Calciomercato
27/12/2007
La Roma progetta in grande. Il mercato che verrà, da intendersi quello di giugno, negli auspici della società giallorossa, dovrà essere fatto di nomi importanti, ovvero giocatori in grado di dare solidità, qualità, prestigio, immagine. Da parte della dirigenza c’è la volontà, sempre che si raggiungano gli stessi obiettivi della passata stagione (a partire dalla qualificazione diretta alla prossima Champions), di pianificare un mercato di duetre acquisti di primissima scelta. Il numero, due o tre, dipenderà molto da cosa succederà per Alessandro Amantino Mancini. Se il brasiliano non prolungherà il contratto che ha in scadenza nel giugno del 2009, allora saranno tre. E per il dopo Mancini, a Trigoria non si pensa solo a Totò Di Natale, giocatore graditissimo a Luciano Spalletti.
ROMENO - C’è un nome, infatti, che a Trigoria piace ancora più dell’azzurro. E’ quello di Adrian Mutu, ventinove anni il prossimo otto gennaio, considerato, giustamente, l’esterno offensivo migliore per il modulo spallettiano, giocatore di qualità indiscutibili, un campione vero, tecnica, gol, ma anche una naturale predisposizione a quel lavoro di copertura che Spalletti richiede ai suoi esterni offensivi. In più Mutu è ormai un leader (Fiorentina e Romania che affronteremo ai prossimi Europei), un ragazzo che si è messo alle spalle le esuberanze giovanili, uno in grado anche di fare la prima punta, in grado di garantire anche fisicità e personalità. La Roma sa benissimo che strapparlo alla Fiorentina è impresa proibitiva o quasi, anche se è pronta a mettere sul piatto della bilancia, l’intero cash, tra i diciotto e i venti milioni, che potrebbe arrivare per la cessione di Mancini. Ma potrà sembrare strano, la questione da risolvere è solo in minima parte economica. Il vero nodo è capire se Mutu, legato alla Fiorentina da un contratto in scadenza nel giugno 2011 per un ingaggio di poco più di un milione e mezzo di euro, continui ad essere intenzionato a voler «vincere con la Fiorentina e con Prandelli», al di là degli investimenti della società per nuovi acquisti e per il suo ingaggio.
FUTURO - L’attaccante romeno nel recente passato ha dimostrato una fedeltà assoluta nei confronti della società viola. Ha lasciato da parte quelle scelte di vita che nascondevano solo profitti economici, al punto che l’estate scorsa non ha avuto nessuna difficoltà a respingere al mittente un’offerta del Barcellona da oltre due milioni e mezzo netti a stagione (la stessa più o meno che la società giallorossa sarebbe pronta a fare all’attaccante romeno), cioè oltre un milione in più all’anno. La Roma, peraltro, non ha nessuna intenzione di irritare la Fiorentina, ma nel caso dovessero arrivare segnali diversi da Firenze, allora sarebbe pronta ad intervenire. Per questa ragione a Trigoria stanno seguendo con grande attenzione quello che succede alla Fiorentina. E, per esempio, non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni del giocatore che ha chiesto nuovi investimenti ai Della Valle per puntare a vincere, ma anche quello che è accaduto nell’ultima giornata di campionato quando il romeno, dopo la rete del due a uno, ha zittito il pubblico viola che in precedenza aveva fischiato la squadra. Troppo poco, sia chiaro, perché si possa parlare di una crisi nei rapporti, anche perché c’è da tenere presente il fattore Cesare Prandelli, tecnico al quale il giocatore è legato in maniera straordinaria. Ma se da qui alla fine della stagione, a Firenze dovesse succedere qualche cosa che allontanasse il giocatore, allora la Roma sarebbe prontissima a intervenire e in grado di fare l’ingente investimento che deve fare chi vuole provare a prendersi l’attaccante romeno.
