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sabato 21 agosto 2010

Caprarola, L'acqua finalmente è potabile

- Lo annuncia il sindaco Alessandro Cuzzoli
Viterbo - 8 agosto 2010 - ore 17,30

Caprarola dall'alto

Riceviamo e pubblichiamo - Il tempo è galantuomo…l’acqua che arriva nei rubinetti delle case di Caprarola è potabile: revocata l’ordinanza di non potabilità.
E così come ripetutamente rappresentato dall’amministrazione, in assemblee pubbliche, comunicati stampa, manifesti informativi, l’acqua destinata al consumo umano proveniente dal lago di Vico è potabile e “i valori analitici riscontrati nelle acque dopo potabilizzazione ed in distribuzione non hanno evidenziato rischi sanitari”: così decreta la nota del 6 agosto del 2010 numero 35606 dell’Istituto superiore della sanità.

Una nota con allegate le risultanze delle analisi effettuate sui prelievi effettuati dallo stesso Istituto il 21 luglio 2010 in entrata al potabilizzatore di Monte Tosto, in uscita e in distribuzione.

Risultati con esiti assolutamente inequivoci ed inequivocabili, l’acqua che l’amministrazione distribuisce ai suoi cittadini è potabilissima. Tali risultati verranno publicizzati nel miglior modo possibile mentre l’ordinanza di revoca del divieto di uso dell’acqua ai fini alimentari è già stata pubblicata, affissa in tutti i luoghi pubblici e consegnata a tutte le attività commerciali e non.

Finalmente finisce questa ingiustizia compiuta ai danni dei cittadini di Caprarola e degli operatori commerciali, dei ristoratori. Quanti disagi in questi ultimi 25 giorni, il tempo intercorso tra l’ordinaza di non potabilità e quella della sua revoca, procurati esclusivamente da una lacuna imputabile alla Asl di Viterbo (Servizio igiene e sanità pubblica e servizio igiene alimenti e nutrizione), e all’Arpa Lazio sezione di Viterbo che essendo sprovvisti delle attrezzature necessarie per certificare o meno la potabilità delle acque, ricercando l’eventuale presenza della microcistina tossica, per “l’applicazione del principio di precauzione” avevano obbligato il sindaco del Comune di Caprarola ad emettere ordinanza di non potabilità dell’acqua.

Una lacuna lunga tre anni, da tanti anni infatti il Comune di Caprarola chiede ripetutamente ai due Enti sopra competenti di attrezzarsi per dare risposte certe e definite alla stessa amministrazione e quindi a tutti i cittadini di Caprarola.

E’ importante ricordare che l’amministrazione non avendo ricevuto nessuna risposta in tutto questo lungo periodo aveva già provveduto, a garanzia della salute dei suoi cittadini e della verità sullo stato delle acque del Lago di Vico utilizzate per il consumo umano, a commissionare le analisi specifiche all’Istituto superiore della sanità e sottoscrivere con lo stesso, a proprie spese, una convenzione per un monitoraggio continuo e intensificato delle acque immesse nella rete idrica di Caprarola: analisi effettuate il 5 marzo 2010, il 7 aprile del 2010 e che aggiunte a quelle del 21 luglio hanno sempre dato tutte lo stesso responso, acqua potabile.

A questo punto però, preso purtroppo atto della perdurante assenza di collaborazione da parte della Asl di Viterbo (Servizio igiene e sanità pubblica e Servizio igiene alimenti e nutrizione) e considerato che l’Istituto superiore della Sanità fino a prova contraria rappresenta la massima autorità sanitaria nazionale, ed attualmente unico ente ubblico in grado di effettuare le analisi complete per la ricerca di elementi di tossicità, l’amministrazione ha deciso che per il futuro adotterà provvedimenti limitativi solo in presenza di dati completi e certi, considerato che dal 2007 gli unici dati certi sono quelli pervenuti dallo stesso Istituto superiore di sanità: dati che hanno sempre riconosciuto la bontà delle acque addotte nei nostri acquedotti, l’efficienza del nostro potabilizzatore e smentito clamorosamente tutti quelli che per miseri interessi personali, per manie di protagonismo, per ricerca della “notizia” a tutti i costi, o per un bassissimo tornaconto elettorale hanno sempre cercato di terrorizzare la popolazione caprolatta affermando senza nessuna ragione che dai loro rubinetti usciva veleno e non acqua.

Alessandro Cuzzoli
sindaco di Caprarola

Fonte: TusciaWeb

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