La comunità romena di Viterbo si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza da casa.
Informazioni utili per i romeni che vivono a Viterbo e per tutti i viterbesi e gli stranieri della Provincia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e sentirsi partecipi alla vita della città.

Bun gasit pe site!

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venerdì 28 novembre 2008

Cercasi befane


A.A.A. BEFANE CERCASI PER LA CALZA PIU' LUNGA DEL MONDO ANCHE QUEST'ANNO IN PALIO UNA SETTIMANA BIANCA

A.A.A. befane cercasi per battere record e vincere una settimana bianca. Lo annuncia IL Centro Sociale Pilastro promotore insieme a ADMO, AVIS e 500 Tuscia Club di Viterbo della "Calza più lunga del mondo", iniziativa unica nel suo genere, prevista il prossimo 5 gennaio, che vede una calza della Befana lunga ben 52 metri e dal diametro di 140 cm, trasportata da 10 Fiat 500, sfilare nelle vie del centro storico di Viterbo. La maxi calza è accompagnata da cento ''vecchine'', con tanto di gerla piena di doni e di scopa, che nel percorso aiutano a sorreggere la calza. Per questo compito, si cercano aspiranti befane che, crescendo di numero, contribuiranno a battere ancora una volta il record stabilito lo scorso anno rendendo la sfilata, con i loro travestimenti decisamente pittoreschi, sempre più colorata e divertente. "Anche quest'anno - ha anticipato il Presidente del Centro Sociale Pilastro , Luciano Barozzi - tra tutte le "befane" che parteciperanno all'evento, sarà estratta una fortunata che vincerà una settimana di vacanza sulla neve delle Dolomiti, offerta dall'AVIS di Viterbo.Lo scorso anno l'evento, che vede il patrocinio di Comune, Provincia e Regione, è stato seguito da migliaia di persone che, nonostante le non ottimali condizioni del tempo, hanno affollato il percorso sotto la pioggia, ed è stato anche al centro dell'attenzione dei mass media, sia locali sia nazionali. Ci auguriamo che quella del 2009 sia una sfilata ancora più di successo. " Alla sfilata, infatti, hanno dato nelle scorse edizioni ampio risalto le reti Rai e Mediaset, con servizi nei telegiornali di Raidue e di Raitre, un collegamento in diretta su "Uno mattina" di Raiuno e con diversi passaggi su trasmissioni di Canale 5 e ha avuto anche uno spazio di tutto rispetto sui quotidiani nazionali. Le aspiranti vecchine possono contattare il Centro polivalente Pilastro, telefonando allo 0761.324148, o recarsi direttamente al Centro, dalle 15.30 alle 18.30.

Comunicato Informagiovani.vt.it‏
Politiche giovanili Città di Viterbo

Dal 2006 al 2007 136 gli incidenti in meno nella Tuscia


Viterbo, 27/11/2008

“Guarda avanti”, la nuova campagna per la sicurezza stradale voluta dall’assessore Rizzello


“Guarda avanti” è la nuova campagna di sicurezza stradale realizzata dall’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Rizzello. Migliaia le brochure che verranno distribuite nei locali pubblici del Viterbese “allo scopo - dice l’assessore – di sensibilizzare i giovani della nostra provincia sui comportamenti da evitare, quando si è alla guida”. Rizzello ha poi illustrato i dati Istat e Aci che dimostrano la diminuzione degli incidenti stradali nel Viterbese dai 1.014 del 2006 agli 878 del 2007.

“La nuova campagna di sensibilizzazione prevede – afferma – la distribuzione di brochure all’interno di appositi contenitori appariranno nei bar e nei pub della Tuscia, per ricordare ai giovani l’importanza di una guida consapevole, senza abusare di alcool e moderando la velocità. Uno strumento, quello dei piccoli depliant, che riteniamo possa essere maggiormente recepito dai destinatari, rispetto al classico manifesto. Il target dei nostri interventi è infatti mirato alle fasce più colpite dagli incidenti stradali: i giovani, appunto”.

Rizzello ha quindi analizzato i dati sull’incidentalità come emersi dall’indagine Istat-Aci. “A livello nazionale – dichiara – lo scorso anno si è registrata una riduzione del 10% rispetto all’anno precedente. Dato che a livello locale è ancora più positivo, perché si arriva a una contrazione vicina al 17%, con 136 episodi in meno”.

Un trend positivo che di riscontra anche per il numero di incidenti ogni mille veicoli – da 3,87 del 2006 a 3,3 del 2007 – e per mille abitanti – da 3,32 del 2006 a 2,9 del 2007. “Per il primo dato – continua Rizzello – la provincia di Viterbo passa dal terzo al primo posto a livello di sicurezza nel Lazio. Per il secondo, sempre rapportata su base regionale, siamo dietro solo a Frosinone, il cui dato però - 2,8 – resta invariato negli anni”.

“A fronte del miglioramento dello standard qualitativo delle strade – aggiunge – dobbiamo continuare a lavorare sui comportamenti dei singoli, perché gli incidenti, seppur diminuiti, continuano ad avere esiti gravi”. Nello stesso periodo, infatti, sulle strade della Tuscia si sono registrati quattro morti in più.

“Lo scopo di questa nuova campagna – conclude – va proprio nel senso di favorire la crescita culturale degli utenti delle strade e aumentarne la consapevolezza alla guida”.

Ufficio stampa Provincia di Viterbo

lunedì 24 novembre 2008

Pa-ra-da. Marco Pontecorvo incontra gli studenti della Tuscia


Il regista a Viterbo martedì 9 dicembre 2008 per il “Progetto Scuole” del Tuscia Film Fest

Il Tuscia Film Fest e la Consulta Provinciale Studentesca di Viterbo organizzano martedì 9 dicembre 2008 (Cinema Metropolitan, Via del Pavone, Viterbo, ore 9) La lezione di Miloud.

L’iniziativa prevede la proiezione del film Pa-ra-da di Marco Pontecorvo e, a seguire, l’incontro degli studenti con il regista.

