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domenica 26 agosto 2007

Regione Lazio: da settembre telemedicina per 1000 pazienti

Marrazzo: per migliorare assistenza e contenere spesa sanitariapostato

Roma, 26 ago. (Apcom) - La Regione Lazio lancia la sfida della telemedicina e avvia un programma sperimentale che consentirà a mille pazienti affetti da malattie respiratorie e cardiache che vivono nei territori di competenza delle Asl Roma B, Roma D, Roma H, Rieti e Viterbo, di essere assistite direttamente da casa grazie alla telemedicina, senza essere obbligate a recarsi nelle strutture sanitarie.
Un progetto sperimentale, quello varato dalla Giunta Marrazzo su proposta dell'assessore alla Sanità Augusto Battaglia, che partirà da settembre e, qualora produrrà i risultati sperati, potrebbe estendere la nuova modalità di teleassistenza anche a molti altri pazienti. Le patologie prese in considerazione per questa sperimentazione, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e lo scompenso cardiaco cronico, sono molto diffuse nel Lazio e richiedono alti costi di cura.
"Questo progetto è un tentativo coraggioso - ha dichiarato il presidente Piero Marrazzo - e una delle prime esperienze in Italia di gestione specialistica domiciliare mediante l'utilizzo del telemonitoraggio, in particolare per i pazienti affetti da Bpco. Si tratta di un'occasione importantissima per iniziare a impiegare la telemedicina al fine migliorare la qualità della vita degli ammalati, in particolare quelli residenti nelle province meno attrezzate, e contestualmente per contenere e razionalizzare la spesa sanitaria".
Obiettivo del progetto è migliorare la qualità di vita dei malati sottoposti a ossigenoterapia e a ventilazione meccanica e di sperimentare un modello assistenziale a casa del malato. Un modello assistenziale che consentirà di ridurre il ricorso alle cure ambulatoriali e a quelle ospedaliere, i cui costi sono particolarmente pesanti per il trattamento di queste patologie.
Per la sperimentazione sarà attivata una centrale di teleassistenza e il coordinamento sarà affidato Ares 118. Verranno utilizzate attrezzature complesse e sofisticate (web-cam, view-cam o videotelefono, associati a rilevatori di parametri vitali diversificati a seconda della patologia di base) che consentiranno di tenere costantemente sotto controllo i parametri vitali dei pazienti; i dati relativi alle loro condizioni verranno trasmessi a un'equipe medica composta da due cardiologi, due pneumologi e un infermiere che potranno individuare per tempo eventuali anomalie o peggioramenti dello stato di salute dei malati e intervenire di conseguenza.
I pazienti saranno monitorati dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 14. Nelle ore notturne e nei festivi la gestione del malato verrà delegata ai medici che garantiscono la continuità assistenziale.
(Fonte: Apcom)

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