L'inaugurazione stamattina alla presenza delle massime autorità
Napolitano: ''Iniziativa di evidente significato''. Il ministro della Salute: ''Un pezzo di Servizio sanitario nazionale che va incontro ai più emarginati''. Il ministro Ferrero: ''Un segno dell'impegno dell'Italia nelle politiche di integrazione vera''. L'Inpm si occuperà anche di ricerca e formazione professionale. Oltre a Roma, atre due sedi sono previste in Puglia e in Sicilia. Guarda il video
Roma, 9 gen. - (Adnkronos/Ign) - Nasce oggi, presso il San Gallicano di Roma, il primo Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inpm).
''Un'iniziativa dall'evidente significato e valore'' che arrichisce ''la nostra politica nazionale e internazionale di uno strumento importante'', ha sottlineato alla cerimonia d'inaugurazione il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ''Integrare gli immigrati nella nostra società e lottare contro la povertà, in Italia e nel mondo'', ha evidenziato il capo dello Stato, devono essere le indicazioni da seguire per una politica per l'immigrazione.
''Un pezzo di Servizio sanitario nazionale che va incontro a chi non ce la fa e che attiva politiche specifiche nei confronti di chi è più emarginato'' è stato il commento del ministro della Salute Livia Turco. Un progetto, ha precisato, che ''riguarderà tutta l'Italia, anche se parte dal San Gallicano'' e che avrà altre due sedi ''strategiche'' in Puglia e Sicilia, ''perché sono le zone dove si registra il maggiore afflusso di immigrati''.
''L'Inpm - ha sottolineato il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero - ha un grande valore simbolico perché segnala l'impegno dell'Italia nelle politiche di integrazione vera, in cui il tema della salute rientra a pieno titolo e riguarda tutti. Ma - aggiunge - ha anche un valore pratico, perché le politiche di integrazione non sono solo chiacchiere, ma devono concretizzarsi nel rendere tutti coloro che si trovano in Italia cittadini''.
Soddisfatto anche il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per il quale oggi nasce ''un fiore all'occhiello del nostro Paese'', un grande esempio di ''cooperazione, attorno a un progetto di grande valore, non solo sanitario ma anche umanitario''.
L'Inpm, frutto dell'intesa (datata 7 settembre 2006) tra il ministero della Salute e le Regioni Puglia, Lazio e Sicilia, si occuperà di assistere la popolazione immigrata e quella in difficoltà economiche. Ma non solo. L'Istituto infatti svolgerà, d'intesa con la programmazione nazionale e regionale, attività di ricerca per la promozione della salute, elaborerà e attuerà programmi di formazione professionale e di educazione e comunicazione sanitaria, e ancora, in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della Sanità, sosterrà la ricerca e il trattamento delle malattie della povertà nei Paesi in via di sviluppo.
E se nel Lazio ci sarà la sede centrale del network, in Sicilia e Puglia verranno attivate strutture sanitarie poli-specialistiche, con staff multidisciplinari di mediatori linguistico-culturali formati ad hoc per l'accoglienza e la facilitazione dell'accesso ai servizi dei sistemi sanitari regionali. Il centro Inmp siciliano sarà attivato presso l'Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio di Agrigento e un progetto pilota verrà realizzato nel Poliambulatorio di Lampedusa.
Fonte: Adnkronos Ign
Napolitano: ''Iniziativa di evidente significato''. Il ministro della Salute: ''Un pezzo di Servizio sanitario nazionale che va incontro ai più emarginati''. Il ministro Ferrero: ''Un segno dell'impegno dell'Italia nelle politiche di integrazione vera''. L'Inpm si occuperà anche di ricerca e formazione professionale. Oltre a Roma, atre due sedi sono previste in Puglia e in Sicilia. Guarda il video
Roma, 9 gen. - (Adnkronos/Ign) - Nasce oggi, presso il San Gallicano di Roma, il primo Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inpm).
''Un'iniziativa dall'evidente significato e valore'' che arrichisce ''la nostra politica nazionale e internazionale di uno strumento importante'', ha sottlineato alla cerimonia d'inaugurazione il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ''Integrare gli immigrati nella nostra società e lottare contro la povertà, in Italia e nel mondo'', ha evidenziato il capo dello Stato, devono essere le indicazioni da seguire per una politica per l'immigrazione.
''Un pezzo di Servizio sanitario nazionale che va incontro a chi non ce la fa e che attiva politiche specifiche nei confronti di chi è più emarginato'' è stato il commento del ministro della Salute Livia Turco. Un progetto, ha precisato, che ''riguarderà tutta l'Italia, anche se parte dal San Gallicano'' e che avrà altre due sedi ''strategiche'' in Puglia e Sicilia, ''perché sono le zone dove si registra il maggiore afflusso di immigrati''.
''L'Inpm - ha sottolineato il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero - ha un grande valore simbolico perché segnala l'impegno dell'Italia nelle politiche di integrazione vera, in cui il tema della salute rientra a pieno titolo e riguarda tutti. Ma - aggiunge - ha anche un valore pratico, perché le politiche di integrazione non sono solo chiacchiere, ma devono concretizzarsi nel rendere tutti coloro che si trovano in Italia cittadini''.
Soddisfatto anche il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per il quale oggi nasce ''un fiore all'occhiello del nostro Paese'', un grande esempio di ''cooperazione, attorno a un progetto di grande valore, non solo sanitario ma anche umanitario''.
L'Inpm, frutto dell'intesa (datata 7 settembre 2006) tra il ministero della Salute e le Regioni Puglia, Lazio e Sicilia, si occuperà di assistere la popolazione immigrata e quella in difficoltà economiche. Ma non solo. L'Istituto infatti svolgerà, d'intesa con la programmazione nazionale e regionale, attività di ricerca per la promozione della salute, elaborerà e attuerà programmi di formazione professionale e di educazione e comunicazione sanitaria, e ancora, in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della Sanità, sosterrà la ricerca e il trattamento delle malattie della povertà nei Paesi in via di sviluppo.
E se nel Lazio ci sarà la sede centrale del network, in Sicilia e Puglia verranno attivate strutture sanitarie poli-specialistiche, con staff multidisciplinari di mediatori linguistico-culturali formati ad hoc per l'accoglienza e la facilitazione dell'accesso ai servizi dei sistemi sanitari regionali. Il centro Inmp siciliano sarà attivato presso l'Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio di Agrigento e un progetto pilota verrà realizzato nel Poliambulatorio di Lampedusa.
Fonte: Adnkronos Ign
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