Pa-ra-da racconta la vera storia del clown di strada franco algerino Miloud Oukili, il suo arrivo in Romania nel ’92, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e il suo incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti “boskettari”. I bambini vivono da straccioni, come randagi, dormono nel sottosuolo di Bucarest, nelle grandi condotte dove passano i tubi per il riscaldamento e sopravvivono con furtarelli, accattonaggio e prostituzione.

Dopo molte disavventure e vere e proprie tragedie, osteggiato da funzionari corrotti, Miloud riuscirà a creare una vera e propria compagnia circense con questi ragazzi di strada e riuscirà a portare in scena lo spettacolo nella piazza principale di Bucarest, dimostrando che era possibile ridare dignità umana ad esseri che tutti consideravano animali.

La lezione di Miloud è riservata agli studenti degli istituti scolastici secondari statali e paritari di Viterbo e provincia. All’incontro interverranno i rappresentanti di Viterbo con amore, l’associazione viterbese che da anni collabora con Miloud e Parada.

Tutte le informazioni sulle attività del TFF sono disponibili in rete sul sito www.viterbocinema.com o iscrivendosi al gruppo Tuscia Film Fest recentemente di Facebook.

Fonte: Viterbo TV.

venerdì 21 novembre 2008

L'immigrazione sul nostro territorio, 26 novembre

Viterbo - Il 26 novembre incontro organizzato dalla Crose Rossa

- Mercoledì 26 novembre 2008 alle ore 16, nella sede della Croce Rossa di Viterbo, via Mammagialla, avrà luogo un incontro organizzato dalla Sezione femminile C.R.I. sul tema:
L’immigrazione nel territorio di Viterbo

Relatori:

- Dott.ssa Immacolata Amalfitano dirigente Area IV (diritti civili, immigrazione, cittadinanza) – Prefettura di Viterbo
- Dott.ssa Michela Triestino collaboratore amministrativo Area IV – Prefettura di Viterbo
- Dott. Umberto Di Fusco vice questore aggiunto – Questura di Viterbo
- Dott. Rossano Allegrini sostituto commissario – Questura di Viterbo
- Dott. Romolo Bozzo dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Viterbo
- Prof.ssa Laura Viventi Faregna volontaria Sezione Femminile C.R.I. – Viterbo

Coordinamento dei lavori:

Prof.ssa Rosa Maria Vinci-Orlando Palmisano, vice ispettrice Sez. Femm. C.R.I.

Scopo della riunione è di offrire un’informazione concreta e specifica sulla presenza degli immigrati nel territorio viterbese.

In considerazione dell’evidente interesse degli argomenti trattati e della particolare competenza ed esperienza dei relatori, l’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza.

Fonte: TusciaWeb.

Serata romena a Viterbo


COMUNICATO STAMPA
Viterbo, 19 novembre 2008

SERATA ROMENA A VITERBO

Viste le ultime tendenze migratorie e la moltitudine di cittadini stranieri nel territorio italiano, nasce il bisogno di una migliore conoscenza delle varie etnie. A Viterbo il 10% degli studenti sono stranieri provenienti da paesi come Romania, Albania, Colombia o provenienti da vari paesi africani. Purtroppo sono ancora pochissime le attività culturali che permettono agli studenti stranieri di far conoscere la loro storia, cultura e cibo.

All'inizio della serata agli ospiti sarà mostrata una presentazione, breve introduzione storica, politica e geografica. Si parlerà delle vicende che hanno portato alla formazione del paese e lo sviluppo nell'ultimo decennio, dopo di che gli studenti potranno assistere alla visione di un documentario culturale sulle tradizioni, feste, leggende, per esempio la leggenda sulla Transilvania del Castello di Dracula.

La serata romena avrà vari ospiti che presenterano la loro esperienza in Romania (gli ospiti sono professori universitari italiani oppure studenti italiani laureati all'estero). Nella seconda parte della serata gli ospiti potranno ascoltare musica popolare e assaggiare il cibo tradizionale romeno.
All'evento parteciperanno rappresentanti delle associazioni romene in Italia come: Eugen Terteleac, Simona Farcas, Catalina Sava ma anche giornalisti
romeni come Marius Fratila, Elena Postelnicu e tanti altri.

L'evento è stato proposto da Ioana Valeria Milosescu e finanziato da Laziodisu con i contributi per le attività culturali 2008.

Ioana Milosescu
www.scoprireilmondo.eu (il sito dell'evento)

Ufficio stampa Comune di Viterbo

"Vaccinare ogni bambino immigrato"


Viterbo - Laura Allegrini (Pdl) interviene nella Giornata dell'infanzia
Viterbo - 21 novembre 2008
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Riceviamo e pubblichiamo
Laura Allegrini

- Se il provvedimento sulle impronte digitali è un passo importante nell’interesse di alcune fasce di bambini immigrati, allo stesso tempo bisogna dare ad ogni bambino immigrato la possibilità di essere vaccinato.
Nella Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e l’adolescenza, la senatrice Pdl Laura Allegrini è intervenuta, in qualità di segretario della Commissione parlamentare per l’infanzia, al convegno a Palazzo Montecitorio.

“Vaccinare ogni bambino immigrato –ha sottolineato la senatrice– sarebbe un fatto importante di civiltà, peraltro genericamente previsto nella Convenzione di New York del 1989, che non renderebbe vano l’obiettivo di debellare completamente alcune malattie, e sarebbe una garanzia anche per i bambini italiani”.

Il tema della Giornata quest’anno è: “Crescere insieme: accoglienza e integrazione dei minori stranieri in Italia”.

“Governare l’integrazione dei minori immigrati –prosegue la senatrice Allegrini– vuol dire non solo far fronte a gravi emergenze come la devianza minorile, la sottrazione, il traffico e lo sfruttamento attraverso la prostituzione o la piaga della pedofilia, oggetto di un nostro disegno di legge; vuol dire anche gestire nel migliore dei modi la convivenza tra bambini italiani e stranieri”. L’integrazione passa attraverso scuola, associazioni e lo sport.

“Garantire un buon livello d’accoglienza ai minori immigrati, può attenuare le tensioni con la famiglia immigrata e porre le basi per una cittadinanza consapevole, fatta di conoscenza della nostra lingua, della nostra cultura e delle nostre norme”.

