei Mille. Ma al momento, nessuno è stato identificato.
09/01/2008
Fonte: Il Tempo.

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