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martedì 26 ottobre 2010

Immigrazione, Caritas: "Da Viterbo il maggior aumento di rimesse inviate alle famiglie"

26/10/2010
L'agricoltura conta il 23,3% dei lavoratori stranieri e l'industria il 35,1%

Viterbo è la città del Lazio in cui c'è stato il maggior aumento delle rimesse inviate dai lavoratori stranieri alle famiglie di origine rimaste in patria e rilevate dalla Banca d'Italia attraverso i money transfer operators. Nel 2009, rispetto all'anno precedente, si segnalano notevoli aumenti a Viterbo, appunto, e a Rieti (rispettivamente del 14,3% e del 12,2%), mentre rimangono contenuti quelli di Latina (7,0%) e Roma (5,1%); unico risultato negativo a Frosinone (-1,2%)

Il dato emerge dal Rapporto Immigrazione 2009 redatto dalla Caritas, secondo il quale nel Lazio le due collettività straniere che hanno inviato più denaro all'estero (ovvero il 72,2% del totale regionale) sono i cinesi (861.746 migliaia di euro) e i filippini (485.938 migliaia di euro). Seguono gli invii verso Romania (7,8% del totale regionale), Bangladesh (3,1%), Perù (1,5%), India (1,5%), Ecuador (1,4%), Sri Lanka (1,1%), Brasile (1,1%) e Colombia (1,0%).

"Un altro dato convincente - si legge nella nota della Caritas - è il saldo occupazionale fornito dall'Inail, definito dalla differenza tra le assunzioni nette nel corso del 2009 e le cessazioni nette dei rapporti di lavoro: sia a livello nazionale che regionale il saldo complessivo risulta negativo (corrispondente a -31.435 in Italia e -45.565 nel Lazio), mentre quello dei lavoratori nati all'estero, seppure di poco, risulta positivo (14.096 in Italia, di cui 1.658 nel Lazio)".

I dati sui lavoratori nati all'estero assicurati all'Inail nel 2009 contano 294.043 occupati netti a livello regionale, ovvero il 9,5% del totale nazionale. In Italia l'incidenza dei nati all'estero rispetto al totale degli assicurati è del 16,1%, mentre nel Lazio il dato si attesta al 14,1%, con province che superano questo valore come Latina (18,4%), Viterbo (16,7%).

Nel Lazio, gli occupati netti nati all'estero si inseriscono prevalentemente nell'ambito dei servizi (65,8%), segue l'industria (26,6%) e, ad una certa distanza, l'agricoltura (6,2%). A livello provinciale è Roma a sbilanciare la distribuzione laziale per settori occupazionali: infatti, questa provincia assorbe l'88% del personale straniero occupato nei servizi. A Viterbo l'agricoltura conta il 23,3% dei lavoratori stranieri e l'industria il 35,1%.

Secondo i dati raccolti da Unioncamere, inoltre, nel 2009 i titolari d'impresa di nazionalità straniera erano ben 19.888, ponendo il Lazio al 5° posto della graduatoria nazionale. Si tratta di un dato che aumenta ogni anno e che segna, rispetto al 2003, una crescita del 262,4%. Nello stesso arco di tempo, la crescita a livello provinciale assegna a Rieti il valore maggiore, pari al 923,3%. Seguono le province di Frosinone (+577,4%), Viterbo (+541,1%), Latina (+254,5%) e Roma (+251,6%).

Fonte: ViterboOggi

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