La strada da percorrere per costruire una società a misura di bambino, è lunga. “Passa dalla nomina di un Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza –spiega– un nuovo Piano d’Azione e attraverso la difficile scelta di un Ministero per l’Infanzia”.

E se il bambino ha i suoi diritti, a genitori, famiglia e istituzioni, spettano i doveri corrispondenti. “Non si può –conclude la senatrice– oggi più che mai abdicare al proprio ruolo di genitore e spetta alle istituzioni il compito di garantire la possibilità di svolgere al meglio questo ruolo”.

Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Presidente della Commissione Alessandra Mussolini e la vice Presidente Anna Maria Serafini.

Laura Allegrini

Fonte: TusciaWeb.

Collaborazione tra l'ateneo della Tuscia e quello di Cluj


L'università viterbese in cooperazione con quella romena -
Mancini: "Un'esperienza che fa crescere entrambe
Viterbo - 20 novembre 2008

Foto: Il due magnifici rettori, Marco Mancini e Andrei Marga
Copyright Tusciaweb

- “E’ una collaborazione che fa crescere entrambe le Università. Una forte cooperazione nella ricerca scientifica che conferisce grande impulso alla internazionalizzazione dell’Università della Tuscia. Questo aiuterà anche le tante aziende italiane impegnate attualmente in Transilvania. Per Viterbo è un’importante atto che avrà ricadute molto positive. L’Unione Europea ha 50 miliardi di euro da destinare alle università dei paesi membri e questa è un’occasione straordinaria per poter sfruttare al meglio i fondi”.
Così il magnifico rettore dell’ateneo viterbese Marco Mancini ha esordito presentando il protocollo sottoscritto con l’università romena di Babes-Bolyai di Cluj.
A siglare l’accordo per questa università lo stesso Magnifico rettore Andrei Marga.
“ L’accordo, ha detto, prevede anche lo sviluppo di progetti Erasmus così importanti per il nostro ateneo che ha 50.000 iscritti e 21 Facoltà. Il protocollo attuativo -ha aggiunto- dà la possibilità di formare jont-master in economia ed altre iniziativa che riguardano le facoltà di lingue. In particolare per questo corso di laurea si effettueranno ricerche congiunte e studi sul viaggio”.
L’accordo tra le due università partirà immediatamente.
Per l’università della Tuscia erano presenti i presidi delle facoltà di economia Egidio Perrone e di lingue Gaetano Platania e gli omologhi per l’università di Cluj.

Fonte: TusciaWeb.

giovedì 20 novembre 2008

Bando per progetti sull’immigrazione, scadenza lunedì prossimo


Viterbo, 20/11/2008
Picchiarelli: “Grande occasione di crescita culturale”

Integrazione dell’immigrato sul territorio, assicurazione di pari opportunità, costruzione di relazioni positive con la popolazione italiana: poggia su queste tre basi il bando voluto dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia, con il quale verranno finanziati progetti presentati dal terzo settore e da organizzazioni sindacali iscritte al registro del consiglio dei ministri come associazioni o organismi privati che svolgono attività a favore degli immigrati.

Nello specifico, si dovrà anche favorire la conoscenza delle leggi sul tema dell’immigrazione, evidenziando l’apporto positivo dell’immigrazione sull’economia del nostro paese. “Ma tra le aree di intervento – dice l’assessore Giuseppe Picchiarelli – ci sono inoltre azioni volte a favorire la conoscenza della lingua italiana, la riduzione dell’emarginazione con iniziative socio culturali, la tutela della donna e del minore, in particolare delle donne vittime della tratta, interventi di supporto per gli immigrati detenuti con accesso facilitato ai servizi, sportelli di mediazione culturale per la prima accoglienza e osservatori sulla discriminazione”.

Ogni associazione potrà presentare un solo progetto, con interventi anche su più aree. Le richieste vanno presentate in carta semplice su modello apposito – scaricabile sul sito www.provincia.vt.it - all’ufficio posta in arrivo, in via Saffi 49. Il tutto entro lunedì prossimo, 24 novembre. Il bando è disponibile ancora sul sito istituzionale, alla voce “Avvisi pubblici”.

“Siamo convinti – continua Picchiarelli - che avvicinare mondi diversi sia una grande occasione di crescita e arricchimento per tutti. E di tutti serve l’impegno, la predisposizione, l’apertura soprattutto ad ascoltare e a conoscere tradizioni ed esperienze magari finora ignorate, un interscambio che invece può portare a migliorare il nostro bagaglio culturale”.

Ufficio stampa Provincia di Viterbo

martedì 18 novembre 2008

A settant’anni dalle legge razziali, la Provincia si interroga sulle discriminazioni


Giovedì mattina il convegno promosso dall’assessore Picchiarelli

“Razza ═ Razzismo. Riflessioni a settant’anni dalle leggi razziali” è il titolo del convegno che si terrà giovedì alle 10 nella sala conferenze della Provincia. “A così tanto tempo da quell’infausta pagina della storia del nostro Paese – commenta l’assessore alla Pace, Giuseppe Picchiarelli - purtroppo è ancora necessario discutere, ragionare ed analizzare un tema così profondo”. Il convegno è organizzato dalla Provincia, in collaborazione con l’Afesopsit (Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia), l’associazione 24marzo.it e la Cooperativa sociale Alice.

“Se ancora oggi - spiega Picchiarelli - fenomeni di intolleranza e aggressione nei confronti di chi a volte viene da Paesi diversi, ha il colore della pelle diverso o professa una religione diversa, oppure a volte ha semplicemente un orientamento sessuale diverso, sono purtroppo drammaticamente frequenti, è evidente che occorre allora fondare le nostre culture su radici più solide, capaci di parlare la lingua dell’accoglienza, dell’integrazione, della contaminazione e dell’uguaglianza”.

“Le straordinarie parole che il costituente ha scritto nell’art. 3 della nostra Carta fondamentale – spiega ancora l’assessore - introducono infatti, associandolo al principio di uguaglianza formale, quel principio ancor più ampio di uguaglianza sostanziale che impone a ciascuno di noi, specialmente a chi riveste il ruolo di amministratore pubblico, di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. E’ su questa scia che abbiamo organizzato l’appuntamento di giovedì, per smuovere le coscienze e far ragionare su un tema che, purtroppo, rimane di stringente attualità”.

