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venerdì 18 luglio 2008

A me è capitato questo.


A me è capitato questo.

In un paese straniero è frequente scontrarsi con realtà linguistiche e culturali lontane dalle proprie.
Vuoi raccontarci un aneddoto o un episodio divertente, quando non capivi l’italiano?
Lo stesso invito rivolgiamo anche agli italiani, per esperienze divertenti avute all’estero.
Scrivete nei commenti.



A me è capitato questo:

Spifferi, animali invisibili

Erano i primi tempi che mi trovavo in Italia. In macchina un’amica di mia madre mi disse: “Se entrano gli spifferi, chiudi il finestrino!”. Conoscevo alcune parole, come “mosche”, “zanzare”, ma “spifferi” non l’avevo mai sentito. E guardavo fuori dal finestrino per capire cosa fossero questi spifferi, ma non si vedeva nulla. Pensai a qualche animale invisibile che si trova solo in Italia. ;)

spìffero: spìffero s. m., fam. molesto soffio di aria o di vento che entra da una stretta apertura.
(Sapere.it)


La mia “fiica” è bruna

Un’amica di famiglia, bellissima donna, raggiunse, come molte mogli, il proprio marito in Italia. Al suo arrivo conobbe i datori di lavoro e gli amici del marito. Essendo molto loquace caratterialmente, il non saper la lingua italiana non le creava tanti scrupoli. Con un miscuglio di parole in romeno cercava di parlare con queste persone, e raccontare della loro figlia rimasta in Romania. In romeno “figlia” si dice “fiica”.
Senza indugiare, proprio nel momento in cui il marito si era assentato per un minuto, iniziò a descrivere sua figlia: “Mia fiica è bruna, è grande, ha capelli lunghi e neri.”
Immaginatevi lo stupore di chi la sentì!

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