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giovedì 6 maggio 2010

Agricoltura ed edilizia i settori piu' colpiti a rischio sopratutto immigrati e under 25

Nella Giornata mondiale contro gli incidenti nei luoghi di impiego, che si celebra il 28 aprile di ogni anno, dalle statistiche viene fuori un bollettino di guerra: nel nostro Paese le vittime sono in media 1.500 ogni anno. Circa 40omila gli infortu- ni. Sergio Capitani è solo uno degli ultimi di una lunga serie di nomi che ogni anno aggiornano la macabra statistica delle vittime. Morti bianche che sono state ricordate in tutto il mon- do nella giornata promossa dall`Ilo, l`Organizzazione internazionale del lavoro, indetta a partire dal 2003. Solo in Italia nel primo semestre del 2009 (secondo i dati più aggiornati offerti dall`Inail) sono morte 490 persone, ogni anno in media sono circa 1.500, più di tre al giorno. Sempre nel 2009 sono stati 397.980 gli infortunati, l`85 per cento dei quali si è assentato dal lavoro almeno un giorno e nel 29 per cento dei casi il congedo ha comportato un`assenza di almeno un mese. In tutto il mondo, secondo le Nazioni Unite, c`è un morto ogni quindici secondi, 6.500 ogni anno. Centottanta milioni sono quelli che si ammalano per patologie profes- ¦ 1152% sono donne rionali. Nell`evoluto Vecchio continente ogni tre minuti e mezzo qualcuno muore a causa del lavoro, 5.720 ogni anno. Il 3,2 per cento dei lavoratori (7 milioni) ha subito almeno un infortu- nio, mentre l`8,6 ha dichiarato di soffrire di un qualche disturbo della salute. I più colpiti sono i giovani sotto i 25 anni e le professioni più a rischio sono ovviamente quelle manuali (65 per cento uomini, 52 per cento per le donne). Più della metà delle vittime sono agricoltori, impiegati nel settore edile, stranieri. Il So per cento muore in itinere, nel viaggio che da casa porta al lavoro.

Fonte: INAIL

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