Tra gli interventi previsti, quello della biologa Daniela Cantucci che spiegherà come non esiste un criterio scientifico su cui possa basarsi il concetto di razza; poi, l’avvocato Marcello Gentile racconterà quante e quali sono le leggi razziali. Ci saranno, quindi, le testimonianze dirette di due vittime delle discriminazioni razziali all’epoca del fascismo, Vera Vigevani e Giulia Spizzichino, e infine di due rappresentanti della comunità rom, Giorgio Bezzechi e Maurizio Pagani. L’apertura dei lavori è affidata a Vito Ferrante dell’Afesopsit e la chiusura all’assessore Picchiarelli.

Ufficio stampa Provincia di Viterbo

lunedì 17 novembre 2008

Scambio di doni tra Marini e il Governo romeno


15/11/2008

Nella foto: il sindaco Giulio Marini consegna la riproduzione in scala della Macchina di Santa Rosa a Petre Roman

(OnTuscia) – VITERBO – (md) Petre Roman, alto rappresentante del Governo della Romania per i romeni all'estero, in collaborazione con l'Associazione dei Romeni in Italia, ha fatto visita nel tardo pomeriggio di ieri al sindaco di Viterbo Giulio Marini. Nella sala consiliare del comune, Roman ha consegnato al primo cittadino viterbese una targa quale segno di apprezzamento per quanto fatto sino ad ora per i cittadini romeni che si sono stabiliti nel capoluogo.

L’alto funzionario, che era accompagnato dal consigliere d’ambasciata George Bologan, da una rappresentanza della comunità romena di Viterbo e da alcuni giornalisti di testate romene (Adevarul ecc.), ha ricevuto in dono da Giulio Marini una riproduzione in scala dell’ultima Macchina di Santa Rosa (Ali di Luce, ndr).




Fonte: OnTuscia

mercoledì 12 novembre 2008

Il governo romeno premia Marini


Viterbo - Il 14 la consegna dell'onorificenza al sindaco, per la sua sensibilità nei confronti degli immigrati
Viterbo - 12 novembre 2008

In foto: Giulio Marini, sindaco di Viterbo

Il governo Romeno premia il sindaco Marini.

Avverrà venerdì 14 novembre prossimo a Palazzo dei Priori, alle 18.30 nella Sala d'Ercole Petre Roman, alto rappresentante del governo della Romania per i romeni all'estero, accompagnato da una delegazione e in collaborazione con l'Associazione dei Romeni in Italia, consegnerà al sindaco di Viterbo un'onorificenza a testimonianza della sensibilità dimostrata nei confronti della comunità romena che vive e lavora nel territorio viterbese che, come noto, è molto numerosa e ben inserita nel tessuto sociale ed economico della Tuscia.
Si tratta di una delle prime onorificenze consegnate in Italia, sulla scia di altre già conferite, ad esempio, in Spagna, a Madrid e Barcellona.
“Sono davvero lusingato di questa bella iniziativa del Governo romeno - ha commentato il sindaco Marini alla notizia - e ringrazio sin da ora non solo le autorità, ma tutti i romeni che vivono a Viterbo, dove si sono integrati con la comunità locale , lavorando con serietà e impegno.
Li invito, insieme ai miei concittadini, alla cerimonia, per vivere insieme una occasione di gioia e condivisione che ci unisce tutti”.

Fonte: TusciaWeb

lunedì 10 novembre 2008

Apriranno il prossimo 11 novembre gli Sportelli d’Ascolto Psicologico


Apriranno il prossimo 11 novembre gli “Sportelli d’Ascolto Psicologico” presso l’Istituto Comprensivo “San Bonaventura” di Bagnoregio, Castiglione in Teverina e Civitella d’Agliano, in provincia di Viterbo.

Si tratta di un ulteriore impegno voluto con sensibilità e tenacia dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Rita Salvi, convinta come pochi dell’importanza dell’alleanza educativa tra scuola, studenti e famiglie e della formazione integrale degli adolescenti. Questo nuovo

Servizio di Psicologia Scolastica è reso altresì possibile dalla lungimirante adesione dei Sindaci dei tre Comuni coinvolti, consapevoli che prevenire il disagio in età evolutiva non solo è un obiettivo da garantire ai ragazzi ed alle famiglie, ma è anche uno dei modi migliori per realizzare una cittadinanza civile costruttiva e consapevole.

Insieme alla famiglia, infatti, la scuola è la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo, uno dei poli primari per promuovere il benessere globale (fisico, psicologico, relazionale) dei ragazzi di oggi, da cui dipenderà anche in futuro la qualità dei cittadini e delle loro azioni.

L’iniziativa di istituire gli Sportelli d’Ascolto Psicologico presso le tre Sedi dell’Istituto Comprensivo “San Bonaventura” di Bagnoregio si inserisce in un progetto più ampio teso a valorizzare l’individuo nella sua interezza e a stimolarne una crescita tanto cognitiva quanto emozionale, volta alla realizzazione di comportamenti pro-sociali ed alla prevenzione del disagio, della marginalità e del bullismo.

La scuola rappresenta l’ambito privilegiato di un qualificato intervento psicologico che possa contribuire ad affrontare le problematiche sempre presenti in tutte le fasi della crescita individuale, specialmente in quella così delicata – quale la preadolescenza – in cui vengono gettate le basi degli atteggiamenti e del comportamento individuale e sociale, che tenderanno a rimanere stabili nel corso della vita.

Lo Sportello d’Ascolto Psicologico (SAP)

Lo Sportello d’Ascolto Psicologico è un servizio di promozione della salute intesa nel senso più ampio che ne dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità: benessere fisico, psichico, socio-relazionale, con obiettivi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del proprio equilibrio mentale e sociale nel rispetto della propria individualità.

L’Istituto Comprensivo “San Bonaventura” ha sempre operato in favore di tali obiettivi, nella convinzione che la Scuola è il punto di incontro di tante energie che, insieme, possono collaborare alla costruzione di individui più equilibrati e solidali.

