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sabato 14 giugno 2008

Bimba con danni cerebrali, i medici di Viterbo:«Il travaglio è durato 8 ore e non 46»


VITERBO (12 giugno) - «Il travaglio è durato 8 ore ed è falso che si sia protratto per 46 ore». A parlare sono il responsabile dell'unità di ostetricia di Belcolle, Giampaolo Palla, e il direttore generale della Asl di Viterbo, Giuseppe Aolisio, in merito alla vicenda della bambina nata con gravi danni celebrali. Secondo le notizie diffuse ieri Simona Nagit, colf 31enne di origine romena, ricoverata nel reparto di ginecologia ha affrontato un travaglio di quasi due giorni prima di veder venire alla luce la piccola che ora è ricoverata in terapia intensiva per aver subito diversi ictus. «Ero a casa quando mi si sono rotte le acque - aveva raccontato la donna - È successo martedì della scorsa settimana, a mezzanotte e mezza. All'una e un quarto ero già in ospedale. Ma ho partorito soltanto venerdì sera alle 22.19».
I tempi del travaglio. Palla e Aolisio invece precisano che «la donna è entrata in ospedale la notte del 4 giugno, all'1,20. Il travaglio è stato indotto alle 11,30 del 5 giugno ed è iniziato alle 13,30 dello stesso giorno. Alle 21,30 c'è stato il parto». I tempi indicati dal medico e dal direttore della Asl coincidono con quelli riferiti dal padre della bambina, Yurie Dinovii, moldavo, operaio in un'azienda agricola viterbese. Dinovii, già ieri sera, aveva precisato che le 46 ore non si riferivano al travaglio ma al tempo trascorso prima che la donna venisse portata in sala parto. Palla e Aloisio hanno aggiunto che «tutto il decorso è stato monitorato, la frequenza cardiaca era rassicurante e non si è mai manifestata nessuna necessità di ricorrere al cesareo».
La nascita. Ieri Dinovii aveva detto che la bimba appena nata «non ha pianto ed era letteralmente nera. Sembrava morta». I due medici ribattono che «la bambina, del peso di 3,4 kg, alla nascita ha presentato indici di vitalità leggermente inferiori alla norma. Era leggermente depressa, tanto che il pediatra l'ha posta in una culla termostatica». Entrambi infine hanno escluso che durante il travaglio sia avvenuto qualcosa che abbia provocato i problemi neurologici riscontrati nella bambina. «Sono comparsi - hanno precisato - il secondo giorno di vita. Nove volte su dieci il danno neurologico avviene prima del travaglio. E i parti cesarei non hanno ridotto il verificarsi di paralisi celebrali infantili».
Fonte: Il Messaggero.

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