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giovedì 22 aprile 2010

Quartiere San Pellegrino di Viterbo: si rinnova l’ormai classico matrimonio con i fiori

Si conferma attesissimo come sempre l’appuntamento con San Pellegrino in fiore 2010 che quest’anno, pur con notevoli sacrifici, si svolgerà dal 30 aprile al 2 maggio. La tradizionale manifestazione, che giunge alla sua XXIV edizione, rinnova l’ormai classico matrimonio con i fiori, in un percorso che si snoda fra il caratteristico quartiere di San Pellegrino ed il resto del centro storico di Viterbo. L’evento è organizzato dall'Ente Autonomo San Pellegrino in Fiore, in collaborazione con gli assessorati al Turismo e allo Sviluppo Economico del Comune di Viterbo, con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e della Camera di Commercio, e con la partecipazione di Confesercenti, Ascom Confcommercio e Cna.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco Giulio Marini, l'assessore Vito Guerriero, il consigliere comunale Antonio Obino, il neopresidente della Provincia Marcello Meroi, il presidente dell'Ente Autonomo San Pellegrino in Fiore Armando Malè e il direttore organizzativo Fabio Fontana. Erano presenti inoltre Vincenzo Peperarello, presidente Confesercenti, Antonia Biritognolo, in rappresentanza di Ascom Confcommercio e Fipe, e Adalberto Meschini, segretario Cna. Da subito non si è fatto mistero sulla carenza delle risorse economiche a disposizione, dovuta al mancato sostegno della Regione e al ridotto contributo dell’amministrazione provinciale che avevano messo addirittura in discussione la realizzazione stessa della kermesse. In tal senso gli organizzatori hanno compiuto un vero miracolo e si sono adoperati al massimo al fine di non perdere una così importante realtà attrattivo-turistica, unica in Italia per la sua tipicità e che richiama migliaia visitatori da ogni parte del mondo, guadagnandosi anche le pagine di riviste internazionali specializzate.

“Al prodotto San Pellegrino in Fiore - ha sottolineato il sindaco Marini - deve corrispondere necessariamente un ritorno economico e di immagine per l'intero territorio. Per questo motivo è fondamentale il coinvolgimento di tutti i settori, quello agricolo in primis”. Sull'azione sinergica da parte di tutte le realtà territoriali si è soffermato anche il presidente della Provincia Meroi che ha detto: “San Pellegrino in Fiore rappresenta un evento di eccellenza per il capoluogo della Tuscia. Il supporto istituzionale insieme a quello imprenditoriale è indispensabile per alimentare una manifestazione che in termini di presenze è seconda solamente a Santa Rosa. Serve questa presenza, anche per dare un'immagine completa del territorio, dei suoi prodotti, delle sue risorse naturali e non solo”.

Dunque San Pellegrino in Fiore ha bisogno di crescere e la crescita è possibile solo se ci sarà coesione da parte di enti, associazioni e imprenditori e la volontà di puntare e investire su un tema comune. Per le prossime edizioni questo è l’auspicio di Armando Malè, che ha ringraziato quanti hanno reso possibile la realizzazione dell’evento, e di Fabio Fontana il quale, riguardo ai dettagli tecnici del programma, ha annunciato che ci saranno conferme e qualche novità. Mercatini, estemporanee di pittura, esposizioni di prodotti tipici e di artigianato di qualità contraddistinti dal marchio Tuscia Viterbese, allestimenti floreali (anche in via Saffi), degustazioni, rievocazioni storiche, tornei, esibizioni e spettacoli musicali, stand informativi allestiti da realtà locali. Non mancherà il consueto appuntamento con lo spettacolo pirotecnico la sera conclusiva. Tra le novità, molti appuntamenti per ragazzi e bambini. Uno per tutti, l'illuminazione scenografica in piazza San Lorenzo, curata dalla Viterbofly, a partire dalle ore 21 di ogni sera della manifestazione.

Fonte: Uno Notizie

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