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sabato 8 dicembre 2007

Durc obbligatorio dal 30 dicembre


DURC, OBBLIGATORIO DAL 30 DICEMBRE PER TUTTI I DATORI DI LAVORO
06-12-2007
Dal prossimo 30 dicembre 2007, il Documento unico di regolarità contributiva, Durc, sarà richiesto a tutti i datori di lavoro interessati a fruire sia dei benefici normativi e contributivi previsti dal nostro ordinamento in materia di lavoro e legislazione sociale sia delle sovvenzioni comunitarie, così come per gli appalti di opere, forniture e servizi pubblici e per i lavori privati nell’edilizia. Lo rende noto la Cna Associazione Provinciale di Viterbo, precisando che sono soggetti abilitati al rilascio del Durc, oltre all’Inps, all’Inail e agli altri istituti previdenziali che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria, le Casse edili (per i datori di lavoro dell’edilizia) e gli Enti bilaterali. Il Documento avrà validità mensile ai fini della fruizione delle agevolazioni normative e contributive, trimestrale, invece, nel settore degli appalti privati. Dissenso su una parte del decreto del Ministero del Lavoro che detta i termini e le modalità per il rilascio del Durc, viene espresso da Cna Costruzioni, Unione di categoria che fa parte della Consulta nazionale delle Costruzioni. “Il provvedimento prevede, ad esempio, tra i criteri per la sospensione del Documento, il mancato rispetto della concessione del riposo giornaliero o settimanale per un numero di lavoratori pari almeno al 20 per cento del totale della manodopera impiegata, anche se in maniera del tutto episodica. Questo tetto -spiega Riccardo Pera, responsabile di Cna Costruzioni e dell’Ufficio Consulenza del Lavoro della Upav Servizi- equivale, nelle imprese sotto i cinque dipendenti, a un singolo operaio che lavori oltre l'orario stabilito dal contratto ed è, dunque, molto più rigido rispetto ai confini stabiliti dal decreto Bersani che, invece, prevede la sospensione dei cantieri con il 20 per cento dei lavoratori in nero. E’ dunque evidente che, per aziende caratterizzate da dimensioni ridotte, gli effetti connessi a questo tipo di irregolarità potrebbero comportare preoccupanti risvolti sul piano applicativo. C’è il rischio concreto che molte piccole imprese chiudano i battenti. Per questa ragione, stiamo procedendo -conclude- ai necessari approfondimenti nelle sedi opportune”.
CNA Viterbo

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