Fonte: Corriere dello Sport
La Roma progetta in grande. Il mercato che verrà, da intendersi quello di giugno, negli auspici della società giallorossa, dovrà essere fatto di nomi importanti, ovvero giocatori in grado di dare solidità, qualità, prestigio, immagine. Da parte della dirigenza c’è la volontà, sempre che si raggiungano gli stessi obiettivi della passata stagione (a partire dalla qualificazione diretta alla prossima Champions), di pianificare un mercato di duetre acquisti di primissima scelta. Il numero, due o tre, dipenderà molto da cosa succederà per Alessandro Amantino Mancini. Se il brasiliano non prolungherà il contratto che ha in scadenza nel giugno del 2009, allora saranno tre. E per il dopo Mancini, a Trigoria non si pensa solo a Totò Di Natale, giocatore graditissimo a Luciano Spalletti.
ROMENO - C’è un nome, infatti, che a Trigoria piace ancora più dell’azzurro. E’ quello di Adrian Mutu, ventinove anni il prossimo otto gennaio, considerato, giustamente, l’esterno offensivo migliore per il modulo spallettiano, giocatore di qualità indiscutibili, un campione vero, tecnica, gol, ma anche una naturale predisposizione a quel lavoro di copertura che Spalletti richiede ai suoi esterni offensivi. In più Mutu è ormai un leader (Fiorentina e Romania che affronteremo ai prossimi Europei), un ragazzo che si è messo alle spalle le esuberanze giovanili, uno in grado anche di fare la prima punta, in grado di garantire anche fisicità e personalità. La Roma sa benissimo che strapparlo alla Fiorentina è impresa proibitiva o quasi, anche se è pronta a mettere sul piatto della bilancia, l’intero cash, tra i diciotto e i venti milioni, che potrebbe arrivare per la cessione di Mancini. Ma potrà sembrare strano, la questione da risolvere è solo in minima parte economica. Il vero nodo è capire se Mutu, legato alla Fiorentina da un contratto in scadenza nel giugno 2011 per un ingaggio di poco più di un milione e mezzo di euro, continui ad essere intenzionato a voler «vincere con la Fiorentina e con Prandelli», al di là degli investimenti della società per nuovi acquisti e per il suo ingaggio.
FUTURO - L’attaccante romeno nel recente passato ha dimostrato una fedeltà assoluta nei confronti della società viola. Ha lasciato da parte quelle scelte di vita che nascondevano solo profitti economici, al punto che l’estate scorsa non ha avuto nessuna difficoltà a respingere al mittente un’offerta del Barcellona da oltre due milioni e mezzo netti a stagione (la stessa più o meno che la società giallorossa sarebbe pronta a fare all’attaccante romeno), cioè oltre un milione in più all’anno. La Roma, peraltro, non ha nessuna intenzione di irritare la Fiorentina, ma nel caso dovessero arrivare segnali diversi da Firenze, allora sarebbe pronta ad intervenire. Per questa ragione a Trigoria stanno seguendo con grande attenzione quello che succede alla Fiorentina. E, per esempio, non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni del giocatore che ha chiesto nuovi investimenti ai Della Valle per puntare a vincere, ma anche quello che è accaduto nell’ultima giornata di campionato quando il romeno, dopo la rete del due a uno, ha zittito il pubblico viola che in precedenza aveva fischiato la squadra. Troppo poco, sia chiaro, perché si possa parlare di una crisi nei rapporti, anche perché c’è da tenere presente il fattore Cesare Prandelli, tecnico al quale il giocatore è legato in maniera straordinaria. Ma se da qui alla fine della stagione, a Firenze dovesse succedere qualche cosa che allontanasse il giocatore, allora la Roma sarebbe prontissima a intervenire e in grado di fare l’ingente investimento che deve fare chi vuole provare a prendersi l’attaccante romeno.
Fonte: Corriere dello Sport
Post
Nessun commento:
Posta un commento