Gli Sportelli d’Ascolto Psicologico, attivi nell’orario scolastico e gratuiti per gli utenti (studenti, genitori, insegnanti) rappresentano un’occasione di avvicinamento ad una preziosa figura di aiuto, la Psicologa (responsabile del Servizio sarà la Dott. ssa Marisa Nicolini), che offrirà nel corso dell’anno scolastico ad ogni studente la possibilità di sperimentare il valore della riflessione e della presa di coscienza della propria realtà (consapevolezza e autostima) per attuare dei sani processi di identificazione ed autonomia.

Metodologia e interventi

L’attivazione del Servizio sarà un’occasione per i ragazzi:
• di ascolto non giudicante
• di accoglienza e accettazione
• di sostegno alla crescita
• di orientamento
• di informazione
• di gestione e risoluzione dei conflitti.

Rispetto ai genitori, si privilegerà l’empowerment delle capacità genitoriali e il potenziamento delle abilità comunicativo- relazionali, affinché essi possano trovare ascolto e supporto:
• nell’ esercizio di una genitorialità piena e consapevole
• nel potenziamento della proprie competenze educative
• nella costruzione di un’efficace alleanza educativa con la scuola.

Nei confronti dei docenti, infine, verranno fornite specifiche indicazioni psicopedagogiche da integrare nelle attività curriculari.

Destinatari

Nello spirito di collaborazione e formazione globale che anima l’Istituto Comprensivo “San Bonaventura” nelle tre sedi menzionate e grazie al sostegno dei Sindaci dei rispettivi Comuni, il Servizio si propone di costituire un punto di riferimento psicologico per la Scuola nel suo insieme, ed è pertanto aperto a quanti sentano l’esigenza di confrontarsi sulle problematiche vissute a scuola nel rapporto con i bambini e gli adolescenti.

Previo appuntamento tramite le rispettive Segreterie, la Psicologa sarà disponibile al confronto anche con gli insegnanti e i genitori degli studenti, al fine di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli allievi.

La Dott.ssa Marisa Nicolini, responsabile del Servizio, ha già collaborato negli anni scorsi con l’Istituto Comprensivo di Bagnoregio, con un analogo Sportello d’Ascolto molto apprezzato dagli utenti ed altre attività educativo-formative sia individuali che in classe.

Per ulteriori informazioni: www.comprensivobagnoregio.it

Contatto: Dott.ssa Marisa Nicolini
Psicologa, psicoterapeuta CTU del Tribunale di Viterbo
Centro Visana Viterbo, Via Lega dei Dodici Popoli, 27 Tel. 0761 251836 cell. 328 8727581
e-mail: m_nicolini@virgilio.it

Fonte: Viterbo TV.

La famiglia raccontata in 70 scatti


MOSTRA FOTOGRAFICA FAMIGLIE LAZIALI: LA FAMIGLIA RACCONTATA IN 70 SCATTI
FAMIGLIE LAZIALI

Viterbo - Frosinone – Latina - Rieti
dal 10 novembre al 19 dicembre 2008

Ricostruire la storia della famiglia e del territorio della regione attraverso le immagini autoprodotte dai suoi abitanti: fotografie e filmini familiari e amatoriali. Questo l’obiettivo del progetto triennale FAMIGLIE LAZIALI – promosso dalla Regione Lazio e curato dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano - che vede il suo naturale compimento in 4 mostre fotografiche a ingresso gratuito allestite in ciascuna delle province laziali: Viterbo (dal 10 al 16 novembre), Frosinone (24 novembre - 1 dicembre), Latina (3-10 dicembre) e Rieti (12-19 dicembre). I quattro eventi espositivi, a cura di Gabriele D’Autilia (responsabile del progetto), Laura Cusano e Manuela Pacella (ricercatrici), propongono una selezione delle fotografie raccolte negli ultimi due anni e un montaggio dei filmini familiari e delle videointerviste realizzate presso le scuole aderenti al progetto (a cura di Serena Barela e Fabrizio Moggia, Aamod).

Ogni mostra è divisa in sezioni, definite secondo i principali temi, soggetti o generi della fotografia di famiglia. Questi i titoli delle diverse sezioni: Spazi pubblici, Da piccoli, Rituali, A casa, Fuori casa, In movimento, Ritratti. Tutto il materiale presentato nelle quattro province confluirà, nella prossima primavera, in una grande esposizione presso il Vittoriano a Roma.

LE FASI DEL PROGETTO

Tutta la prima parte del lavoro è stata dedicata alla ricerca e alla selezione dei documenti visivi presso archivi, biblioteche, istituti ed enti pubblici presenti nel Lazio, con l’obiettivo di realizzare parallelamente una mappatura generale di quanto si conserva di fotografico e filmico in queste istituzioni.

Sono state poi coinvolte nel progetto ventisette scuole, tra medie inferiori e superiori, scelte a campione, a cui è stato proposto un laboratorio didattico con lo scopo di selezionare piccole collezioni fotografiche di famiglia. Il concorso La mia famiglia in trenta scatti, riservato alle scuole aderenti al progetto, ha premiato alla fine dell’anno scolastico le tre raccolte fotografiche più significative.

Accanto a questi fronti di ricerca ci si è occupati anche degli archivi pubblici, coinvolgendo fondazioni, istituti, musei, associazioni che conservano materiali fotocinematografici. Si è attivato, inoltre, un modulo di ricerca finalizzato all’individuazione di archivi gentilizi e di famiglie maggiorenti che hanno avuto un ruolo attivo nella storia economica, culturale, politica e sociale della regione.

A conclusione del lavoro sono state raccolte circa 10.000 fotografie e più di 100 film amatoriali, provenienti da una cinquantina di comuni distribuiti nelle varie province della regione. I documenti sono stati digitalizzati, catalogati e ordinati in una banca dati che sarà accessibile a tutti dal sito della Regione Lazio, dell’AAMOD e del Museo Centrale del Risorgimento.

CALENDARIO DELLE MOSTRE:

Famiglie Laziali - Provincia di Viterbo
La famiglia raccontata in 70 scatti
Sala Anselmi
Provincia di Viterbo Via Saffi 49 Viterbo

INAUGURAZIONE:
lunedì 10 novembre 2008 ore 18,30

DATE:
10-16 novembre 2008

ORARI:
tutti i giorni dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,30

INGRESSO GRATUITO

La mostra della provincia di Viterbo proporrà immagini dei comuni di Bagnoregio, Blera, Bassano Romano, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Montalto di Castro, Tarquinia, Viterbo, Vitorchiano.
[...]

