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martedì 30 marzo 2010

Gravissimo atto intimitadorio contro negozio romeno

Riceviamo questa mail da Edorado Poeta e molto volentieri la pubblichiamo.
Le riflessioni fatte da Edoardo le facciamo nostre ringraziandolo per averle condivise con noi.

Questo il testo della mail di Edoardo.

C'è del marcio a Magliano? Di sicuro delle uova, lanciate contro la saracinesca del negozio di gastronomia rumena appena aperto in viale XIII giugno. E la sensazione è di schifo. Ma non per il cattivo odore che promanava ieri - stando al racconto della brava Raffaella Di Claudio su Il Messaggero - dalle serrande del locale aperto lo scorso 19 marzo. Bensì il ribrezzo viene verso quegli imbecilli (sì, imbecilli) che hanno dimostrato di essere fuori dalla storia. Già, perché Magliano Sabina, nel suo essere crocevia di culture e di passaggi da sempre, mai ha avuto un approccio intollerante verso gli "altri". Se poi si aggiunge che questi "altri" sono esattamente come noi, i "nuovi cittadini" (la popolazione è arrivata a 3.920 residenti e non certo per gli autoctoni), l'atto rasenta il demenziale.

E' interessante sottolineare, poi, che la manifestazione di disprezzo ed ostilità passi proprio per il cibo. Una recente inchiesta a firma di Maurizio Mola, pubblicata da Incontri nella sua versione cartacea, ha dimostrato come le tavole dei maglianesi difettino di una cucina propriamente "tradizionale": il prodotto tipico è dato dalla somma di diverse provenienze gastronomiche, da quella romana per arrivare a quella umbra. Una pluralità che è ricchezza. D'altronde se si fa il raffronto con solo 20 o 30 anni fa - quando "esotici" erano uno wurstel, il ketchup o il kiwi - si consumano cibi che neanche avremmo mai immaginato. Lardo di Colonnata? Cous-cous? Lo speck? Mi sembrava esotico da ragazzo lo zampone di Modena, figurarsi il pane di Altamura o addirittura il kebab. Insomma, se fosse un atto per dimostrare un attaccamento alle tradizioni alimentari - che certo voglio sperare non siano fatte per questi imbecilli (sì, imbecilli) di uova marce - non posso allontanare da me l'immagine di chi cerca di arginare con un dito l'acqua che esce dall'idrante. Il mondo sta cambiando. E non solo nella direzione di un Cbo da McDonald's.
I rumeni, va detto, sono popolo eterogeneo ed insieme orgoglioso della propria identità: può sembrar bizzarro, ma anche noi italiani quando emigravamo facemmo lo stesso quanto meno per gli spaghetti. Si fanno arrivare i loro giornali in edicola. Quando possono, esaltano le loro tradizioni gastronomiche (con alterne fortune di mercato). Nel contempo vivono con noi, condividono le nostre feste e le nostre tristezze. Vivono con noi. Anzi sono - e forse questa sarebbe una grande scoperta per certi imbecilli (sì, imbecilli) - esattamente come noi: sono esseri umani.
Edoardo Poeta

Questo invece è l'articolo apparso su "Il Messaggero" di oggi.

L’episodio a Magliano Sabina dove già in passato erano comparse scritte minacciose sui muri
Intimidazione contro negozio romeno
Nella notte saracinesche e vetrine imbrattate con uova marce

di RAFFAELLA DI CLAUDIO

Uova marce sulle vetrine del negozio di prodotti tipici romeni di Magliano Sabina. E’ passata soltanto una settimana da quando hanno alzato le saracinesche, accolti dalla maggioranza dei maglianesi con affetto. Eppure, per i gestori del negozio di prodotti gastronomici romeni, primo nel suo genere e inaugurato il 19 marzo, ieri la giornata è iniziata con un’amara sorpresa. Intorno alle 9, orario in cui aprono tutte le attività commerciali, i gestori si sono recati in viale XIII Giugno, all’ingresso del paese, vicino alla pompa di benzina. Ma una volta giunti davanti all’ingresso hanno subito capito che c’era qualcosa di strano. Le vetrine erano state completamente imbrattate da qualcuno che nella notte si era divertito a lanciare una discreta quantità di uova contro le saracinesche. L’odore e le immagini non lasciavano dubbi.

E’ la prima volta che accade. L’ intento dei padroni del negozio è solo quello di lavorare e di mettere a servizio dei molti concittadini che vivono in Bassa Sabina un negozio che possa fungere da punto di riferimento per gli acquisti gastronomici. Inutile dire quanta amarezza abbiano provato ieri nel vedere imbrattato il proprio negozio. Subito hanno avvertito i carabinieri della stazione di Magliano che hanno raccolto le testimonianze dei gestori e si sono messi al lavoro per capire se sia trattato di un episodio isolato o di qualcosa di più complesso. Intanto, i titolari stanno valutando se sporgere o meno denuncia contro ignoti. A Magliano Sabina, dove da tempo si è insediata con successo una piccola comunità di cittadini rumeni che conta poco più di 100 persone le quali lavorano e vivono nella cittadina, episodi intimidatori simili non erano mai stati registrati. Certo sui muri di Porta Santa Croce, dove anche recentemente sono tornati a colpire i vandali dalla bomboletta di vernice spray facile, scritte di cattivo gusto rivolte anche ai cittadini romeni erano state notate, ma nessuno avrebbe mai creduto che qualcuno sarebbe potuto trascendere, compiendo un gesto intimidatorio in piena regola. Simili comportamenti di sicuro non possono essere derubricati in ragazzate o in un diversivo per passare il tempo.

Fonte: Il Blog di "Magliano Insieme"

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