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lunedì 14 settembre 2009

Settembre in giardino lungo tutta la Penisola

[M.V. IX nr. 173 11-09-2009

Il clima mite di settembre invita a gite fuori porta, viaggi brevi per chi ha già fruito delle vacanze. Tra le mete più indicate i magnifici giardini botanici che si trovano in tutta Italia, da nord a sud, tra profumi, colori, storia e arte.

Villa Borromeo Visconti Litta sorge sul territorio di Lainate nei pressi di Milano. La costruzione neoclassica è famosa per spettacolari giochi e scherzi d’acqua perfettamente funzionanti, nascosti e azionati da fontanieri, tra figure mitologiche, Venere o Mercurio realizzate a mosaico.
Incastonata tra alte montagne e incantevoli scorci sulla penisola di Bellagio, villa Carlotta sorge sulla sponda occidentale del Lago di Como su una superficie di oltre 70.000 metri quadrati. La costruzione risale alla fine del 1600 e fu commissionata dal banchiere milanese Giorgio Clerici.

Il Parco di villa Carlotta è un itinerario tra camelie, cedri e sequoie, cipressi, platani, faggi purpurei, essenze esotiche. A sorpresa si incontrano il giardino roccioso, la valle delle felci, il bosco dei rododendri, il giardino dei bambù, il museo degli attrezzi agricoli. La villa è di proprietà dello Stato Italiano (Via Regina 2 - 22019 Tremezzo - CO).

Nel Veronese, irrigato dal Mincio c’è il Parco Sigurtà, contorno della seicentesca villa Maffei, disegnata da Pellesina, allievo del Palladio e divenuta in seguito quartiere generale di Napoleone III. Il parco è coperto da una lussureggiante vegetazione, tra la quale spiccano piante secolari come la Grande Quercia, si dice quattrocentenaria e maestosi faggi, Gingko biloba, cipressi e migliaia di preziosi Buxus ritagliati in più di 40.000 sculture arboree (Via Cavour 1 - 37067 Valeggio sul Mincio – VR - tel. 045/6371033).

I Giardini di Castel Trauttmansdorff, sono a Merano, in Alto Adige. Particolari per la varietà paesaggistica: su una superficie di 12 ettari, si estendono oltre 80 ambienti botanici, con piante originarie di ogni angolo del mondo lungo un dislivello di oltre 100 metri, a forma di anfiteatro naturale terrazzato. Le ambientazioni spaziano dai giardini equatoriali a quelli mediterranei, dalle realizzazioni acquatiche a quelle naturalistiche locali.
Sono un richiamo gli 11 padiglioni artistici e le caratteristiche stazioni ricettiva, tra cui la Piattaforma panoramica dell’architetto Matteo Thun, la Voliera, la Grotta con show multimediale, il Ponte delle avventure, l’Orologio delle libellule e il Giardino proibito (Via S. Valentino, 51/a - 39012 Merano (BZ) Tel. 0473 235730).

La Venaria Reale, alle porte di Torino, è patrimonio Unesco rappresenta esempio di pomposa ma austera architettura regale tra XVII e XVIII secolo. Dopo recenti restauri i giardini sono stati in parte riaperti a fine 2007: lo stile settecentesche conserva i resti di elementi seicenteschi come il “Tempio di Diana”, la “Fontana d'Ercole” o le grotte, dando spazio anche a installazioni contemporanee.
Esempio di giardino all’italiana è l’Abbazia della Cervara, costruita a picco sul mare tra Santa Margherita e Portofino nel 1361 dai monaci benedettini. Sette secoli di vita vissuta hanno modificato la struttura originaria L’importante giardino, si estende su due livelli coniugati da gradini e pergolati (Lungomare Rossetti 10 - S. Margherita Ligure - Ge - Tel. 0185-293139).

Collodi, luogo d’infanzia dell’autore de “Le Avventure di Pinocchio”, ha dato lo pseudonimo proprio Carlo Lorenzini, scrittore della fiaba. Altrettanto fiabeschi sono l'antico borgo, il giardino Garzoni e il parco di Pinocchio. Vi troneggiano il Monumento a Pinocchio e la Fata, gruppo bronzeo, alto cinque metri, che raffigura simbolicamente la metamorfosi di Pinocchio, e gli straordinari mosaici che rievocano i principali episodi delle Avventure. Il Parco il Paese dei Balocchi, percorso fantastico attraverso oltre un ettaro di macchia mediterranea, è costellato da ventuno sculture: qui si tengono eventi culturali dedicati al mondo dei bambini (Via San Gennaro, 3 Collodi (Pt) Tel 0572-429342).

Il Parco Storico Seghetti Panighi (AP) nelle Marche si sviluppa attorno a quella che originariamente era una torre medievale di difesa sul torrente Lama, poi un castello e dopo ancora un palazzo di campagna con giardino dove predominano i palmizi. È il primo giardino storico italiano con rilevamenti di vaste aree bioenergetiche. Su percorsi indicati il visitatore può constatare i particolari effetti benefici generati dalle varie specie di piante. Molte piante sono cartatteristiche del posto altre sono orientali, come ninfee e fiori di loto nel laghetto (Via San Pancrazio, 1 63031 Castel di Lama – AP - Tel. 0736-818621).

Il Castello di Vignanello nel Viterbese, vanta un raffinato giardino all’italiana che contorna una rocca dei frati benedettini costruita nell’anno 853, quando questo territorio apparteneva allo Stato Pontificio. La prima feudataria fu Beatrice Farnese nel 1531 (P.za della Repubblica 9, Vignanello (VT) Tel. 0761-755338).

Al confine tra Umbria e Toscana, cioè tra il Lago Trasimeno e Cortona, è possibile ammirare il “Giardino Reinhardt”. Eclettico, novità nel panorama botanico italiano, è stato creato nel 1999, da Thomas Reinhardt e sua moglie Martina Kofoth, due paesaggisti e botanici con alle spalle una lunga esperienza maturata in Germania, Israele e Stati Uniti.
Su un appezzamento di terreno di 300 ettari interamente coperto da boschi, oliveti, vigneti, campi e pascoli abbandonato, creativamente viene piantato un “Giardino tropicale”, con accostamenti tra piante in una specie di labirinto e in successione il “Giardino sotto gli olivi”, tra tradizione e sperimentazione (Loc. Piazzano Tuoro sul Trasimeno - PG - tel. 075 826079).

Il Giardino di Villa Trinità sulle pendici dell’Etna sorge sui resti di una antica civiltà ellenistica, su cui si è installata quella imperiale romana, riaffiorati dopo che nel 1382 la lava aveva ricoperto tutto. Oggi Salvatore Bonajuto, proprietario della Trinità, agronomo e paesaggista ha voluto creare un giardino di circa 3 ettari nel pieno rispetto della storia passata e del paesaggio: le rasule, camminamenti di pietra, i canali di irrigazione chiamati detti “saje” e tanta roccia lavica percorrono il parco etneo. Agrumeto e vigneto irrigati all’antica sono la cornice della collezione botanica di piante provenienti da molti paesi tropicali (Via Trinità 34, 95030 Mascalucia - CT).

Fonte: Master Viaggi.

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