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giovedì 11 febbraio 2010

Polverini, immigrazione non significa delinquenza

ROMA, 1 FEB - "Rifiuto il binomio tra immigrazione e delinquenza. E' necessario dividere chiaramente gli immigrati che arrivano nel nostro Paese con l'intenzione di lavorare ed integrarsi da quelli che invece prendono percorsi diversi". E' quanto sostiene la candidata alla presidenza della Regione Lazio per il Pdl, Renata Polverini, intervenuta al programma radiofonico 'Gr Parlamento - 60 Minuti'.

"Dobbiamo accogliere ed integrare tutti coloro che vengono nel nostro Paese e cercano da noi quello che noi italiani abbiamo cercato altrove non tantissimi decenni fa. - ha sottolineato la Polverini - Siamo stati un paese di emigranti e dobbiamo oggi allo stesso modo permettere a chi ha bisogno di noi di attraversare processi di integrazione sani".

"La formazione è uno strumento importante di integrazione. - ha spiegato la candidata alle presidenza del Lazio - in questa Regione abbiamo alcuni settori, edilizio, agricolo e turistico, che sono la prima frontiera dal punto di vista occupazionale dei nuovi immigrati. E proprio su questo sto incontrando gli operatori di questi settori per poter essere in grado di stabilire processi di formazione sensibili all'integrazine, continuando a garantire la qualità dei servizi offerti".

La Polverini ha poi evidenziato come nel Lazio servano luoghi di aggregazione non solo per i cittadini lazionali ma anche per gli stranieri. "Si potrebbe lavorare con i Comuni per la creazione di luoghi di aggregazione per tutti i cittadini della Regione, - ha detto la Polverini - per i giovani che non trovano posti per uscire dalla solutudine, per gli anziani e per gli stranieri: luoghi nel quali possano apprendere la nostra arte, i mestieri, la nostra musica. Servono qundi locali pubblici e se i privati vogliono contribuire ben venga attraverso associazioni o organizzazioni di volontariato".

Fonte: Iris Press

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