La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

Bun gasit pe site!

Benvenuto!

sabato 29 marzo 2008

"Ho dovuto faticare per farmi accettare"


Viterbo - Scrive Gabriela Violeta Vidussoni, cittadina romena e italiana, candidata nella lista civica Sposetti sindaco
28 marzo 2008 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - Ho letto con interesse e piacere l’intervento della mia connazionale Catalina Sava riguardo la partecipazione della folta comunità romena al voto amministrativo del 13 e 14 aprile prossimi.
Con interesse perché sottolinea la maturata coscienza civile di una comunità sempre meglio integrata nel territorio; con piacere perché ribadisce la libertà e l’autonomia di una scelta elettorale che va fatta tenendo conto di chi veramente ha a cuore le sorti e gli interessi di cittadini che, spesso loro malgrado, hanno dovuto abbandonare la loro terra per cercare fortuna in Italia.
Chi scrive, ad esempio, è a Viterbo da 35 anni e ha dovuto faticare molto per farsi accettare e per trovare un posto nella società, anche perché, a quel tempo, non avevo una comunità alle spalle, connazionali con i quali scambiare opinioni, confrontarmi, mantenere vivo l’uso della nostra bella lingua.
Oggi invece è tutto diverso: ci sono negozi nei quali trovare i sapori di casa, giornali sui quali leggere notizie aggiornate, associazioni culturali dove trovare assistenza e ascolto, spazi dove praticare il proprio culto religioso.
Non tutti però, hanno la stessa sensibilità e, soprattutto, non tutti desiderano realmente una città aperta, multiculturale e vicina alle esigenze di ogni cittadino. Spesso anzi, maggiormente da una certa parte politica, si fomenta a livello nazionale la caccia all’immigrato “cattivo e non votante”, additato come coacervo di ogni male della Repubblica, salvo poi ricordarsi dell’emigrato “buono e votante” a livello locale, coccolandoselo in attesa dello scrutinio o, peggio, minacciandolo con facili ricatti.
E’ per questo che, candidandomi, mi sono messa dalla parte di chi, per scelta politica e culturale, ha da sempre promosso l’interculturalità e continua a proporla, anche a livelli più alti, nonostante sia una scelta ormai impopolare.
L’unico mio vero timore è che i miei connazionali (che non voglio più chiamare immigrati, non perché abbia paura delle parole, ma perché non ho mai sentito questo termine applicato ai cittadini francesi o spagnoli che vivono e lavorano in Italia) possano indirizzarsi verso candidati che, in altri contesti, agitano – o stanno dalla parte di chi agita la forca e invece, in vista delle elezioni amministrative, si mettono il vestitino della festa ed aprono la scatola dei buoni sentimenti e della comprensione universale.
Di questi facili distinguo, delle frasi imbarazzate tipo “sti romeni bisognerebbe cacciarli tutti via a calci, ma… per carità, non sto parlando mica di te” nella mia lunga esperienza italiana ne ho sentite molte, forse troppe. L’unica cosa che mi consola è che, dopo il voto e a dispetto delle minacce, la vita e il lavoro continueranno.
E per tutti! Meno salda, al contrario, è la certezza che l’attenzione verso la comunità romena resti intatta anche all’indomani della contesa elettorale. Comunque, la mia storia e la mia nazionalità non le rinnego, anzi, ho deciso di valorizzarle.
Per questo ho scelto di esserci e di contribuire senza ambizioni, senza accanimento e senza nessun secondo fine, alla causa di chi la pensa come me.
Gabriela Violeta Vidussoni
Cittadina romena e italiana, candidata nella lista civica Sposetti sindaco.
Fonte: Tusciaweb.

Nessun commento:

Posta un commento