CONTATTI:
ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO
Via Ostiense, 106 - 00154 Roma
tel. 06 57305447 - 06 5742872 - 06 57289551
fax 06 57 580 51
info@aamod.it www.aamod.it

Fonte: Viterbo TV.

Nel 2007 sono state sei miliardi di euro le rimesse dei cittadini stranieri in Italia

10 novembre 2008

In testa la comunità cinese che ha superato romeni e filippini. Ricerca del Centro Studi Sintesi di Venezia.

Sei miliardi di euro l’ammontare delle rimesse che gli oltre 3 milioni di immigrati hanno spedito nei loro Paesi d'origine nel 2007. Un flusso di liquidità pari allo 0,4% della ricchezza complessivamente prodotta a livello nazionale e che dal 2000 al 2007 è cresciuta di quasi dieci volte (+927%).
Sono i dati che emergono da una ricerca del Centro Studi Sintesi di Venezia che ha analizzato la natura e la destinazione finale delle rimesse degli immigrati in Italia.
Ogni immigrato, in media, trasferisce poco più di 2.000 euro nel proprio Paese “spesso – si legge nella ricerca - per soddisfare necessità vitali dei familiari-riceventi come cibo e vestiario”.
Un terzo delle rimesse, spiegano i ricercatori, finiscono in zone rurali non di rado per creare il risparmio necessario per aprire nuove attività commerciali ed artigianali.
Oltre un quarto del denaro che esce dall'Italia è localizzato nel Lazio (26%), anche in relazione alla presenza elevata di money transfert domiciliati nella capitale, seguito da Lombardia, Toscana e Veneto che si collocano, rispettivamente, seconda terza e quarta in questa classifica (20,6% e 14,4% e 6,7%). La regione Lazio primeggia anche per la consistenza delle rimesse rapportate al Pil da essa stessa prodotto (0,94%) e per la somma complessiva portata fuori da ciascun residente nella regione (4.766 euro). Valori al di sopra della media nazionale di 2.057 euro, si registrano tra le rimesse pro capite delle regioni Toscana (3.702 euro), Sardegna (2.875 euro) e Campania (2.864 euro). Gli aumenti più consistenti nelle rimesse nel periodo 2000-2007 hanno riguardato invece la Valle d'Aosta, la Toscana, il Piemonte e l'Umbria.
A livello provinciale solo Roma raccoglie quasi un quarto delle intere rimesse nazionali (24,9%), seguita a ruota da Milano, distanziata con oltre 10 punti percentuali (13,6%). Seguono poi due province toscane, con Prato (7,4%) che precede il capoluogo regionale Firenze (4,0%).
Tra le province in cui sono si sono registrati i maggiori aumenti dal 2000 al 2007 si annoverano due province laziali, Rieti e Viterbo.
Il Paese che nel 2007 ha ricevuto i trasferimenti più consistenti provenienti dall’Italia è stata la Cina con un ammontare complessivo di 1,6 miliardi di euro seguita da Romania (13,1%), Filippine e Marocco.
Complessivamente, il 46% delle rimesse si indirizzano in Asia (con più di 2,7 miliardi di euro), mentre oltre un quarto sono destinate ai Paesi europei (che registrano rimesse per 1,6 miliardi di euro). Della rimanente parte, circa il 15% defluisce in Africa e quasi il 12% nel continente americano.
(Al. Col.)
Fonte: ImmigrazioneOggi.

sabato 8 novembre 2008

La "Grande parata internazionale" chiude il Festival dei teatri dell'Est - Sabato 8 novembre

