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lunedì 14 settembre 2009

La sicurezza, un falso problema


Viterbo - Il consigliere Mezzetti appoggia l'appello di Oreste Massolo

Viterbo - 10 settembre 2009

Riceviamo e pubblichiamo
Enrico Mezzetti

- Non riesco davvero a credere che il problema principale che oggi i viterbesi si trovano davanti sia quello della sicurezza .
A tal punto che vadano convocati “tavoli” sulla organizzazione delle ronde .

Uno slogan a mio parere efficace per descrivere la vera esigenza che abbiamo oggi di fronte è quello che invoca “cultura, non paura”.

Perché la paura serve a instillare tra i cittadini un senso di angoscia che porta a identificare un qualche presunto nemico, un predatore pronto a violare la tua incolumità o quella dei tuoi cari, a violare il tuo territorio, a spogliarti dei tuoi beni.

E magari, invece, si evita di accendere il faro sui milioni di euro certamente spariti per una cattiva gestione amministrativa.

L’immigrato, il disperato che fugge dalla guerra e dalla fame , l’ultimo tra gli ultimi sarà sempre quello che più facilmente può pagare il prezzo di tutte queste paure.

Così rimandiamo nelle carceri libiche le donne e gli uomini che fuggono dall’inferno del Corno d’Africa, respingendoli in mare , mentre 10 volte tanti entrano regolarmente con visto turistico dagli aeroporti per diventare poi “sans papier”.

E’ questo intento propagandistico che trovo cinico, e insopportabilmente disumano.

E’ questa volontà di produrre spot pubblicitari sulla pelle delle persone che giudico inutile e diseducativa. In questo senso il “pacchetto sicurezza” rappresenta una risposta ferocemente propagandistica e del tutto inadeguata alla realtà dei problemi che abbiamo di fronte .

Per questi motivi appoggio l’appello di Oreste Massolo per una mobilitazione che coinvolga cittadini, credenti e non credenti, nell’affermazione di una cultura del rispetto dei diritti e della dignità umana.

Da subito sostengo quindi l’iniziativa dell’Arci e della rete “Io accolgo”, che produrrà a Viterbo iniziative di confronto e di riflessione, anche attraverso momenti come lo spettacolo di Ascanio Celestini, nei giorni dal 21 al 25 settembre.

La mobilitazione civile per ascoltare, dialogare, accogliere è sicuramente più efficace per dare sicurezza che cento ronde in giro per le strade.

Enrico Mezzetti

Fonte: TusciaWeb.

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