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venerdì 14 agosto 2009

Inquietante bellezza: la Milano rumena di Lamberti-Bocconi

Alessandro Zaccuri su “Rumeni” di Anna L.B.
Posted by lambertibocconi on August 4, 2009

Inquietante bellezza: la Milano rumena di Lamberti-Bocconi
di Alessando Zaccuri (”Avvenire”, 25 luglio 2009)

«Romanzo di storie », promette il sottotitolo, e probabilmente non c’è miglior definizione possibile per una narrazione che porta inscritto dentro di sé il punto di vista della poesia. Fin dall’inizio degli anni Novanta Anna Lamberti-Bocconi si è imposta come una delle voci più libere e interessanti della nostra letteratura in versi, elaborando una bibliografia personalissima, di cui la raccolta poetica (si pensi all’esordio nel 1994 con Sale rosso) è soltanto un elemento, sia pure il più caratteristico e determinante. Un’altra dimensione decisiva continua a essere quella della canzone d’autore, lungo un percorso che va dalla collaborazione con Ivano Fossati, Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni fino alla realizzazione di una silloge, Devi chiamarmi sempre, che si integra con un cd di GianCarlo Onorato (il relativo cofanetto è stato pubblicato nel 2005 da Campanotto). E poi la prosa, già sperimentata con estrema intensità nel resoconto di un pellegrinaggio a Santiago de Compostela (Sola sul cammino, 1999), e nel saggio La forza della preghiera (2000). Ora, con Rumeni, Anna Lamberti-Bocconi sembrerebbe avventurarsi nel territorio del reportage urbano, per restituire al lettore una carrellata di microstorie legate tra loro dal tema dell’immigrazione. Il titolo di ogni racconto coincide con il nome del protagonista, un uomo o una donna della Romania incontrato per le strade di una Milano ripresa dal vero, senza abbellimenti né malizie. Antiretorico, e spesso imprevedibile, è anche il tono di queste pagine, dove la lingua si prende licenze in apparenza scorrettissime (alla rom Marja, cui è dedicato il testo d’apertura, è riservato l’appellativo di «zingaraccia» …), ma soltanto per pervenire a un’intimità più profonda. È quello che accade anche nel capitolo più complesso e non conciliato di Rumeni, nel quale la narratrice si scontra con un gruppetto di ragazzi in vena di spavalderia, salvo poi scoprire nel più giovane di loro, Cesar, le tracce di una purezza originaria, di una dignità capace di ritrovare il linguaggio della vergogna e della speranza. Anche se le questioni affrontate sono le stesse che occupano ogni giorno le pagine della cronaca (il dialogo e l’integrazione, l’illegalità e la sicurezza), la cadenza è però imprevedibile e sorprendente. Siamo nell’ambito del poème en prose, ricondotto per una volta alle sue visionarie radici baudelairiane. C’è anche qui la presenza incombente della metropoli, c’è il sentimento del confine che mette in pericolo la quiete borghese (bellissima la pagina di diario sul cimitero di Musocco, «città dei morti» che replica quella dei vivi) e c’è, soprattutto, la percezione di una bellezza invisibile, di un’uguaglianza abissale e inevitabile tra «noi» e «loro» . C’è, insomma, un poeta che scrive prosa, restando poeta.

Anna Lamberti-Bocconi
RUMENI
Stampa Alternativa.
Pagine 120. Euro 10,00

Prossima presentazione (in compagnia di Anna L.B.):

14 agosto – ANGUILLARA SABAZIA (Roma) – Libreria degli Elfi
Corso Umberto I, n. 5 – ore 19

Fonte: La poesia e lo spirito.

1 commento:

  1. Grazie della segnalazione, cari amici rumeni di Viterbo. La presentazione del libro è andata molto bene l'altroieri a Manziana. Stasera si replica ad Anguillara. Se qualcuno è nelle vicinanze, faccia un salto alla Libreria degli Elfi. Sarò felice della vostra partecipazione. Un caro saluto. Anna Lamberti-Bocconi

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