Ottanta artisti sfilano per il centro di Viterbo

Il festival dei teatri dell’est, seconda edizione, organizzato dal Centro universitario teatrale (Cut) La Torre, è arrivato al quarto giorno di spettacoli.
Dopo l’inaugurazione del festival lunedì 3 novembre con lo spettacolo "Antinomia del Maggiordomo", regia di Rolando Macrini, presso l’Auditorium di s. Maria in Gradi, è stata la volta della compagnia serba, più precisamente della facoltà di arte drammatica di Belgrado, che ha aperto le porte del Teatro Unione con lo spettacolo serale "Analfabeta di Branislva Nusic´", per la Regia di Ivana Vojt.
I giovani attori provenienti da una delle più rinomate accademie serbe hanno avuto la possibilità di esibirsi alla presenza dell’addetta culturale dell’ambasciata serba, e riscuotere il meritato successo alla presenza di molti giovani viterbesi e studenti.
Già nel pomeriggio dello stesso giorno erano andati in scena presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia Frydyryc Yager in Concert diretto e interpretato da Federico Barsanti del Piccolo Teatro della Versilia di Serravezza e Medea Material a cura del S’Arza Teatro di Sassari regia Romano Foddai.
Mercoledì 5 novembre è stata la volta di Maria Laura Ronzoni, un fuori programma di notevole qualità, con Notes From the Underworld, tra Dante e Beckett, spettacolo di musica e teatro, andato in scena presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia alle 18, mentre la sera il palcoscenico del Teatro Unione è stato calcato dagli attori del Bylis Teatro dell’Albania con lo spettacolo Pushtet – La Potestad per la regia di Adonis Filipi, molti gli spettatori albanesi presenti in platea che hanno apprezzato l’alto livello di qualità del testo presentato.
Come da programma ieri (giovedì 6 novembre) alle 18 l’Auditorium dell’Università è stato animato dalle note della musiche tradizionali dell’Orchestra Minima Mysticanza che accompagnavano l’attore Paco Milea con il suo Clouds Beyond the Sky, monologo originale che prende le mosse da un viaggio onirico realmente accaduto, come spunto per riflessioni sulla ricerca di se stessi all’interno della società odierna, attraverso divertenti situazioni, in atmosfere oniriche di paesaggi e luoghi inesplorati.
La sera alle 21.30 il Teatro comunale di Viterbo ha ospitato uno degli spettacoli più attesi del festival The Text Above All spettacolo esilarante della già nota compagnia Ariel Theatre della Romania che nel 2006 aveva presentato Gioconda, sempre per la regia di Doina Miglezi, il testo è stato scritto dal pluripremiato autore Doru Motoc.
Anche in questa occasione non sono mancati gli applausi dei conterranei infatti hanno gli associati della comunità rumena di Viterbo erano presenti allo spettacolo e a sorpresa gli attori della compagnia rumena hanno recitato gran parte del testo in italiano come omaggio a tutto il pubblico intervenuto, che ha potuto apprezzare con grande piacere e attenzione il lavoro dell’Ariel Theatre, alla fine tutti gli spettatori sono stati coinvolti dalla comicità e intelligenza del lavoro proposto: “Uno spettacolo dove la gioia della vita cresce al 100%”.
La compagni rumena ha chiuso il Teatro Unione, ma il festival non è ancora finito infatti oggi nel pomeriggio alle reo 17 presso la casa dello studente di S. Sisto si svolgerà la Tavola Rotonda dal titolo “Il Teatro classico il Teatro che verrà” che sarà un momento di riflessione aperto al pubblico sul teatro in compagnia degli ospiti del festival, in particolare dei registi e degli autori, ma anche con contributi di attori e studenti e chiunque abbia una propria idea di teatro; il convegno è naturalmente aperto al pubblico e come tutti gli eventi del festival dei teatri dell’est assolutamente a ingresso libero.
La sera, invece si torna a teatro alle 21,30 presso l’Auditorium di S.Maria in Gradi con il Tito Andronico Project, progetto internazionale curato da 5 registi che vedrà protagonisti 11 attori che durante le mattine del festival (dal 3 al 7 novembre) hanno lavorato sul testo di Shakespeare ed elaborato una performance finale internazionale.
Sabato 8 novembre infine alle 17,30 il teatro, dai luoghi istituzionali, scenderà in strada per attraversare la città con la Grande Parata Internazionale che vedrà oltre 80 artisti sfilare per le vie del centro di Viterbo, diretti dal regista Francesco Cerra.
La Parata partirà da piazza S. Sisto e si concluderà a piazza della Repubblica al ritmo della musica della Oscar Bonelli Band di Roma, della danza della compagnia Shock Tribale guidata da Paola Peloso, dalla simpatia dei trampolieri del Lago di Vico capitanati dal Laura Sperati e Giovanni Monaldi, dal ritmo scenografico degli attori e delle attrici del Cut guidati da Ilaria Passeri, dalla presenza artsistica di Bulgaria, Romania, Albania e Serbia e dalle coreografie marziali della compagnia Teatraedro.
Questa sarà la conclusione della seconda edizione del festival dei teatri dell’est dove ogni cosa ha trovato il suo posto: il teatro in primis, con due spettacoli al giorno, l’arte con la magnifica esposizione Fantomat, videosculture dell’artista bulgaro Venelin Shurelov presso il Chiostro Rinascimentale dell’Università curata da Valentina Spata, l’informazione con la trasmissione Openauar in onda su radio verde che per tutte le serate del festival ha ospitato artisti provenienti dall’est europeo, i momenti di incontro e di scambio con i concerti e i dj set del dopo festival presso il Blitz Cafè e infine il coinvolgimento della città con la grande parata internazionale di sabato 8 novembre dove divertimento, arte, cultura e società si fonderanno in un’unica scia di colori.
Hanno contribuito alla realizzazione del festival: Fondazione Carivit, Università della Tuscia, Camera di Commercio – Tuscia Viterbese, Confindustria, Comune e Provincia di Viterbo, Consorzio Tuscia Energia, Lazio Adisu, Offucina Eclectic Arts di Spoleto e gli sponsor privati: Ciminauto, Methodo, Fioralba, Cia, Trattoria Cioffa di Bagnaia, Caffetteria Oslavia, Blitz Caffè.

Fonte: TusciaWeb.

Nel Lazio ogni cento nuovi nati 21 hanno la mamma straniera

FROSINONE
La cicogna non vola sulla Ciociaria
La cicogna non vola molto sulla Ciociaria. Le donne ciociare non fanno più figli o ne fanno sempre meno. A confermarlo è l'ultimo rapporto stilato dal Congresso nazionale della Fiog.

La provincia di Frosinone risulta tra le ultime d'Italia, precisamente all'87° posto della graduatoria delle 107 provincie.
In Ciociaria i nativi sono 4.320. Pochi se rapportati alla provincia di Latina con 5.123 compatibili per numero di abitanti a quella di Frosinone. La percentuale di nuovi nati ogni cento abitanti è scesa a quota 0,87, superiore solo a quella di Viterbo (0,80), Rieti (0,79), latina (0,95) e Roma (0,97). Le donne ciociare si avvicinano sempre più al rapporto «uno a uno», vale a dire un figlio ciascuno. Una soglia considerata critica dai demografi e superata in Italia solo in tre province sarde. Il mese in cui sono nati più bambini è stato quello di ottobre seguito da gennaio. Oltre a partorire meno figli delle donne residenti in altre zone del Lazio, le ciociare sembra che partoriscano anche in età più avanzata, ben oltre la media nazionale, alle soglie dei 31 anni. L'età media della madre al momento del parto è infatti di 30 anni, mentre in Ciociaria gli uomini diventano papà a 34 anni. Una condizione causata soprattutto dalle difficoltà economiche e occupazionali che allontano il matrimonio e dunque le condizioni per mantenere la famiglia. Inoltre, sulla vita di copia incidono anche i prezzi alti delle case, la scarsa dotazione di servizi destinati alle mamme che lavorano, a cominciare dagli asili nido, che è una realtà di tutte le province del Lazio. Ma un altro fattore va senz'altro sottolineato in questa particolare classifica della Fiog. Mentre le donne ciociare sono più restìe a mettere al mondo dei figli, diversa è l'opinione delle giovani straniere. Nel Lazio, infatti, ogni cento nuovi nati 21 hanno la mamma straniera. E mentre per le mamme italiane l'età media al primo figlio è di 30 anni, le straniere partoriscono in media a 28 anni. Per quanto riguarda l'età dei padri, invece, qui non c'è distacco tra italiani e stranieri. L'età media si ferma ai 34 anni per entrambi. Il costante decremento della natalità e della fecondità, dunque, iniziato a metà degli anni '90 sembra non essersi arrestato per la Ciociaria, nonostante l'aumento del fenomeno migratorio.
Vera Keta
Fonte: Il Tempo.

