VITERBO - Il progressivo aumento delle percentuali di alunni stranieri nelle classi impone una riflessione rinnovata sul multiculturalismo, sul pluralismo e sul dialogo interculturale.
L’Istituto Orioli torna a porre l’accento su questa importante questione attraverso una particolare iniziativa: la fete de la cusine. I ragazzi hanno infatti organizzato sabato scorso un’intera giornata scolastica dedicata a conoscere le tradizioni culinarie degli altri paesi. Alla presenza del preside dell’istituto gli studenti stranieri hanno preparato dei piatti tipici dei loro paesi e li hanno presentati ai loro compagni.
“Avere uno studente straniero in classe – ci spiega una delle professoresse che ha organizzato l’evento - significa educare i nostri alunni e noi stessi a convivere con stili di vita, mentalità e culture diverse e diventare cittadini del mondo. Spesso la scuola affronta la tematica dello straniero nell’ottica della normativa e della problematicità. Ma non si tratta solo di integrare in un unico sistema esperienze scolastiche di paesi diversi, piuttosto vuol dire confrontarsi con altre realtà per riflettere anche sui nostri valori”.
Ospiti d’eccezione rispetto agli altri anni gli alunni svizzeri, a Viterbo grazie allo scambio culturale organizzato proprio dalla scuola. Una giornata per arricchire il proprio bagaglio culturale grazie soprattutto alle differenze.
di Elisa Anitori
Fonte: Viterbo Oggi
giovedì 18 marzo 2010
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