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lunedì 25 gennaio 2010

Viterbo, città sicura e sodale


VITERBO - Sicurezza, accoglienza e integrazione, abbattimento delle barriere architettoniche, dei pregiudizi, solitudine ed emarginazione: sono i problemi che affliggono immigrati, disabili, anziani e detenuti, cioè le quattro categorie deboli di Viterbo.

E' quanto emerge dallo studio di Francesco Mattioli professore all'Università la Sapienza di Roma.

Con l'accentuarsi di fenomeni di criminalità individuale che turbano la tranquillità dei cittadini, il comune di Viterbo ha dato il via ad un progetto chiamato "Viterbo citta' sicura e sodale", che promuove la sicurezza all'interno della città.

Il progetto è stato finanziato attraverso un bando della Regione Lazio, in collaborazione con il Dipartimento di sociologia e comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma coordinato da Mattioli. Un ricerca che sia occasione di dialogo e conoscenza tra comune e cittadini sulla città. Il lavoro ha come obiettivo quello di stimolare l'interesse della popolazione e di concentrare l'attenzione sulle categorie maggiormente "a rischio". Esso prevede l’istituzione di una struttura permanente che funzioni come sportello informatico e di osservatorio con gli obiettivi di prevenzione del rischio, educazione alla legalità, incentivazione alla partecipazione sociale. Il cittadino potrà utilizzare lo sportello per chiedere indicazioni, suggerimenti, chiedere aiuto. Lo sportello funzionerà da punto di "ascolto" delle esigenze dei cittadini e anche come osservatorio, farà capo ad una vera e propria indagine sulla sicurezza urbana a Viterbo.

Da un'intervista a 8 detenuti in esecuzione penale esterna ed ex detenuti, si evince una lamentela a particolari problemi di inserimento sociale, assistenza e occupazione.

Un'altra categoria è rappresentata da 39 disabili a vario titolo che soffrono un problema di insicurezza per l'inaccesibilità in città che non riesce ad accoglierli.

Il terzo sottocampione è rappresentato dagli immigrati che vivono l'integrazione con disagio legato all'inserimento nel contesto cittadino e alla difficoltà che il mercato del lavoro riserva loro.

Ultima categoria di 40 intervistati è rappresentato dagli anziani soli, come dimostrano i dati, l'anziano vive solo ed è costretto a vivere fuori dalla realtà cittadina a causa del traffico automobilistico.

Da quanto emerge dallo studio di Francesco Mattioli professore all' Università La Sapienza di Roma, i problemi che preoccupano di più i disabili è la sicurezza, la criminalità, la delinquenza e il traffico, barriere pedonali e architettoniche, il teppismo e vandalismo per gli immigrati e infine, gli anziani temono l'automobilista spericolato.

Le quattro fasce deboli della città di Viterbo si aspettano maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine e leggi più severe.
Il progetto prevede anche l’installazione di strumenti di videosorveglianza nelle aree più delicate della città. Tali strumenti funzioneranno da deterrente contro eventuali azioni criminali e aiuteranno le forze dell’ordine nel compito di controllo urbano.

Le caratteristiche e le finalità del progetto sono state illustrate dal vicesindaco assessore all'urbanistica Marcello Meroi, con il contributo del questore di Viterbo Gianfranco Urti, sono intervenuti Sandro Zucchi assessore polizia locale e viabilità, del consigliere delegato alla sicurezza Giuseppe Peruzzi e di Franco Fainelli comandante polizia locale. Il progetto, inoltre è stato promosso da varie associazione come il Gavac, la Caritas, l'Arci e Amici di Galiana.

Fonte: Viterbo Oggi

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