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venerdì 2 gennaio 2009

Si vive meno bene e si legge poco


Viterbo scende al 63esimo posto nell'indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita
di Giuseppe Ferlicca

Viterbo - 29 dicembre 2008

A Viterbo si vive un po’ meno bene rispetto allo scorso anno.
La pagella di fine anno del Sole 24 Ore piazza la città dei Papi al 63esimo posto fra i capoluoghi d’Italia, per vivibilità. In arrivo dalla posizione 59 (-4).
Nella classifica, dove la città ideale è Aosta (prima) e la peggiore Caltanisetta (ultima), Viterbo nel Lazio è dietro Rieti (51esima) e Roma (28esima). La capitale però è in forte discesa.
Nel 2007 era ottava.
Le altre due città laziali stanno in posizioni più arretrate. Latina è ottantesima e Frosinone ottantatreesima.
Il fatto che il capoluogo della Tuscia scivoli verso il basso, non sembra preoccupare chi intende trasferircisi, tanto che Viterbo è al primo posto in Italia all’anagrafe, con un saldo più che positivo tra chi s’iscrive e chi se ne va. Bene anche la densità demografica e il numero di laureati ogni mille giovani tra i 25 e i trent’anni (siamo 23esimi). Complessivamente, per il dato sulla popolazione siamo settimi. La performance migliore.
Meno bene il tenore di vita: 74esima posizione. Niente a che fare con Milano, Trieste e Varese, le prime tre, ma abbastanza distanti dal trio che chiude la classifica: Salerno, Napoli e Foggia. Se una casa in semi centro ha prezzi abbordabili rispetto alla media (1.960 euro), posizionandoci al posto numero 31, meno bene l’assegno di chi è in pensione. Mediamente è di 591,90 euro (78esimi). A Milano è di 962 euro. Viterbo è 68esima per risparmio prodotto, con depositi in banca che in media sono di 7.798 euro. Pochini rispetto a Trieste che viaggia sui trentamila euro. Sarà colpa dell’inflazione che si fa sentire. I viterbesi la percepiscono abbastanza, tanto che siamo all’82esimo posto.
Sul fronte lavoro, invece, 61esimi. Bene lo spirito d’impresa (settimo posto), mentre per la disoccupazione scivoliamo al 78esimo. A sorpresa, per le infrastrutture l’indagine del Sole 24 Ore ci piazza al 50esimo posto. Siamo 64esimi per presenza d’infrastrutture, ma la pagella ecologica ci mette a fondo classifica (85esimi). Per consolarci, il tasso di dispersione scolastico è basso (posizione 23), così come la velocità della giustizia (25esimi).
A Viterbo, nonostante alcuni episodi, si può vivere abbastanza tranquillamente. Quarantesimi per ordine pubblico. Microcriminalità poco diffusa (29esimi), pochi furti d’auto: 74 ogni centomila abitanti (26esimi), rispetto agli 807 di Catania, ultima. Per l’allarme rapine siamo 17esimi. Ce ne sono state diciannove ogni centomila abitanti, rispetto alle sei di Belluno, città più sicura su questo fronte, mentre a Napoli, ultima, ne sono state denunciato 309.
Quando si ha tempo libero, Viterbo non è Aosta, prima in Italia per occasioni culturali, ma nemmeno Agrigento, ultima. Ci piazziamo al 62esimo posto. Anche se alcuni indicatori lasciano perplessi. Siamo 24esimi per concerti ogni centomila abitanti o 47esimi per spettacoli cinematografici. Poche le associazioni di volontariato ogni mille abitanti: siamo 85esimi. Bene invece la ristorazione: 41esimi.
Alla forma ci teniamo ma non più di tanto (72esimi), mentre la nota dolente arriva dai libri. A Viterbo si legge poco. Per acquisti in libreria siamo 87esimi.
Nel complesso l’indagine si basa su trentasei indicatori, riassunti in sei settori: tenore di vita, affari e lavoro, servizi-ambiente-salute, ordine pubblico, popolazione e tempo libero, oltre alla percezione dei residenti su come vivono la loro città.

Fonte: TusciaWeb.

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