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sabato 8 novembre 2008

La "Grande parata internazionale" chiude il Festival dei teatri dell'Est - Sabato 8 novembre

Ottanta artisti sfilano per il centro di Viterbo

Il festival dei teatri dell’est, seconda edizione, organizzato dal Centro universitario teatrale (Cut) La Torre, è arrivato al quarto giorno di spettacoli.
Dopo l’inaugurazione del festival lunedì 3 novembre con lo spettacolo "Antinomia del Maggiordomo", regia di Rolando Macrini, presso l’Auditorium di s. Maria in Gradi, è stata la volta della compagnia serba, più precisamente della facoltà di arte drammatica di Belgrado, che ha aperto le porte del Teatro Unione con lo spettacolo serale "Analfabeta di Branislva Nusic´", per la Regia di Ivana Vojt.
I giovani attori provenienti da una delle più rinomate accademie serbe hanno avuto la possibilità di esibirsi alla presenza dell’addetta culturale dell’ambasciata serba, e riscuotere il meritato successo alla presenza di molti giovani viterbesi e studenti.
Già nel pomeriggio dello stesso giorno erano andati in scena presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia Frydyryc Yager in Concert diretto e interpretato da Federico Barsanti del Piccolo Teatro della Versilia di Serravezza e Medea Material a cura del S’Arza Teatro di Sassari regia Romano Foddai.
Mercoledì 5 novembre è stata la volta di Maria Laura Ronzoni, un fuori programma di notevole qualità, con Notes From the Underworld, tra Dante e Beckett, spettacolo di musica e teatro, andato in scena presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia alle 18, mentre la sera il palcoscenico del Teatro Unione è stato calcato dagli attori del Bylis Teatro dell’Albania con lo spettacolo Pushtet – La Potestad per la regia di Adonis Filipi, molti gli spettatori albanesi presenti in platea che hanno apprezzato l’alto livello di qualità del testo presentato.
Come da programma ieri (giovedì 6 novembre) alle 18 l’Auditorium dell’Università è stato animato dalle note della musiche tradizionali dell’Orchestra Minima Mysticanza che accompagnavano l’attore Paco Milea con il suo Clouds Beyond the Sky, monologo originale che prende le mosse da un viaggio onirico realmente accaduto, come spunto per riflessioni sulla ricerca di se stessi all’interno della società odierna, attraverso divertenti situazioni, in atmosfere oniriche di paesaggi e luoghi inesplorati.
La sera alle 21.30 il Teatro comunale di Viterbo ha ospitato uno degli spettacoli più attesi del festival The Text Above All spettacolo esilarante della già nota compagnia Ariel Theatre della Romania che nel 2006 aveva presentato Gioconda, sempre per la regia di Doina Miglezi, il testo è stato scritto dal pluripremiato autore Doru Motoc.
Anche in questa occasione non sono mancati gli applausi dei conterranei infatti hanno gli associati della comunità rumena di Viterbo erano presenti allo spettacolo e a sorpresa gli attori della compagnia rumena hanno recitato gran parte del testo in italiano come omaggio a tutto il pubblico intervenuto, che ha potuto apprezzare con grande piacere e attenzione il lavoro dell’Ariel Theatre, alla fine tutti gli spettatori sono stati coinvolti dalla comicità e intelligenza del lavoro proposto: “Uno spettacolo dove la gioia della vita cresce al 100%”.
La compagni rumena ha chiuso il Teatro Unione, ma il festival non è ancora finito infatti oggi nel pomeriggio alle reo 17 presso la casa dello studente di S. Sisto si svolgerà la Tavola Rotonda dal titolo “Il Teatro classico il Teatro che verrà” che sarà un momento di riflessione aperto al pubblico sul teatro in compagnia degli ospiti del festival, in particolare dei registi e degli autori, ma anche con contributi di attori e studenti e chiunque abbia una propria idea di teatro; il convegno è naturalmente aperto al pubblico e come tutti gli eventi del festival dei teatri dell’est assolutamente a ingresso libero.
La sera, invece si torna a teatro alle 21,30 presso l’Auditorium di S.Maria in Gradi con il Tito Andronico Project, progetto internazionale curato da 5 registi che vedrà protagonisti 11 attori che durante le mattine del festival (dal 3 al 7 novembre) hanno lavorato sul testo di Shakespeare ed elaborato una performance finale internazionale.
Sabato 8 novembre infine alle 17,30 il teatro, dai luoghi istituzionali, scenderà in strada per attraversare la città con la Grande Parata Internazionale che vedrà oltre 80 artisti sfilare per le vie del centro di Viterbo, diretti dal regista Francesco Cerra.
La Parata partirà da piazza S. Sisto e si concluderà a piazza della Repubblica al ritmo della musica della Oscar Bonelli Band di Roma, della danza della compagnia Shock Tribale guidata da Paola Peloso, dalla simpatia dei trampolieri del Lago di Vico capitanati dal Laura Sperati e Giovanni Monaldi, dal ritmo scenografico degli attori e delle attrici del Cut guidati da Ilaria Passeri, dalla presenza artsistica di Bulgaria, Romania, Albania e Serbia e dalle coreografie marziali della compagnia Teatraedro.
Questa sarà la conclusione della seconda edizione del festival dei teatri dell’est dove ogni cosa ha trovato il suo posto: il teatro in primis, con due spettacoli al giorno, l’arte con la magnifica esposizione Fantomat, videosculture dell’artista bulgaro Venelin Shurelov presso il Chiostro Rinascimentale dell’Università curata da Valentina Spata, l’informazione con la trasmissione Openauar in onda su radio verde che per tutte le serate del festival ha ospitato artisti provenienti dall’est europeo, i momenti di incontro e di scambio con i concerti e i dj set del dopo festival presso il Blitz Cafè e infine il coinvolgimento della città con la grande parata internazionale di sabato 8 novembre dove divertimento, arte, cultura e società si fonderanno in un’unica scia di colori.
Hanno contribuito alla realizzazione del festival: Fondazione Carivit, Università della Tuscia, Camera di Commercio – Tuscia Viterbese, Confindustria, Comune e Provincia di Viterbo, Consorzio Tuscia Energia, Lazio Adisu, Offucina Eclectic Arts di Spoleto e gli sponsor privati: Ciminauto, Methodo, Fioralba, Cia, Trattoria Cioffa di Bagnaia, Caffetteria Oslavia, Blitz Caffè.

Fonte: TusciaWeb.

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