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mercoledì 26 agosto 2009

Nel Lazio itinerari alla scoperta di Villa Lante a Bagnaia


20 agosto

A pochi km da Viterbo una delle maggiori realizzazioni del cinquecento italiano

Bagnaia (Vt) – Itinerari alla scoperta di Villa Lante, una delle maggiori realizzazioni del Cinquecento italiano. Situata a Bagnaia, a 4 km da Viterbo, è uno degli esempi più significativi di giardino all'italiana. Costituita da due palazzine, Gambara e Montalto, la Villa custodisce uno spettacolare sistema di fontane e giochi d’acqua oltre a un bel parco boschivo, occupando una superficie di 22 ettari.

Chiusa in un rigoroso dedalo geometrico opera dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola,Villa lante fu costruita nella seconda metà del Cinquecento per volere del cardinale Gambara, a ridosso di un bosco già riserva di caccia. La Villa è attraversata longitudinalmente da un ruscello che sgorga in alto dalla roccia e segue il pendio del terreno, sfruttandone i dislivelli e raccordandoli con terrazze e fontane fino a placarsi nel quadrato della fontana dei Mori.

Nel progetto era prevista la costruzione delle due ville, ma solo una fu fatta costruire, nel 1566, dal cardinale Gambara. All'interno conserva meravigliosi soffitti a cassettoni, stucchi ed affreschi pregiati, alcuni raffiguranti Villa D'Este, il Palazzo Farnese di Caprarola, il Palazzo di Capodimonte e Villa Lante come era all'origine. L'altra villa, chiamata Palazzina Montalto, dal nome del cardinale che la fece costruire, venne terminata nel 1590 con affreschi di vari autori ed un importante soffitto a cassettoni decorato.

Il cardinale Giovan Francesco Gambara, discendente da una nobile famiglia bresciana, grazie alla protezione dei Farnese (la madre era la vedova di Ranuccio Farnese), ottenne il titolo di Vescovo di Bagnaia nel 1566 ma prese possesso solo nel 1568 e immediatamente progettò la realizzazione della sua Villa Lante a Bagnaia richiedendo ai Farnese il servizio del loro architetto Vignola. Già nel 1573 il cardinale poteva risiedervi ma i lavori proseguirono fino al 1578 (come ricorda la data apposta su di un fregio del casino detto Palazzina Gambara), data della visita di Gregorio XIII.

La decorazione interna venne terminata in tempo per la visita di Gregorio XIII nel 1578, il programma e la direzione dei lavori è attribuita a Raffaellino da Reggio, già presente nel palazzo Farnese di Caprarola.

Fonte: Adnkronos IGN.

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