giovedì 6 novembre 2008

Festival dei teatri dell'Est 2008: stasera in scena la Romania


FESTIVAL DEI TEATRI DELL'EST 2008

Festival dei teatri dell'Est 2008: a Viterbo, la seconda edizione del festival organizzato dal Centro universitario teatrale La Torre con il contributo dell'Università degli studi della Tuscia, Provincia e Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, Camera di Commercio di Viterbo-Tuscia viterbese, Confindustria, Consorzio Tuscia Energia, Lazio Adisu.
Parteciperanno i teatri e gli artisti di: Romania, Bulgaria, Albania e Serbia.

giovedì 6 novembre
 Ore 18.00 Auditorium di S. Maria in Gradi, Clowds beyond the sky
Italia, C.u.t. La Torre, di V. Milea
 Ore 21.30 Teatro Unione, The next above all
Romania, Ariel Theatre, regia di D. Miglezi

Ingresso gratuito

Info: www.cutlatorre.it ; tel. 0761.357087

Fonte: CutLaTorre

Sui dati relativi agli aborti

Sui dati relativi agli aborti interviene il presidente di «Scienza e vita» di Viterbo, Andrea Filoscia: «La diminuzione nella Tuscia è in linea con il dato nazionale — spiega — ma sfugge alle statistiche il numero degli aborti chimici, come la pillola del giorno dopo, dove si cela una quota significativa di interruzioni di gravidanze farmacologiche.
Il fenomeno sta diventando sempre più diffuso, soprattutto tra le giovani italiane, sia con la farmacopea riconosciuta che con procedure ufficiose che prevedono l'assunzione di farmaci che hanno l'effetto abortivo solo tra gli effetti collaterali. Gli aborti aumentano tra le straniere, sia perché c'è stato un forte incremento in Italia del loro numero, sia perché si rivolgono più spesso alle strutture pubbliche e alle procedure ufficiali, che non alla farmacologia». Il dott. Filoscia sottolinea poi l'importanza della prevenzione svolta dai Centri di aiuto alla vita e dal Movimento per la Vita, in grado di offrire un'alternativa alla donna che ha deciso di abortire. Riguardo, infine, all'aumento della mobilità intraregionale per praticare gli aborti, Filoscia afferma: «Le donne preferiscono praticarla in zone dove non sono conosciute e da noi preferiscono andare nella vicina Roma».
05/11/2008
Fonte: Il Tempo.

martedì 4 novembre 2008

Le contraddizioni del mondo del lavoro

Viterbo - La Cisl e la sicurezza
Viterbo - 3 novembre 2008
Riceviamo e pubblichiamo

La Tuscia è la seconda Provincia del Lazio dopo Latina ( incremento Lazio del 30%) principalmente si tratta di lavoratori Romeni (34,8%) Polacchi, Filippini, Albanesi, Ucraini, Bengalesi e Egiziani.
Questi lavoratori principalmente sono occupati nel settore dell’Edilizia.
L’ultimo dato della Cassa Edile di Viterbo, rilevato nel Luglio 2008 evidenzia la presenza nel settore di ben 1.212 lavoratori non italiani su un totale di 3.679 occupati nel settore (67%) lavoratori stranieri.
Con un composizione variegata 807 Rumeni, 82 Albanesi, 45 Macedoni, 56 dal Marocco, 48 dalla Polonia.
Con statistiche che ci indicano che i lavoratori stranieri sono quelli più colpiti da infortuni e morti “bianche”, nel 2007 sono stati 141mila gli infortuni subiti da lavoratori stranieri con 174 incidenti mortali: Marocchini 23 morti, Rumeni 41 morti, Albanesi 18 decessi.
Mentre assistiamo a prese di posizioni differenti; il proclama del Presidente Napoletano, il quale evidenzia la piaga sociale degli infortuni sul lavoro e le morti “bianche” e il Ministro Sacconi che emana una direttiva ai Servizi ispettivi e attività di vigilanza, direttiva lassiva quando si raccomanda “un rinnovato e costruttivo rapporto con gli operatori economici, o la presenza di lavoratori in “nero” dove si ritiene nella micro impresa “che un solo dipendente irregolare occupato non siano di regola sussistenti i requisiti idonei a sfociare in un provvedimento di sospensione”.
Tutto questo, oltre alle problematiche sulla sicurezza che le Organizzazioni Sindacali del Settore hanno più volte denunciato e viene altresì indebolito da una non corretta applicazione del contratto di lavoro e delle tariffe economiche che tali lavoratori sono costrette a subire da un’imprenditoria senza scrupoli e che approfitta di una situazione economica e di bisogno di lavoro che li costringe a venire in Italia per necessità.
Ma la cosa che come Filca Cisl denunciamo è quella che da parte di Enti Locali poco attenti al rispetto delle regole, non controllano l’applicazione delle norme (Vedi DURC) Documento Unico Rispetto Contratto negli appalti pubblici, ma soprattutto tutto quello che avviene nel proprio territorio.
A volte interveniamo per sanare situazioni al limite della legalità cui sono costretti a convivere lavoratori per di più stranieri i quali lavorando per opere pubbliche sono costretti ad attivare vertenzialità legali con tutto quello che ne consegue in termini economici nel tempo, quando stati di avanzamento vengono evasi dall’Ente Pubblico, senza verificare prima dei pagamenti, la situazione riferita alla regolarità contributiva ed economiche degli addetti che hanno completato l’opera.
Questo stato di cose non può più essere tollerato, sollecitiamo gli Enti, Locali (Comuni e Provincia) ad una maggiore attenzione in questa direzione, soprattutto verso una fascia di lavoratori che viene colpita maggiormente dalla crisi economica e da una maggiore concorrenzialità che sfruttata in termini di profitti da un’imprenditoria senza scrupoli.
Il Segretario Generale F.Turco

Fonte: TusciaWeb.