06/12/2007 - IMMIGRAZIONE
L'accordo prevede un piano di incentivi che permetterà ai lavoratori di tornare, su base volontaria, in patria e lavorare nelle imprese italiane
I cittadini romeni residenti in Italia potranno decidere di tornare in patria, dove riceveranno un contratto di lavoro dalle aziende italiane concentrate nel paese. Questo è il risultato dell'accordo raggiunto ieri dal ministro del lavoro Cesare Damiano e dal suo omologo romeno, che prevede un sistema di incentivi che permetterà ai lavoratori romeni di tornare in patria, se lo vorranno, e avere un contratto presso un'azienda italiana che lavora sul territorio romeno, concentrate in particolare nel nord est del paese.
Non si conoscono ancora i dettagli dell'iniziativa e nemmeno i tempi di realizzazione, ma lo scopo è chiaro. Nel colloquio tra Damiano e il ministro romeno è stato evidenziata la carenza di forza lavoro in Romania, in particolare nel settore tessile e in quello edile. Al contrario, in Italia, i numeri parlano chiaro. La sospensione di 2.800 aziende che utilizzavano lavoratori in nero, avvenuta negli ultimi 14 mesi grazie alle iniziative prese dal governo italiano per combattere il lavoro non dichiarato, ha portato ad una crescita dei contratti regolari.
Grazie alle misure adottate, ha sottolineato Damiano, oggi sono circa 200 mila i nuovi iscritti nelle liste dell'Inail, e di questi circa 60 mila sono romeni. La misura è volta a trovare un equilibrio, ha sottolineato il ministro, che ha precisato "l'obiettivo non è certo cacciare i romeni dall'Italia".
Fonte: La Stampa
L'accordo prevede un piano di incentivi che permetterà ai lavoratori di tornare, su base volontaria, in patria e lavorare nelle imprese italiane
I cittadini romeni residenti in Italia potranno decidere di tornare in patria, dove riceveranno un contratto di lavoro dalle aziende italiane concentrate nel paese. Questo è il risultato dell'accordo raggiunto ieri dal ministro del lavoro Cesare Damiano e dal suo omologo romeno, che prevede un sistema di incentivi che permetterà ai lavoratori romeni di tornare in patria, se lo vorranno, e avere un contratto presso un'azienda italiana che lavora sul territorio romeno, concentrate in particolare nel nord est del paese.
Non si conoscono ancora i dettagli dell'iniziativa e nemmeno i tempi di realizzazione, ma lo scopo è chiaro. Nel colloquio tra Damiano e il ministro romeno è stato evidenziata la carenza di forza lavoro in Romania, in particolare nel settore tessile e in quello edile. Al contrario, in Italia, i numeri parlano chiaro. La sospensione di 2.800 aziende che utilizzavano lavoratori in nero, avvenuta negli ultimi 14 mesi grazie alle iniziative prese dal governo italiano per combattere il lavoro non dichiarato, ha portato ad una crescita dei contratti regolari.
Grazie alle misure adottate, ha sottolineato Damiano, oggi sono circa 200 mila i nuovi iscritti nelle liste dell'Inail, e di questi circa 60 mila sono romeni. La misura è volta a trovare un equilibrio, ha sottolineato il ministro, che ha precisato "l'obiettivo non è certo cacciare i romeni dall'Italia".
Fonte: La Stampa
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