La campagna di Arci e Azione gay e lesbica è rivolta principalmente agli stranieri, con 20mila volantini pieghevoli stampati in arabo, cinese, ma anche romeno e albanese
07.12.2007
In arabo o cinese non esiste neppure la parola 'omosessuale'. Eppure, con varie perifrasi linguistiche, a Firenze viene lanciata una campagna contro l'omofobia rivolta principalmente agli stranieri, con 20.000 volantini pieghevoli stampati in arabo, cinese, ma anche romeno e albanese, e altrettanti in italiano. L'iniziativa è promossa dall'Arci e da Azione gay e lesbica di Firenze e verrà presentata ufficialmente il 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani. I volantini saranno distribuiti negli sportelli informativi delle due associazioni e godono del contributo della commissione europea. In poche paginette azzurre, viene spiegato senza pregiudizi o moralismi cosa significa essere omosessuali, eterosessuali, bisex o transgender e viene sottolineato che l'orientamento omosessuale é diffuso in tutte le culture e in tutte le classi sociali, per far capire che non si tratta di un reato e non è giusto essere discriminati per questo. Sono molti gli immigrati, soprattutto di secondo generazione, che, secondo quanto spiegato da Francesca Chiavacci, presidente dell'Arci, e da Riccardo Bettini di Azione gay e lesbica, non si sentono accettati in famiglia o dagli amici, sommando la discriminazione di essere straniero a quella di essere 'diverso', con ingiurie anche fisiche.
(ANSA)
07.12.2007
In arabo o cinese non esiste neppure la parola 'omosessuale'. Eppure, con varie perifrasi linguistiche, a Firenze viene lanciata una campagna contro l'omofobia rivolta principalmente agli stranieri, con 20.000 volantini pieghevoli stampati in arabo, cinese, ma anche romeno e albanese, e altrettanti in italiano. L'iniziativa è promossa dall'Arci e da Azione gay e lesbica di Firenze e verrà presentata ufficialmente il 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani. I volantini saranno distribuiti negli sportelli informativi delle due associazioni e godono del contributo della commissione europea. In poche paginette azzurre, viene spiegato senza pregiudizi o moralismi cosa significa essere omosessuali, eterosessuali, bisex o transgender e viene sottolineato che l'orientamento omosessuale é diffuso in tutte le culture e in tutte le classi sociali, per far capire che non si tratta di un reato e non è giusto essere discriminati per questo. Sono molti gli immigrati, soprattutto di secondo generazione, che, secondo quanto spiegato da Francesca Chiavacci, presidente dell'Arci, e da Riccardo Bettini di Azione gay e lesbica, non si sentono accettati in famiglia o dagli amici, sommando la discriminazione di essere straniero a quella di essere 'diverso', con ingiurie anche fisiche.
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